Mistica cristiana
San Paolo fu il primo grande mistico cristiano, mentre gli scritti neotestamentari di carattere più profondamente mistico sono le lettere paoline e il Vangelo di Giovanni. La mistica cristiana ricevette una sfumatura neoplatonica dagli scritti di Dionigi l'Areopagita, o Pseudo-Dionigi. Giovanni Scoto Eriugena, filosofo scolastico del IX secolo, tradusse le opere dionisiane dal greco al latino introducendo così la teologia mistica della cristianità orientale in Europa occidentale, dove si contaminò con la mistica di sant'Agostino. Nel Medioevo la mistica fu spesso posta in relazione con il monachesimo. Alcuni dei mistici più celebri sono monaci o frati come Bernardo di Chiaravalle, Francesco d'Assisi e Giovanni della Croce. San Bonaventura, mistico e filosofo scolastico, fu discepolo dei canonici del monastero francese che fu culla del pensiero mistico, San Vittore. San Francesco, la cui mistica deriva direttamente dal Nuovo Testamento senza influssi neoplatonici, resta una figura dominante della mistica moderna. Tra i mistici olandesi vi furono Jan van Ruysbroeck e Gerhard Groote, che fu riformatore religioso e fondatore dell'ordine monastico detto dei Fratelli della vita comune. Johannes Eckhart, conosciuto come Meister Eckhart, del XIII secolo, è considerato il mistico principale della tradizione tedesca. Altri importanti mistici tedeschi sono Giovanni Taulero ed Enrico Suso, seguaci di Eckhart e membri di un gruppo detto "Amici di Dio", un membro del quale scrisse la Teologia tedesca che influenzò Martin Lutero. Tra le figure rilevanti del misticismo cristiano vi è Tommaso da Kempis, generalmente considerato l'autore dell'Imitazione di Cristo. Tra i mistici britannici dei secoli XIV e XV ci sono Margery Kempe, Richard Rolle, Walter Hilton e Giuliana di Norwich. Tra i grandi mistici cristiani sono numerose le donne, in particolare sant'Ildegarda, santa Caterina da Siena, e santa Teresa di Avila. Jeanne Marie Bouvier de la Motte Guyon, mistica francese del XVII secolo, introdusse in Francia la dottrina del quietismo. Con la sua ricerca di libertà spirituale, a volte in contrasto con le formule teologiche e la disciplina ecclesiastica, la mistica può avere contribuito alle origini della Riforma, benché si sia trovata in conflitto con le autorità religiose protestanti, così come era successo a volte con quelle cattoliche. La Controriforma ispirò gli Esercizi Spirituali di sant'Ignazio di Loyola. La pratica della presenza di Dio di fratel Lorenzo della Resurrezione fu un classico francese del XVII secolo. I più importanti mistici protestanti di questo periodo furono Jakob Boehme, autore del Mysterium Magnum, e Kaspar Schwenkfeld von Ossig. La mistica trova espressione nella teologia di molte confessioni protestanti ed è caratteristica saliente di anabattisti e quaccheri. Nel New England, il teologo congregazionalista Jonathan Edwards mostrò una forte tendenza mistica e gli elementi di rinascita religiosa che apparvero ai suoi tempi e si diffusero negli Stati Uniti nel XIX secolo trassero parte della loro particolare pregnanza dall'accoglimento di principi mistici e dall'enfasi posta sull'intuizione diretta della volontà di Dio. La mistica britannica è presente nell'opera dei platonici di Cambridge del XVII secolo, in quelle dello scrittore devozionale William Law, autore del Serio richiamo a una vita devota e santa, e nella produzione artistica e poetica di William Blake.