"Mercati" (11 lettori)

gipa69

collegio dei patafisici
Catullo ha scritto:
I crash avvengono quando nessuno se li aspetta..........

E, invece, se ne sta parlando anche troppo :)

Su questo sono perfettamente d'accordo :up:
in parte è legato ai motivi della crescita ed in parte è legato alle esperienze del passato.

Molti degli investitori individuali post 2000 sono comunque estremamente sensibili a eventuali fasi correttive in quanto ricordano la dolorosa esperienza di inizio millennio.

La crescita dei mercati finanziari post 2002/2003 ha avuto una prima fase di partecipazione collettiva (con la partecipazione degli operatori più aggressivi e speculativi) ed una seconda fase dove la liquidità sintetica derivante dalle operazione di carry ha sostenuto un mercato che era abbastanza deprivato di liquidità.
Basta vedere l'andamento della Borsa italica del 2004/ parte 2005 e l'andamento dei flussi dei fondi azionari domestici.
Nell'ultima fase i flussi in entrata sono stati parzialmente derivanti dai carry (comunque ridotti a causa della difficoltà di approvigionamento) e parte da nuove entrate di investitori comunque non sufficenti a sostenere completamente il mercato.

la chiave del prossimo futuro sarà se la continua spinta della liquidità sintetica riuscirà a convincere gli investitori individuali a dimenticare la bolla del 2000 oppure essa si esaurirà o addirittura sarà costretta a contrarsi prima dell'eventuale rientro dei molti investitori individuali rimasti ai margini di questo rialzo.
 

gipa69

collegio dei patafisici
Nonsoniente ha scritto:
Ciao Only non dovevo più scrivere nei Forum però per te faccio un eccezione.

leggi questo articolo molto interessante, io non sarei riuscito a spiegartelo così bene.

Ciao e buon Gain

Ps: Loro i grandi banchieri ti vendono la carta straccia ( moneta non convertibile) e si appropiano dei beni reali e di una parte del lavoro altrui e tu esulti. Sei un Banchiere o figlio di un Banchiere?




Di recente ho pranzato presso un eccellente ristorante cinese. Una signora giovane ed attraente è venuta a sedersi al posto accanto al mio ed è stata subito raggiunta da un uomo sui 45 anni. Egli cercava di fare colpo su di lei parlando della propria attività di intermediazione immobiliare e di tutti i profitti a breve termine conseguiti comprando e vendendo immobili.
Si vantava di aver comprato un'abitazione per 200 mila dollari e, dopo averla posseduta per un periodo relativamente breve, di averla venduta per 600 mila dollari.

Disse di non aver voluto iscriversi alla Facoltà di Legge, perchè, sebbene "si sentisse" capace di esercitare la professione di avvocato e quantunque tale professione fosse una tradizione di famiglia, avrebbe potuto guadagnare talmente tanto di più con la sua attività di intermediazione.
Egli argomento' come i procuratori dediti al diritto immobiliare ricevessero in media solo 750 dollari per indagine sul diritto di proprietà immobiliare (in base ai suoi calcoli), e come tale importo fosse talmente tanto inferiore ai suoi guadagni.

Affermo' di avere una "conoscenza reale" della intermediazione e della finanza immobiliare, e che aveva appena comprato un'abitazione di 5.500 piedi quadrati (circa 550 mq N.d.t.) per appena 400 mila dollari in Nord Carolina, che in tre anni o meno avrebbe raggiunto un valore ben superiore ad un milione di dollari, a dir poco.

Mi sovvenne alla memoria che, quando nel 2000 correttamente predicevo che la Borsa Usa aveva deragliato ormai al tetto di un rialzo abnorme, avevo udito simili conversazioni riguardo ai titoli azionari. Quando un ciclo di mercato azionario al rialzo è nello stadio di "ultimo sbuffo" o di "esaurimento", sentirete comunemente questo tipo di conversazioni.

Quando Jeff Rense mi intervistò l' otto settembre 2005 io collocai il CRASH IMMOBILIARE in arrivo nel contesto della circostanza che siamo ora nella peggiore BOLLA DEBITORIA della storia Usa.

