MMT Rimini. Nino Galloni e le telefonate di Ciampi a Berlinguer e Kohl ad Andreotti

Ciao Mila io sono un semplice cittadino che ha creduto nell'euro, ma a distanza di anni mi accorgo di essere stato un ingenuo. Pensavo che l'adozione della moneta unica fosse il primo passo verso una unificazione politica del continente per poter competere con le grandi aree geografiche del mondo Cina, India , Stati Uniti.
Invece la realtà è un altra ed è amara per noi del club dei Piigs.

Allora cosa sta aldi sopra dell'euro, di sicuro la politica Neomercantilistica a livello monetario dell Germania.
Cosa significa: che la Germania ha adottato politiche di contenimento interno per poter crescere attraverso l'esportazioni. Moderazione salariale = export in area euro. Il surpuls della bilancia dei pagamenti dei tedeschi corrisponde al deficit dei paesi meditteranei. Il defcit della bilancia dei pagamenti dei paesi Piigs è un debito privato, che si trasforma in debito pubblico. I piigs per poter competere con la Germania non hanno più la possibilità delle svalutazioni monetarie e adesso per recuperare competitività l'unica arma è la svalutazione del lavoro. Tradotto volgarmente lavorare di più per prendere di meno, pena la fine della Grecia.

Dove arriviamo con queste politiche? Alla cinesizzazione dell'area dei paesi del sud europa, in sostanza produrremo a bassi prezzi ed a bassi salari per la Germania che indirizzerà le proprie esportazioni non più nei paesi Latini ( troppo indebitati da Lei) ma verso le altre aree geografiche del mondo.

Possibile che la ns classe dirigente non l'avesse capito? Si lo aveva capito e ci ha venduto per mantenere i propri privilegi e vivere di rendita per i prossimi cent'anni.

Chi ha tradito più di tutti. I PARTITI DI SINISTRA E IL SINDACATO.

Queste sono le conclusioni alle quali sono arrivato.

CHE FARE? qui viene il bello, intanto informarsi e far circolare queste idee, poi votare qualsiasi schieramento che avrà come obiettivo di portarci fuori dall'euro costi quel che costi.
 
Oppure aveva ragione GUIDO CARLI che alla firma del trattato di Maastricht disse: Questi ragazzotti ( rivolto ai politici) non immaginano nemmeno le conseguenze di quello che hanno firmato.

Di certo i Tecnocrati ns. sapevano cosa andavamo incontro, a detta di Lui i politici no.

In un caso oppure nell'altro questi politici dovrebbero andare davanti a una CORTE MARZIALE PER ALTO TRADIMENTO VERSO IL PAESE. E sarebbe ora che qualche politico dissenziente lo dicesse ad alta voce, un giorno si e un altro pure, un ora si e un altra pure, vero VENDOLA, DI PIETRO e compagnia varia.
 
CHE FARE? qui viene il bello, intanto informarsi e far circolare queste idee, poi votare qualsiasi schieramento che avrà come obiettivo di portarci fuori dall'euro costi quel che costi.

Già. Ma non sarà sufficiente.
Non per questo non si deve fare.

Quando entrò in vigore il 1 gennaio ero a Vienna. Mi sembrò meraviglioso usare una unica moneta.
Che ingenuità. Che ho covato fino al 2006, quando ho visto sul campo (lavorativo) il declino...
 
Oppure aveva ragione GUIDO CARLI che alla firma del trattato di Maastricht disse: Questi ragazzotti ( rivolto ai politici) non immaginano nemmeno le conseguenze di quello che hanno firmato.

Di certo i Tecnocrati ns. sapevano cosa andavamo incontro, a detta di Lui i politici no.

In un caso oppure nell'altro questi politici dovrebbero andare davanti a una CORTE MARZIALE PER ALTO TRADIMENTO VERSO IL PAESE. E sarebbe ora che qualche politico dissenziente lo dicesse ad alta voce, un giorno si e un altro pure, un ora si e un altra pure, vero VENDOLA, DI PIETRO e compagnia varia.

Difficile che un politico possa fare quello.
Ad esempio, se lo facesse Bossi?
Tutti a ridere.
Eppure lo ha fatto l'altro giorno a Piacenza.
Peccato che sia fuori tempo e non più credibile (se mai lo è stato).
Oppure Grillo?
Basta leggere che spazio gli viene riservato dall'informazione nazionale: zero negativo (quando parla viene sempre svalorizzato).
Ma lui è un comico, quindi è naturale ridere.
E tutti a ridere.
I rottamatori? La Serracchiani? Landini? Bombassei? Lombardo?
Chi?
A livello nazionale si sono tutti bruciati.
E dal basso è tardi.
A meno che non comincino a fiorire gruppi di discussione attiva come quello creato (a torto o a ragione, non importa; è il mezzo usato che fa scuola) da Grillo. Che poi possano aggregarsi.
Forse i progetti di legge per la limitazione dei provaider internet non sono del tutto casuali.
Sarà comunque dura.
Ed è già tardi.

