Enel (ENEL) mettetevi 1 azione Enel nel portafoglio

Analisi di oggi:

Corriere dei Titoli ha scritto:
Cambio di scenario per ENEL. La fame di denaro fresco da parte dello Stato italiano ha accelerato il collocamento di nuove azioni – indicato fin da principio nelle nostre analisi come unica possibile fonte di guai per il titolo.

La quota che verrà messa sul mercato è notevole e dovrebbe aggirarsi intorno al 20 %, per un controvalore di circa 8 miliardi di euro; l’offerta sarà fatta sia al pubblico che agli investitori istituzionali. Non solo: il dividendo straordinario legato a Terna è stato posticipato al 22 novembre e verrà quindi dato anche ai nuovi azionisti, che subito dopo aver acquistato il titolo si ritroveranno immediatamente nelle mani un corposo dividendo.

In due parole, lo Stato sta cercando di tenere alto il prezzo allettando i nuovi azionisti con il futuro dividendo, ma l’ammontare di titoli previsto è talmente grande che gli istituzionali esigeranno senz’altro un prezzo di favore. Quindi il consiglio è di stare lontano dal titolo a meno di affondi clamorosi (sotto 5,80 euro, dove sarei compratore) e di attendere la definizione del range di prezzo della nuova tranche.

Per il futuro, ci vorrà tempo prima che ENEL possa riprendersi da questo eccesso di titoli sul mercato, nonostante l’attenzione per la creazione di valore da parte del management.

Milano, 16 agosto 2004
 
helloworld ha scritto:
Per almeno tre anni, Enel darà dividendi intorno a 70 centesimi...
Premesso che adesso in Borsa si aggira sui 6,15 euro, penso che verrà collocata intorno ai 6 euro...
Se ci sarà la Bonus Share... si avrà anche il 5% di azioni in regalo...

Ti sembra poco il 10%-15% di dividendi?

Per avere un rendimento simile, bisognerebbe puntare su obbligazioni di Paesi Emergenti...

Secondo te cosa è più sicuro?
Ecco perché sembrerebbe un vero e proprio affare...
Meglio azioni Enel che obbligazioni brasiliane...



Sempre difficile paragonare azioni ed obbligazioni, anche se i media non fanno altro che paragonarle...anche Tim, nel 2002, era consigliatissima per i dividendi elevati, ad esempio.

I rischi che si corrono sono comunque diversi. Lo stesso paragone con le obbligazioni dei paesi emergenti viene fatto con strumenti poco sicuri, ad esempio, proprio a sancire che il rischio azionario non è mai basso.
 
da http://www.corrieredeititoli.com/ENEL.html

Cambio di scenario per ENEL. La fame di denaro fresco da parte dello Stato italiano ha accelerato il collocamento di nuove azioni – indicato fin da principio nelle nostre analisi come unica possibile fonte di guai per il titolo.

La quota che verrà messa sul mercato è notevole e dovrebbe aggirarsi intorno al 20 %, per un controvalore di circa 8 miliardi di euro; l’offerta sarà fatta sia al pubblico che agli investitori istituzionali. Non solo: il dividendo straordinario legato a Terna è stato posticipato al 22 novembre e verrà quindi dato anche ai nuovi azionisti, che subito dopo aver acquistato il titolo si ritroveranno immediatamente nelle mani un corposo dividendo.

In due parole, lo Stato sta cercando di tenere alto il prezzo allettando i nuovi azionisti con il futuro dividendo, ma l’ammontare di titoli previsto è talmente grande che gli istituzionali esigeranno senz’altro un prezzo di favore. Quindi il consiglio è di stare lontano dal titolo a meno di affondi clamorosi (sotto 5,80 euro, dove sarei compratore) e di attendere la definizione del range di prezzo della nuova tranche.

Per il futuro, ci vorrà tempo prima che ENEL possa riprendersi da questo eccesso di titoli sul mercato, nonostante l’attenzione per la creazione di valore da parte del management.

Milano, 16 agosto 2004
 

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