Forse avrei potuto interrompere la conversazione dell' intermediatore con la giovane signora e chiedergli se in effetti egli "avesse reale conoscenza" della intermediazione immobiliare, se egli fosse consapevole del modo in cui il Debito Immobiliare aumenta sino al punto di rottura nel contesto del Sistema della Moneta Debito? Ricordate che nel 1999 e nel 2000 molti consulenti finanziari affermavano che gli investitori che compravano obbligazioni o certificati di deposito stavano "perdendo la nave", perchè avrebbero potuto tutti andare in pensione anticipata con rendimenti a due cifre provenienti dai Fondi di investimento azionari ?
Non ho piu' spiegato allo intermediatore immobiliare che, nel Sistema della Moneta Debito della Federal Reserve, le banche sono autorizzate a CREARE IL DENARO ! - cioè che esse non prestano affatto denaro già esistente.
Le banche creano denaro a partire da aria sottile !

Attraverso una procedura denominata "il Moltiplicatore", le banche hanno la possibilità di prestare denaro che letteralmente non esisteva prima che esse lo prestassero.
La meccanica del Moltiplicatore e' spiegata in ogni manuale di economia. Questo meccanismo è esattamente quello che, nello spazio di molti decenni, crea la BOLLA DEBITORIA quale quella che abbiamo ora.

Quello che invece non viene MAI spiegato sui testi universitari di Economia è questo: quando le banche creano denaro a partire dal niente sotto forma di prestiti, esse creano solo il Capitale.

COME CHE SIA, LE BANCHE NON CREANO MAI IL CORRISPONDENTE INTERESSE, NECESSARIO A RIMBORSARE IL CAPITALE !

La prima BOLLA DEBITORIA negli ultimi 100 anni fu quella del ciclo "gonfia e fai scoppiare", che andò dagli anni '20 agli anni '30.

La seconda BOLLA DEBITORIA e' quella odierna. Proprio quella dei giorni nostri.

Nell'ambito del SISTEMA DELLA MONETA DEBITO, quando l' offerta di denaro viene aumentata dello importo "X", il debito viene contemporaneamente espanso di "X più Y" ..., ove "Y" e' l' INTERESSE addebitato sui prestiti. Poiche' "X piu' Y" e' maggiore di "X", IL DEBITO NON PUO' MAI ESSERE RIMBORSATO. Questo fatto ci riporta al vecchio trucco dei banchieri internazionali, in cui l'offerta di denaro viene espansa grandemente in un breve periodo di tempo. Questo produce una temporanea illusione di prosperità - proprio come nei "ruggenti anni '20", quando titoli azionari ed immobili salirono di valore.

Ora la trappola e' messa a punto, perche' "X piu' Y" è maggiore di "X", sicchè all'interno della fase di espansione monetaria si trova una corrispondente BOMBA DEFLAZIONARIA A TEMPO, CHE FA TIC TAC.

Tutto cio' che ai banchieri internazionali rimane da fare una volta che la trappola e' stata messa a punto e' revocare i prestiti, e LA TRAPPOLA SCATTA A RINCHIUDERSI.

Ecco perche' i ruggenti anni '20 furono seguiti dalla GRANDE DEPRESSIONE. I prestiti furono revocati e LA OFFERTA DI DENARO FU CONTRATTA VIOLENTEMENTE, ed I TITOLI AZIONARI ED IMMOBILIARI CROLLARONO.

Abbiamo gia' avuto la fase della espansione monetaria nella BOLLA DEBITORIA NUMERO 2. Ecco perche' siamo, credo, sull'orlo di quello potrebbe essere il PIU' GRANDE CRASH IMMOBILIARE DELLA STORIA.

Forse avrei dovuto dire qualcosa all' intermediatore immobiliare piuttosto arrogante, ma decisi di consumare il mio pranzo in silenzio.

"BON APPETIT..."

Ciao mauro :up:

Su questo argomento avevamo già parlato.
Sono anche io convinto che i nodi verranno al pettine ma penso che questo avverrà più in là nel tempo.
Per il momento la FED ha ricostruito le cartucce necessarie a sventare eventuali rischi deflazionistici con una nuova ondata di tagli per evitare default sistematici.
Il prossimo ciclo però potrebbe avere un impatto inflazionistico nettamente superiore all'attuale.
E quindi cominciare a limitare gli effetti della strategia resa famosa da Greenspan negli ultimi anni.
 

gipa69

collegio dei patafisici
Quick§ilver ha scritto:
Sempre per la Cina:
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Cina, governo concede valuta a società riassicuratrice - fonti

Reuters - 29/08/2006 08:28:20



SHANGHAI, 29 agosto (Reuters) - Il governo di Pechino sarebbe pronto a convogliare una grande massa di capitali verso China Reinsurance, la maggiore società riassicuratrice del Paese, per aiutarla a competere con i principali rivali stranieri.


