Maire Tecnimont (MT) "Amici...della Maria"

allora dico la mia e poi me ne vado a nanna:-o...QE...finalmente uscito...600mld...non serviranno a un quazzo:lol::lol:altra carta buttata nel cesso ...con tassi in pratica negativi ...a mio modestissimo parere siam gia' in bolla ....se siete long dormite con il pc accesso e con il tasto SELL a portata di mano :lol::lol:....che sia fra un giorno fra una settimana o fra un mese....se decideranno di allungarsi ancora dovran trovare i volumi...e se li troveranno distribuiranno ...tipo anno scorso....ma io penso che una bella mazzata a breve la bekkiamo....e piangeranno in tanti;)....cmq io non mi faccio prendere dalla frenesia...ho trovato una bella sedia comoda e mi sono appolaiato li:lol::lol::lol:....voglio proprio vedere da domani la forza di questo mercato....e intanto dollaro si svaluta, commodietes che salgono e euro a 1,41....azz...chi sa che belle trim che faremo in europa;).....per me stan crendo il giro della morte......e' la nuova versione del famoso gioco della scopa......attenzione al momento in cui si spegnera' la luce :lol::lol::lol::ciao:
 
aggiornato qui...ero in "trasferta" :D:D:D:ciao:

http://www.investireoggi.it/forum/appunti-e-spunti-vt48998-598.html#post1863648

un plauso meritevole va cmq ...a chi in questi mesi per vari motivi e documentando con proprie analisi si era esposto per ul long di long ( almeno sui rikkioni ) e ha operato in tal senzo:-o...tra quelli che ho letto di sicuro ZIGA; FREESURFER, L'AMICO novenove ...e anche Drenaggio credo...(mi scuso con gli altri ma non e' che leggo sempre tutto :sad::sad::sad:):ciao:
 
Ciao
per PRIMA cosa un grande saluto a KUELO :D
che tiene vivo questo forum.....:up:
ho inviatto degli amici...:rolleyes:
ma penso che devo essere più convincente....:clava:
cmq
d'accodo con i post di Kuelo :bow:
allego articolo interresanti trovati su altri forum....
e poi ad ognuno lascio fare le proprie valutazioni....
:ciao: a presto :V
 
La Cina attacca gli Usa: vogliono il dirigismo commerciale e spingono la speculazione

La Cina attacca gli Stati Uniti, la politica monetaria ultra espansiva della Fed e le proposte per il prossimo G20 di Seul. Una mossa non a sorpresa. Già ieri diversi governatori del Far East avevano criticato l'allentamento quantitavo di Ben Bernanke. I motivi sono diversi: in primis, il mare di liquidità pompato nei mercati, unito ai tassi Usa a zero sul breve, spinge verso il basso il dollaro e crea problemi all'export di molti paesi, in particolare del Lontano oriente; inoltre, tutto questo denaro si indirizza laddove i rendimenti sono maggiori, gli stati emergenti, creando instabilità ai loro asset e surriscaldando troppo le economie. Conseguenza: le istituzioni monetarie e finanziarie di laggiù reagiscono.

«A causa dell'abuso di emissione di moneta da parte degli Stati Uniti, una montagna enorme di capitali sta per dirigersi probabilmente verso le economie emergenti». È il j'accuse di Xia Bin, consigliere della Banca del Popolo, la banca centrale del paese del Dragone. «Gli stati emergenti devono trovare i mezzi per impedire che questo flusso speculativo abbia un impatto sull'economia», ha detto ancora Xia. «Il Governo cinese teme che questi capitali speculativi accrescano l'inflazione, già salita a settembre al suo livello più alto da due anni».

L'impostazione della Fed, peraltro, è tornata nel mirino della Germania. Il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, ha criticato duramente le misure anti-crisi. Gli Stati Uniti - ha ricordato - hanno già iniettato una quantità infinita di liquidità nell'economia», ottenendo però risultati «sconfortanti». E poi ha aggiunto: «Non penso che gli americani risolveranno i propri problemi» in questo modo.