Cq fai una mailing list tra i tuoi amici e fai veicolare queste idee.
 
Barattolo di pelati da 1 kg: da 1 euro a 1.40 nelle ultime settimane.
Se non trasciniamo a forza per strada l'intera classe politica degli ultimi 30 anni almeno e tutte le loro corti di leccaculo annidate nello stato ci riducono in povertà sudamericana in 24 mesi
 
Ultima modifica:
Barattolo di pelati da 1 kg: da 1 euro a 1.40 nelle ultime settimane.
Se non trasciniamo a forza per strada l'intera classe politica degli ultimi 30 anni almeno e tutte le loro corti di leccaculo annidate nello stato ci riducono in povertà sudamericana in 24 mesi

12 mesi, garantito.
 
VERSO IL BARATRO


Primo flash d’agenzia: i consumi crollano, l’Italia è sempre più in recessione. Secondo flash: Napolitano invita a “non abbandonare la strada virtuosa”. Non mi è difficile immaginare un terzo flash d’agenzia, tra qualche mese, in settembre o in ottobre: “I consumi si inabissano, la disoccupazione s’impenna e i conti dello Stato non migliorano”.
Altro che strada virtuosa, sia detto con tutto il rispetto per il presidente della Repubblica, che non è un economista. La strada intrapresa da Monti è quella voluta dal Fondo monetario internazionale, che è già stata applicata in molti Paesi e che ha avuto sempre lo stesso decorso. Stangano .. a fin di bene, promettendo la ripresa e un futuro radioso. Ma la crescita non arriva mai e il futuro diventa sempre più cupo. Un futuro di un Paese schiavizzato dal debito e sempre più povero. Avanti di questo passo e finirà così anche l’Italia.
O sbaglio?
 
Economia, Hot News
Inchiesta Crisi Eurozona /4 – INTERVISTA A PAOLO BARNARD: È IN CORSO UN COLPO DI STATO FINANZIARIO?

InvestireOggi.it ha rivolto al noto giornalista Paolo Barnard alcune domande sulla crisi dei debiti sovrani e, più in generale, sul ruolo ricoperto dalle élite di potere (i “rentiers”, gli esponenti del “Vero Potere”) all’interno del quadro politico-economico internazionale


Paolo Barnard durante il Summit MMT 2012

Stefano Fugazzi di InvestireOggi.it, ha rivolto al noto giornalista Paolo Barnard alcune domande sulla crisi dei debiti sovrani e, più in generale, sul ruolo ricoperto dalle élite di potere (i “rentiers”, gli esponenti del “Vero Potere”) all’interno del quadro politico-economico internazionale.

Stefano FugazziIn data 24-26 febbraio si è tenuto a Rimini un convegno sulla Modern Market Theory intitolato “Questo è un colpo di Stato finanziario”. Ti sei impegnato in prima persona per portare in Italia un gruppo di economisti di fama internazionale. Quali erano gli obiettivi del convegno?
Paolo Barnard – L’obiettivo del convegno di Rimini era di avvicinare il pubblico italiano alla Modern Money Theory (MMT) e quindi promuovere il ritorno dello Stato a moneta sovrana alle sue funzioni più alte, quelle messe in atto dal 1946 al 1956 dagli Stati Uniti del boom economico più possente della Storia dell’umanità. La MMT ci descrive la salvezza da un disegno distruttivo e iniquo che sta minando tutto ciò che noi conosciamo come crescita, benessere, democrazia: il Neoliberismo dei nuovi “rentiers” europei, il peggiore mai esistito.
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Economia, Hot News
Inchiesta Crisi Eurozona /4 – INTERVISTA A PAOLO BARNARD: È IN CORSO UN COLPO DI STATO FINANZIARIO?


Stefano Fugazzi – Quale sarà secondo te il prossimo “step evolutivo” dell’UE? Un nuovo trattato?
Paolo BarnardDopo il Fiscal Compact, probabilmente tenteranno di introdurre nuove modifiche ai Trattati nello stesso senso, cioè quello di prosciugare a sangue sia ogni residuo di sovranità statale, che le nostre economie produttive, così da veramente ridurre gran parte dell’Europa a masse di poveracci del tutto sottomessi alla Bruxelles dei “rentiers” e senza via d’uscita. Hanno ancora tanto da divorare: tutti i servizi pubblici residui, e soprattutto l’imposizione fiscale, che vorranno trasferita alla Commissione Europea in esclusiva, così da ammazzare veramente anche quel briciolo di politiche di spesa statale ancora rimasto.

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un modo per uscire ci sarebbe
ma certo non è prerogativa dei nostri politicanti italiani che sono
o stupidi
o in malafede


bisogna ritornare alle monete locali
o in alternativa al baratto tramite i "GAP", acronimo che sta ad indicare i Gruppi di Acquisto Popolari
 

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