Lo hanno detto a Reuters fonti vicine alla situazione, secondo cui la divisione investimenti della società, Central Huijin, avrebbe già sottoposto una proposta per l'iniezione di capitale al Consiglio di Stato. Il piano potrebbe essere approvato dal gabinetto cinese entro la fine dell'anno.

In seguito, la banca centrale e l'autorità regolatrice cinese per gli scambi con l'estero dovrebbero autorizzare Central Huijin a utilizzare come capitale per China Reinsurance parte delle riserve in valuta straniera del Paese, oltre 940 miliardi di dollari.

La dimensione dell'operazione non è chiara, ma una fonte finanziaria vicina al Consiglio di Stato ha detto che poco probabilmente supererà i 10 miliardi di yuan (1,25 miliardi di
dollari).

Un'altra fonte vicina a China Reinsurance, che ha attualmente un capitale registrato di 3,9 miliardi di yuan, ha detto che la somma potrebbe essere di 4 miliardi di yuan.

Secondo le fonti, per la prima volta dunque la Cina
convoglierebbe le proprie riserve in valuta straniera - in rapido aumento - verso una società assicuratrice. In passato la banca centrale affidò decine di miliardi di dollari a grandi banche cinesi, come Bank of China e China
Construction Bank, per aiutarle a coprire i debiti e prepararle alla quotazione.

I portavoce di China Reinsurance e Central Huijin non hanno commentato la notizia.

Sebbene nessuno ne parli questa strategia è quanto di più pericolo stia avvenendo sui mercati finanziari.

Protezionismo, nazionalismo e mire espansionistiche latenti.
 

quicksilver

Forumer storico
Altra agenzia:
____________________________________________

CORRETTO - Dollaro Usa è la causa di instabilità yuan - Fan Gang

Reuters - 29/08/2006 10:44:44



SYDNEY, 29 agosto (Reuters) - La svalutazione del dollaro, piuttosto che il bisogno di rivalutazione dello yuan, è la causa principale dell'instabilità della moneta della repubblica popolare. Lo ha detto Fan Gang, un membro del comitato per la
politica monetaria della Banca centrale cinese, in un comunicato.

"Il problema adesso non è la rivalutazione dello Rmb (renminbi, o yuan), ma la svalutazione del dollaro", dice Fan. "Questa è la causa principale dell'attuale squilibrio".

"Questo significa che la rivalutazione dello Rmb non risolverà il problema del deficit degli Stati Uniti, non solo perché il surplus della Cina non è equivalente a quello degli Usa.... ma perché la radice del problema non risiede in Cina".

Il comunicato è stato diffuso per conto di Fan durante una conferenza all'Australian national university.

Fan, che è stato incaricato all'inizio di agosto, ha detto che dal 1990 la produttività della Cina è aumentata più rapidamente dei salari.

"Questo è un fattore che potrebbe davvero svalutare l'Rmb, sebbene solo di meno di un punto percentuale all'anno", dice.

La Cina deve elevare la sua responsabilità per far fronte agli squilibri monetari globali, ma deve anche considerare la
situazione dei poveri nelle campagne.

"Da questo punto di vista una 'fluttuazione controllata' è un corretto regime di tassi di cambio per un paese come la Cina", dice.

Fan, direttore del National economic research institute, un comitato di esperti di Pechino, dice che la scelta del mondo di prendere il dollaro Usa come standard monetario mondiale ha permesso agli Stati Uniti di allargare i rischi finanziari.

"Sembra che per quanto alto sia il deficit fiscale degli Usa, per quanto libere siano le politiche monetarie e per quanto sia grande la liquidità in eccesso, gli Usa probabilmente non affronteranno la crisi finanziaria che hanno affrontato altri paesi", aggiunge.