Ma non è solo moneta e inflazione. Pechino si scaglia anche contro alla proposta statunitense di fissare, nel prossimo vertice del G20 a Seul, obiettivi precisi alla limitazione degli squilibri degli scambi mondiali. «La definizione artificiale di un target quantificato non può che evocare l'epoca di un'economia pianificata» dice Cui Tiankai, vice-ministro degli Affari esteri e negoziatore principale al G20 per la Cina.

L'affermazione può fare sorridere: la Cina, economia checché se ne dica ancora pianificata, che accusa la patria del libero scambio di dirigismo è troppo. In realtà, questo tipo di commenti è espressione del conflitto d'interessi, non nel senso usato da noi in Italia, ma in quello classico alla Adam Smith.
Dal un lato il segretario al Tesoro Usa, Timothy Geithner, auspica che i Paesi del G20 s'impegnino a limitare al 4% del Pil i rispettivi surplus/deficit delle partite correnti. Obiettivo? Formalmente rinforzare la stabilità degli scambi mondiali; a ben vedere, trovare ogni mezzo per puntellare l'economia americana.

Dall'altro, la Cina giudica questi obiettivi puntuali «fuori luogo» anche perché «esistono numerosi diversi altri problemi» che meritano maggiore «attenzione». Obiettivo? Formalmente rinforzare la stabilità degli scambi mondiali; a ben vedere non fermare l'export cinese e spingere ancora di più l'economia di Pechino. Vien da dire, banalmente: It's capitalism, baby.

Uscendo dalla diatriba sino-americana, va rilevata la conferma della strategia della Bank of Japan (Boj). Il meeting della Boj di oggi era molto atteso. Non può dimenticarsi, infatti, che la banca centrale di Tokyo aveva "sfidato" in mercato aperto la Fed, acquistando dollari e vendendo yen. Obiettivo? Far scendere la moneta locale a far salire quella statunitense. Risultato? Per pochi giorni lo yen è caduto ma, poi, ha ripreso quota. Si sa: amplificare il trend di una valuta (come sta facendo Bernanke) è possibile; contrastarlo è praticamente impossibile.

In questo scenario, la Boj ha lasciato fermi i tassi di riferimento tra lo 0,0% e lo 0,1%. Ha peraltro specificato le modalità pratiche per mettere in atto l 'acquisto di un numero maggiore di buoni del Tesoro, nel quadro delle misure di allentamento del credito. La Boj vuole comprare bond governativi per 5.000 miliardi di yen (62 miliardi dollari): un valore che potrebbe salire. A queste misure si aggiungono diversi tipi di prestiti a tasso fisso preferenziale per un totale di 30.000 miliardi di yen, consentiti per una durata di tre o sei mesi alle banche in cambio di impegni diversi. Un impegno, comunque, che non pone la Boj a fianco della Fed tra gli "ultrà" dell'allentamento quantitativo
 
Manovra, scontro in Consiglio Ministri
E Tremonti minaccia dimissioni

Violenta lite con la Prestigiacomo, che lo attacca e poi dice: "Commosso per le mie scuse? Pensavo fosse rabbia". Berlusconi media. Il ministro dell'Economia annuncia la possibile fiducia sulla legge. Nuove risorse per l'università

ROMA
- Il Governo pensa di porre la fiducia sul testo della finanziaria che uscirà dalla Commissione Bilancio della Camera, integrato dalle annunciate norme che anticipano il decreto sviluppo. In più ci saranno nuove risorse per l'università, per il cinque per mille, per gli ammortizzatori sociali ("è in corso una verifica perché ci sono ancora degli stanziamenti non spesi").

