Tassi di cambio (valute) Monitor Dollaro-Euro (4 lettori)

sethi

Forumer storico
eh lo aspettavo cmq come ha pure postato nell'altro tread acurefan3 ha avuto un buon gain dalla cedola del 2033 e questa volta è andata bene pure a me ....però ho acquistato etf goldbullion per ripararmi da grosse cadute del usd.
vedremo ciò che capiterà;)
 

ricpast

Sono un tipo serio

a dir la verità non è differente.

è solo l'orizzonte temporale di analisi che è differente
;)

il cuneo di cui io parlavo si è formato in mesi e infatti le mie osservazioni tendono ad avere quello come "respiro" temporale
il cuneo rialzista di cui si parla nel link è osservabile e sfruttabile se uno intende operare in un frame di pochi gg, che non è il mio obiettivo
;)

Se si verificasse il ritest di 1,50 come scritto nel link per me sarebbe un semplice pullback di un trend di medio periodo oramai orientato al ribasso.
;)
 

redTIM

Nuovo forumer
sono indeciso se uscire

la chiusura di una serie di posizioni short sul dollaro potrebbe essere anche stata prudenziale visto che domani ci sono i tassi FED e reletivo discorso.
Potrebbe esserci un violento pullback.


Personalmente a me non convince del tutto il "carry trade" sul dollaro, per me rimane forte la correlazione materie prime e inflazione (che presto o tardi si paleserà) che dovrebbero comunque indebolire il dollaro, rimane comunque aperta la questione dello storno di wally.

sul forex sono flat fino al prossimo anno dunque il mio è solo salotto.

:ciao:
 

acurefan

there's nothing left but faith.......
sono indeciso se uscire

beh di martedi sera, non è che ci sia tanta f....iga in giro, aspetta almeno il sabato, poi se l'alternativa è rimanere a casa a vedere il grande fratello allora scappa subito :up::D:D:D:D:D



ps: mi scuso era una battuta ma me l'hai servita su un piatto d'argento e non potevo non approfittarne :up: per il resto sul cambio non so che dire, io faccio una strategia tranquilla ma non ho proprio idea dove può andare il cambio :up:
 

samantaao

Forumer storico
beh di martedi sera, non è che ci sia tanta f....iga in giro, aspetta almeno il sabato, poi se l'alternativa è rimanere a casa a vedere il grande fratello allora scappa subito :up::D:D:D:D:D



ps: mi scuso era una battuta ma me l'hai servita su un piatto d'argento e non potevo non approfittarne :up: per il resto sul cambio non so che dire, io faccio una strategia tranquilla ma non ho proprio idea dove può andare il cambio :up:

:lol:
x quella f.... venerdì:D

----------modifica:
uscito con quasi metà...
 
Ultima modifica:

ricpast

Sono un tipo serio
e siamo a 1,44 oggi

ci siamo arrivati molto velocemente
è presumibile aspettarsi da qui una reazione dell'euro.
Fino a dove non lo so.

Ma il destino della moneta unica per l'anno prossimo è segnato.
AHAHHAHAHHAHHA
:D
 

ricpast

Sono un tipo serio
Forex, euro cede oltre 1% su dollaro, ai minimi da settembre Reuters - 17/12/2009 10:19:51 NEW YORK, 17 dicembre (Reuters) - L'euro cala oltre l'1% nei confronti del dollaro, scendendo sotto quota 1,44 e toccando i minimi da settembre nei confronti della valuta statunitense.

Dalle sale operative si cita una Federal Reserve uscita dai due giorni di riunione sulla politica monetaria con una posizione più baldanzosa delle attese, in virtù di un quadro più ottimistico che in passato sul mercato del lavoro.

L'outlook espresso dall'autorità monetaria infonde fiducia nella più rapida ripresa degli Usa rispetto all'Europa, nonché in un possibile avvicinamento dell'economia americana alla fine del regime a tassi pressoché nulli.

Per contro, il sentiment nei confronti dell'euro resta quanto meno tiepido, con il perdurare di preoccupazione circa la crisi di Atene, le finanze pubbliche di alcuni paesi membri e l'incremento della partecipazione pubblica nelle banche irlandesi.

Secondo altri osservatori però sono fattori più tecnici a spingere la moneta unica in avvitamento verso il basso. Iniziato dalla copertura di posizioni corte sul dollaro, dicono, il movimento si è accentuato quando l'euro è sceso sotto 1,45 e ha dato il via alla liquidazione delle posizioni lunghe sulla divisa europea.

"Credevo che il rimbalzo del dollaro delle ultime settimane potesse finire con la conclusione della riunione della Fed, ma al contrario quel che vediamo sono ancora più acquisti del biglietto verde", commenta un trader. "Gli acquisti del dollaro sulle attese legate ai tassi sono forti soprattutto nei confronti dell'euro e del dollaro australiano. La tendenza sembra essere verso un prolungamento del rally fino a fine anno".
 

Geller

Banned
Probabile causa della risalita del dollaro ...

Exit strategy già in corso

17.12.2009

La Fed non ha modificato il target range dei tassi sui Fed Funds, che quindi resta sempre compreso fra 0% e 0,25%.
Nel comunicato di accompagnamento alla decisione (leggi) è precisato che i tassi USA resteranno eccezionalmente bassi per un periodo di tempo prolungato.

Infatti, malgrado i vari segnali di ripresa dell’attività economica ed anche di stabilizzazione del mercato del lavoro, non si avvertono particolari pressioni inflazionistiche e la congiuntura resterà debole ancora per un po’ di tempo, per cui non viene ravvisata la necessità di modificare il livello corrente dei tassi di riferimento.


La decisione era comunque attesa, eppure negli ultimi giorni l’uscita di alcuni indicatori economici favorevoli non ha mancato di intensificare il dibattito sul quando la Banca Centrale USA avrebbe deciso di ritirare il proprio, considerevole sostegno alla congiuntura economica.

In proposito - è vero - il pensiero va subito al livello dei tassi, ma in realtà, a ben vedere, l’exit strategy da parte della Fed è già iniziata, ed anche da un po’ di tempo. Per rendersene conto, basta osservare il grafico seguente.






E’ del tutto evidente che la Fed sta già riducendo progressivamente alcune delle misure straordinarie che aveva adottato sul finire del 2008 per inondare il sistema di liquidità ed evitare il peggio.

In particolare i prestiti bancari d’emergenza a breve termine dalla c.d. discount-window della Fed sono scesi da U$ 100 miliardi dello scorso anno a U$ 19 miliardi d’inizio di dicembre, mentre gli acquisti da parte della Banca Centrale USA di prestiti nel mercato delle commercial papers da un picco di U$ 350 miliardi dello scorso gennaio sono passati agli attuali U$ 15 miliardi. Infine, i prestiti alle istituzioni finanziarie ottenuti attraverso le altre Banche Centrali (liquidity swap) sono scesi da più di U$ 500 miliardi a U$ 17 miliardi.


Dunque le possibili mosse della Fed non sono solo ad una dimensione (tassi su, giù o fermi), come molti sembrano ritenere, altrimenti si rischierebbe davvero di attendere invano a lungo, forse per larga parte del 2010.
Le dimensioni, invece, sono diverse, tant’è che la strada verso la normalizzazione della politica monetaria USA può considerarsi già intrapresa.

:)
 

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