"Il dollaro non è più una moneta stabile nel sistema
finanziario mondiale, né sembra che lo diventerà, perciò è tempo di trovare delle alternative".
 

onlywave

Forumer attivo
Un carissimo saluto a Nonsoniente, è sempre un piacere leggerti

insomma stiamo uscendo un pò tutti allo scoperto e questo mi fa piacere....
la mia view macro la conoscete, per formazione sono deformato dalle variabili macro, ma ahimè ho cercato anche di de-sovrastrutturare il mio pensiero fin troppo modellato su queste, e alla luce di osservazioni concrete sto rivedendo importanti concetti .

altre discipline mi hanno fatto ripensare ad alcuni aspetti economici, intanto prima considerazione non è PIU' facilmente traslabile la similitudine del periodo "20-"30 a i giorno d'oggi, ma non perchè ci siano rilevanti condizioni di difformità, ma perchè vanno considerati aspetti che attengono più alla TEORIA DEI SISTEMI, o anche alla BIOLOGIA,
il sistema economico sta diventando AUTOADATTIVO in una logica di autoperpetuazione(sopravvivenza), lo so qualche cattedratico potrebbe saltare dalla sedia a sentire concetti di questo tipo.....ma ahimè è la mia idea che fin ora trova conforto nell'osservazione scevra della realtà.

alla luce di questo voglio dire che in sintesi CIO' CHE è STATO NON è DETTO CHE SARA' ANCORA"...anzi il sistema si è parzialmente o totalmente sterilizzato rispetto a quell'eventualità, quindi è vero che i dettami della macro indicano che espanzione della massa monetaria eccessivi si riassorbono solo con shock ma questo è stato e lo era ma non è detto che lo sia ancora......

altra cosa non sottovalutiamo la nostra epoca...che è quella dell' INFORMAZIONE questo ha conseguenze importantissime su tutte le vicende umane e non ultimo anzi in primis sull'economia, andando ulteriormente a rafforzare quei meccanismi e reazioni del sistema rispetto a eventuali shock endogeni.

insomma questa è la mia view che in concreto mi porta a pensare un mercato equity che sale come per inerzia non in maniera scintillante ma sale....può ritracciare (nevroticamente ) ma per poi riprendere la sua direzionalità...

e allora mai più DEPRESSIONE vera e profonda........si lascio aperte due ipotesi:

1) la scuola economica austrica(Mises) porta a teorizzare un CRACK UP BOOM , interessantissima teoria che non confligge con la mia premessa ergo si SALE A OLTRANZA....per un bel pò ....e su quel bel pò...cioè sul fattore TEMPO si gioca tutto...ma anche qui per me 2008-2014 potrebbe starci tutto.......

2) shock "esogeno" e su questo incrocio le dita... e rifuggo.


ergo premesso questo NESSUN CRACK è IMMINENTE NESSUNA CRISI dell' EQUITY o di ASSET in generale...... ergo una situazione di SOPSENSIONE moderatamente RIALZISTA a OLTRANZA finchè una delle due ipotesi sopra non si verifichi......

insomma si SALE .... :)

questo è il mio pensiero, non è scritto sulla pietra, amo definirmi un pentito ad oltranza ergo so ricredermi.....ma al tempo stesso cerco di guardare la realtà senza "velo"..

cordialità

OnLyWave.....only longgg


dimenticavo..... problema hedge, debiti.... bene consiglio a tutti di leggere l'ultimo discorso di colui il quale ha plasmato l'attuale sistema economico internazionale il buon vecchio Alan G. nel suo ultimo discorso nella festa di commiato con tutti gl'altri banchieri centrali lascia un testamento che ha mio modo di vedere è una sorta di testo alla nostradamus ergo c'è tutto quanto possa accadere nei prossimi 50-100 anni...leggetelo è fantastico e lui stesso riafferma che se crack non c'è stato nel 2001 è stato grazie a HEDGE e prodotti sintetici e derivati, si propio quelli che vengono imputati come elementi d'instabiliytà rappresenano la nostra STABILITA', e se colegate quei concetti a quelli della civiltà dell'INFORMAZIONE il cerchio si chiude. :)
 

gipa69

collegio dei patafisici
onlywave ha scritto:
Un carissimo saluto a Nonsoniente, è sempre un piacere leggerti

insomma stiamo uscendo un pò tutti allo scoperto e questo mi fa piacere....
la mia view macro la conoscete, per formazione sono deformato dalle variabili macro, ma ahimè ho cercato anche di de-sovrastrutturare il mio pensiero fin troppo modellato su queste, e alla luce di osservazioni concrete sto rivedendo importanti concetti .

altre discipline mi hanno fatto ripensare ad alcuni aspetti economici, intanto prima considerazione non è PIU' facilmente traslabile la similitudine del periodo "20-"30 a i giorno d'oggi, ma non perchè ci siano rilevanti condizioni di difformità, ma perchè vanno considerati aspetti che attengono più alla TEORIA DEI SISTEMI, o anche alla BIOLOGIA,
il sistema economico sta diventando AUTOADATTIVO in una logica di autoperpetuazione(sopravvivenza), lo so qualche cattedratico potrebbe saltare dalla sedia a sentire concetti di questo tipo.....ma ahimè è la mia idea che fin ora trova conforto nell'osservazione scevra della realtà.