Ma non è stato un Consiglio dei ministri tranquillo per Tremonti, che già doveva fare i conti con lo stop del governo ieri in commissione Bilancio, messo in minoranza sui fondi Fas 1 da una opposizione allargata a centristi e Fli. Lo scontro sui tagli è esploso con Stefania Prestigiacomo. Il ministro dell'Ambiente ha chiesto conto del miliardo stanziato dal Cipe un anno fa per far fronte ai dissesti idrogeologici, ma ancora bloccato. "Siamo di fronte a continue emergenze nazionali e io non posso usare quei soldi", dice la responsabile del Territorio. E alla risposta "Te lo spiego fuori" è esplosa in un "Non fare il *******, non ci trattare da scolaretti". Con conseguenti minacce di dimissioni da parte di Tremonti e un clima solo apparentemente placato dalla mediazione di Berlusconi.

Placato solo in apparenza, perché in serata, dal Tesoro, arriva una nota al veleno: dal ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo "non c'è stata

nessuna richiesta di fondi. Nessun ritardo, nessun blocco da parte del Cipe che tra l'altro dipende da Palazzo Chigi. Considerando inoltre che la delibera Cipe risale al 6 dicembre 2009, se c'è stato un ritardo, una omissione, è stato da parte del ministero dell'Ambiente: ad oggi non risulta ancora pervenuta nessuna richiesta di utilizzo dei fondi alla sede competente".

Quasi immediata la controreplica del ministro dell'Ambiente. "Le ricostruzioni del Tesoro sono assurde e fantasiose. C'è la fila di ministri davanti alla porta di Tremonti e tutti chiedono di poter spendere i fondi stanziati, ma bloccati con mille tecnicismi. Personalmente non vivo questo problema come una sfida personale, forse per altri invece è così".

Tremonti, comunque, insiste sull'obiettivo che nel provvedimento tutte le voci saranno coperte, ci saranno voci di impegno ma anche entrate. L'obiettivo è quello della stabilità e della copertura di tutte le voci". E annuncia nuovi stanziamenti. Innanzitutto nuove risorse per l'Università che ammonteranno a circa un miliardo di euro e saranno inserite nel ddl attraverso un emendamento. "Perché fare 270 milioni in un modo abbastanza limitato - ha osservato il ministro - quando puoi fare un miliardo in un modo lineare?".

Poi gli sgravi fiscali per il salario di produttività, che verranno prorogati nel 2011 e il tetto verrà portato a 40mila. Lo stanziamento sarà dunque nell'ordine degli 850 milioni di euro, quanto era quest'anno, ha fatto capire il ministro. "A occhio mi sembra che sia rimasto qualcosa - ha detto Tremonti - per coprire l'ampliamento", ovvero l'innalzamento del tetto di reddito fino a 40.000 euro l'anno.

Dall'asta delle frequenze liberate dal passaggio al digitale terrestre si ipotizza un provento di 2 miliardi. Ed è un'ipotesi presa in considerazione dal governo di coprire le misure di sviluppo da inserire nel disegno di legge stabilità. "E' il modello applicato in Europa" conferma Tremonti, che poi scherza: "Se avete qualche idea sulle coperture mandatecela per fax".

Quanto agli ammortizzatori sociali, Tremonti assicura che verrà finanziata anche per il prossimo anno la cassa integrazione in deroga (Cig) ma non quantifica le risorse che verranno stanziate con l'emendamento. "Dobbiamo prima calcolare i residui perché dei soldi che erano stati stanziati non è stato speso tutto".

Alla domanda se il testo su cui verrà posta la fiducia confermerà la modifica apportata con l'emendamento sul Fas approvato ieri in Commissione Tremonti ha spiegato che ''questo dipenderà dalla scelta del Parlamento. Se sarà rigida confermeremo la modifica, se sarà flessibile ritorneremo al testo originario''. Il ministro ha aggiunto che la norma modificata dall'emendamento ''non era contro nessuno, era pro-regioni, stata messa per dare flessibilità''. L'episodio di ieri, secondo Tremonti, ''era più ispirato a una logica di simbolo''.

