Tassi di cambio (valute) Monitor Dollaro-Euro (1 Viewer)

belindo

Guest
Quindi pensi a un rimbalzino, non è stato sufficente quello appena fatto???
Io pensavo si cominciasse a sprofondare..................
 

lorenzo63

Age quod Agis
Ci potrebbero essere anche ragioni politiche nella risalita euro...

25 maggio 2010

Pechino e Washington
d’accordo nel sostenere
euro, lontane su yuan


Sostenere significa fare risalire...nn si possono permettere di perdere quote di PIL e di mercato a favore della UE...

La Cina apre, almeno nella forma,
alle pressioni statunitensi per una
revisione del meccanismo che lega
il renmimbi al dollaro, ma lo fa a
modo suo. Nel tentativo di salvare
capra e cavoli, il presidente cinese
Hu Jintao ha infatti dichiarato ieri,
nel corso del primo dei due giorni
del «Dialogo stategico ed economico
Usa-Cina» che si svolge nella capitale
cinese, che il Dragone porterà
avanti la riforma del tasso di
cambio «senza fissare una tabella
di marcia» e che «la nostra sarà
una decisione autonoma e indipendente
». A questo proposito, dando
l’impressione di non voler forzare
la mano, il segretario al Tesoro
Usa Timothy Geithner ha espresso
la sua soddisfazione per i commenti
della dirigenza cinese: «Apprezziamo
il fatto che i leader di Pechino
riconoscano che la riforma del
sistema dei cambi è una parete importante
dell’agenda delle riforme.
Consentire ai tassi di cambio
di riflettere le forze del mercato è
importante, non solo per dare alla
Cina la flessibilità per sostenere la
crescita economica con una bassa
inflazione, ma anche per rafforzare
gli incentivi al settore pivato cinese
e indirizzarli verso attività
più produttive e ad alto valore aggiunto
». Di non minor importanza
diplomatica, poi, le dichiarazioni
relative al rapporto con il Vecchio
Continente: «Vogliamo supportarele misure che l’Europa ha preso
per superare le difficoltà - ha detto
il governatore della banca centrale
cinese, Zhou Xiaochuan - La nostra
intenzione è quella di mantenere
il ritmo della ripresa economica
». Il vertice bilaterale tra Stati
Uniti e Cina vede la presenza da
parte di Pechino di oltre 200 persone,
«il maggior numero di funzionari
di governo che abbiano partecipato
in qualsiasi parte del mondo
», ha fatto notare il segretario di
Stato statunitense Hillary Clinton.
Che ha però aggiunto: «Non siamo
d’accordo su tutto, ma dovremo
parlare apertamente». Dal 2008 la
Cina ha infatti ancorato rigidamente
la propria valuta al dollaro, favorendo
in questo modo le proprie
esportazioni; una situazione che,
con la crisi economico-finanziaria
degli ultimi due anni, ha esasperato
i problemi di Washington. Nel
frattempo la crisi militare tra le
due Coree, innescata dall’inspiegabile
affondamento di una nave militare
del Sud da parte probabilmente
di un sottomarino del Nord, ha
riaperto una ferita tra Cina e Usa
ma richiusasi dalla guerra del
1953-55. Pyongyang è infatti uno
stretto quanto scomodo alleato di
Pechino, mentre Seul lo è di
Washigton. E proprio ieri Obama
ha fatto sapere al suo esercito di
essere pronti a sostenere il Sud
con qualunque mezzo si rendesse
necessario. Una dichiarazione che
a Pechino avrà riportato indietro
le lancette di 50 anni
 

Imark

Forumer storico
1,2222 ... gente che lavora di fino, gli ammerricani... :-o

Fate almeno il pullback sulla MM 200 sull'S&P, cribbio... :D

Riccardo, tu che sei graficista... che dici ? Come la vedi ?
 

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