alla luce di questo voglio dire che in sintesi CIO' CHE è STATO NON è DETTO CHE SARA' ANCORA"...anzi il sistema si è parzialmente o totalmente sterilizzato rispetto a quell'eventualità, quindi è vero che i dettami della macro indicano che espanzione della massa monetaria eccessivi si riassorbono solo con shock ma questo è stato e lo era ma non è detto che lo sia ancora......

altra cosa non sottovalutiamo la nostra epoca...che è quella dell' INFORMAZIONE questo ha conseguenze importantissime su tutte le vicende umane e non ultimo anzi in primis sull'economia, andando ulteriormente a rafforzare quei meccanismi e reazioni del sistema rispetto a eventuali shock endogeni.

insomma questa è la mia view che in concreto mi porta a pensare un mercato equity che sale come per inerzia non in maniera scintillante ma sale....può ritracciare (nevroticamente ) ma per poi riprendere la sua direzionalità...

e allora mai più DEPRESSIONE vera e profonda........si lascio aperte due ipotesi:

1) la scuola economica austrica(Mises) porta a teorizzare un CRACK UP BOOM , interessantissima teoria che non confligge con la mia premessa ergo si SALE A OLTRANZA....per un bel pò ....e su quel bel pò...cioè sul fattore TEMPO si gioca tutto...ma anche qui per me 2008-2014 potrebbe starci tutto.......

2) shock "esogeno" e su questo incrocio le dita... e rifuggo.


ergo premesso questo NESSUN CRACK è IMMINENTE NESSUNA CRISI dell' EQUITY o di ASSET in generale...... ergo una situazione di SOPSENSIONE moderatamente RIALZISTA a OLTRANZA finchè una delle due ipotesi sopra non si verifichi......

insomma si SALE .... :)

questo è il mio pensiero, non è scritto sulla pietra, amo definirmi un pentito ad oltranza ergo so ricredermi.....ma al tempo stesso cerco di guardare la realtà senza "velo"..

cordialità

OnLyWave.....only longgg


dimenticavo..... problema hedge, debiti.... bene consiglio a tutti di leggere l'ultimo discorso di colui il quale ha plasmato l'attuale sistema economico internazionale il buon vecchio Alan G. nel suo ultimo discorso nella festa di commiato con tutti gl'altri banchieri centrali lascia un testamento che ha mio modo di vedere è una sorta di testo alla nostradamus ergo c'è tutto quanto possa accadere nei prossimi 50-100 anni...leggetelo è fantastico e lui stesso riafferma che se crack non c'è stato nel 2001 è stato grazie a HEDGE e prodotti sintetici e derivati, si propio quelli che vengono imputati come elementi d'instabiliytà rappresenano la nostra STABILITA', e se colegate quei concetti a quelli della civiltà dell'INFORMAZIONE il cerchio si chiude. :)

Il sistema economico è sempre stato adattativo, non è una novità di oggi ed il sistema informativo permette maggiore rapidità e numero di informazioni e questo è evidentemente un bene ed un male contemporaneamente.
Giusto perchè hai evidenziato gli aspetti positivi ne elenco uno negativo.
L'eccesso di informazione e l'informazione e contrinformazione tende a ridurre le capacità decisionali dell'individuo.

E' vero che ci sono stati tanti cambiamenti nei mercati dal 1920 ad oggi e tanti ce ne saranno ancora.

Per il resto ogni aspetto ha il suo contraltare definibile "maligno" che può mettere in crisi l'immagine principale consolidata.
Se si rompe solo lo specchio non c'è problema ma se si rompe ciò che lo specchio riflette son dolori.

Personalmente ritengo che il picco in termini reali (cioè al netto dell'inflazione) dei mercati azionari si potrebbe collocare nel prossimo ciclo di rialzo anche se quà entro nella sfere dei preveggenti... :futuro:

Poi potrebbero cominciare a manifestarsi problemi che potrebbero espandersi a cicli nel prossimo decennio. (problemi esogeni che avranno impatti endogeni :D )

L'andamento dell'azionario è storicamente rialzista e su questo trend siamo tutti certi.
Purtroppo investire in una fase piuttosto che in un'altra può portare a sovra/sottoperformance considerevoli.
Quanto hanno reso in termini reali le borse USA dal 1999 ad oggi?
Quanto hanno reso in termini reali dal 1982 al 1998?