Dopo la decisione di anticipare nel ddl stabilità le misure del decreto che doveva essere varato a metà novembre, contenente anche le proroghe di provvedimenti in scadenza, il governo annuncia che verrà varato un decreto legge di fine anno. "Ci sarà - spiega Tremonti - ma saranno realmente le proroghe, sarà molto molto specifico".
 
e per la visione di KUELO

Quali effetti dal QE?--Opinioni dal mondo

Quali effetti dal QE?

Tentativo di analisi degli eventi post QE.

di gipa69, 2 novembre 2010, ore 23:33
11 Commenti »
In contemporanea con le elezioni del mid term domani ci saranno le decisioni monetarie della FED, mentre mezzo mondo, dall’India, all’Australia alza i tassi o comunque restringe i flussi di capitale per rallentare le economie domestiche domani la FED si prepara ad iniettare nuova liquidità nel sistema USA che molto probabilmente correrrà ancora a cercare rendimento nei paesi emergenti e negli asset che hanno sovraperformato nel corso di questo 2010.
Invece che affrontare in maniera seria il problema cambi, le svalutazioni competitive e la concorrenza valutaria, la decisione sembra ancora orientata ad inflazionare la liquidità globale nella fase in cui la liquidità dei motori della crescita viene ridotta non impendendo però ai capitali di fluire la dove l’immaginario comune pensa si trovi il vero business.
Ci si domanda quali reazioni avverranno sui mercati, faccio la mia scommessa ben consapevole della difficoltà del pronostico: per me il mercato reagirà inizialmente positivamente con la debolezza del dollaro a corollario del movimento, poi dopo qualche seduta di rialzo si potrebbe realizzare quella correzione da molti attesa o addirittura agognata se la posizione short è in sofferenza.
A questo punto si potranno sviluppare due scenari diametralmente opposti ma entrambi estremamente pericolosi: da una parte la decisione dei paesi non anglofoni di rallentare decisamente la liquidità e le masse monetarie in una scelta meno positiva per i mercati ma più positiva per l’economia, con il tentativo di canalizzare la liquidità rimanente non tanto sulla speculazione finanziaria quanto piuttosto sulle reali necessità di investimento delle varie aree; una scelta che rompe con il passato e che sarebbe propedeutica ad una svolta monetaria e nella gestione dei cambi senza precedenti, una nuova e reale Bretton Woods e non quella artificiale creata negli ultimi 15 anni dai vari sistemi finanziari. In questo scenario ci sarà un rallentamento degli utili, un rallentamento della crescita ma una probabile anche se lenta sistemazione degli squilibri con una maggiore focalizzazione sui cambi e sull’economia piuttosto che sulle scelte monetarie.
Il secondo scenario prevede l’ennesimo sviluppo di una bolla speculativa su alcuni settori ed in particolare mercati, con i paesi emergenti a fare la parte del leone volenti o nolenti e con dietro una serie di business speculativi che non possono che attirare l’enorme volume di fuoco degli speculatori; tecnologia mobile, energie alternative ecc..
In questo scenario gli indici maggiormente performanti di questa prima fase del recupero potrebbero performanre nei prossimi mesi in maniera stellare con performance simili a quelle delle principali bolle speculative e con il rischio però che alla prossima esplosione le previsioni di Gordon Gekko nel suo ultimo film vedranno davvero il suo compimento.
Staremo a vedere se il mercantilismo della finanza degli ultimi 20 anni avrà ancora il sopravvento oppure prevarrà il buon senso di una decisione congiunta a moderare gli squilibri creati a partire da metà degli anni 90 sia delle scelte monetarie di debito occidentali, sia dalle scelte valutarie dei paesi emergenti asiatici ed in particolare della svalutazione valutaria cinese di quegli anni.
 

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