Infine problema hedge e debiti.
Certamente la parcellizzazione del mercato del debito e degli operatori hedge ha certamente ridotto il rischio sistemico come il buon Greenspan ha evidenziato (cosa che però nel 1997/1998 non era stata adeguatamente calcolata dallo stesso Greenspan) ma vi sono alcuni squilibri ben evidenziati da molti report del BIS e da alcuni governatori federali USA.
Mentre il mercato dei debiti collatarali e derivativi è cresciuto in maniera vertiginosa coloro che controllano oltre il 40% di questo mercato sono 3 istituzioni finanziarie.
Secondo problema... la parcellizzazione del rischio va bene se tutti gli operatori sono consapevoli del rischio che si assumono.
Se a mio nome viene caricato un debito di terzi a mia insaputa ed io mi comporto pensando di non avere quel debito nel caso in cui quel debito collassi non crolla solo il terzo ma anche io avrò dei problemi.
Il debito di aziende e privati continua ad essere impacchettato ceduto ristrutturato ecc. ma chi davvero detiene questo debito ed il suo rischio è di difficile definizione.
 

onlywave

Forumer attivo
gipa69 ha scritto:
onlywave ha scritto:
quote]



L'andamento dell'azionario è storicamente rialzista e su questo trend siamo tutti certi.
Purtroppo investire in una fase piuttosto che in un'altra può portare a sovra/sottoperformance considerevoli.
Quanto hanno reso in termini reali le borse USA dal 1999 ad oggi?
Quanto hanno reso in termini reali dal 1982 al 1998?

è sempre un piacere leggerti, per gli spunti e le riflessioni che suggerisci.

mi trovo daccordo su gran parte di quello che dici un concetto su tutti è il rifiuto di visioni apocalittiche e catastrofiste

è una fase quella che viviamo molto contrastata forze e spinte che guerreggiano in una grande stanza di compensazione che è il mercato, a noi spettatori e "attori" ....non resta che osservare e sforzarci di provare ad alzaro lo sguardo.


tornando all' attualità e lasciando le veggenze pluriennali, notavo in questi ultimi 2 mesi un estrema frizione degl' indici tutti in particolare dow a effettuare anche semplici ritracciamenti verso il basso fisiologici, il dax a 30 gg è salito di quasi 10 % senza la benchè minima tregua a meno di considerare ritraciamenti miseri - 0,20%...stessa cosa IDEM e via dicendo...

tutto questo non fa che farmi pensare che ora dalla prossima settimana quando tutto e tutti si rimettono in moto già solo d'inerzia faremo almeno altri 4-5 % percentuali up e allora avremmo raggiunto livelli di non ritorno, insomma le basi per l'attacco a i massimi assoluti degl'ultimi 3-4 anni.....

altro che crack qui......si fa il botto...ma all'insù..... :up: :D :D :D :D :D


olasss

only longgg
 

gipa69

collegio dei patafisici
Questo lo scritto alla fine della settimana e ieri e reitero la considerazione...

Debolezza dello Yen (ed in parte del dollaro), forza dei bond e rendimenti in calo, forza dell'azionario.
Forza dello yen (ed in parte del dollaro), debolezza dei bond e rendimenti in salita, debolezza dell'azionario.
A questo aggiungerei variabile commodity.

Oggi tutto questo è accaduto in maniera limpida e queste sono le correlazioni attuali.
Dopo aver letto il commento di Saville postato sul thread dei bond aggiungerei anche di osservare lo spread tra tassi a breve e tassi a lungo e l'andamento dello spread oro/metalli industriali.

L'overperformance dell'Europa è un classico dei movimenti rialzisti così come la sottoperformance nei movimenti ribassisti seppure un maggiore contributo al rialzo sia venuto dal ritardo nel processo di ristrutturazione dei processi industriali dell'Europa rispetto agli USA che ora permettono alle aziende europee performance notevoli in termini di utili.
 

gipa69

collegio dei patafisici
Un ultima cosa, un indice cosidetto senior cioè importante che è già riuscito a superare i massimi precedenti è quello svizzero (SMI).
Questo lo rende un indicatore importante ed un indice da seguire per eventuali segnali di inversione.

Notare che l'indice leader sembra essere quello con le caratteristiche maggiormente difensive in termini aziendali e questo indica la postura prudente attuale dei mercati.
 

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