E se il mercato, con questi prezzi, cominciasse a prezzare un timore di dissolvimento dell'Unione Europea stessa?
E' da un po' che mi chiedo come sia possibile che la BEI 2037 4% sia prezzata circa 10 punti sotto il BUND 2037 4% (95 e rotti vs 104). Stessa scadenza, cedola, in teoria stessa affidabilità, però...
... però più la crisi progredisce, più l'UE si rivela per quel che è: un grosso, bolso, spesso imbelle carrozzone in cui le gelosie nazionali (e magari le volontà di egemonia) erigono muri invalicabili a qualsiasi tentativo di far fronte comune contro una crisi che tutto sta divorando. L'atteggiamento della Germania mi sembra esemplare: noi stiamo (pensiamo di stare?) meglio degli altri. Se qualcuno ha bisogno di aiuto, venga da noi col cappello in mano, noi decideremo se sarà meritevole oppure no.
... però molti Paesi membri sono in difficoltà. A parte i noti, storici problemi dell'Italia abbiamo una Grecia sull'orlo di una crisi sociale, un'Austria che a dispetto del rating non si sa bene dove finirà vista la sua esposizione ad Est, un'Inghilterra che se il giocattolo finanziario si grippa può giusto tornare a coltivar patate, una Spagna che ha basato la crescita degli ultimi anni sull'espansione immobiliare. E si potrebbe continuare... pensiamo veramente che l'UE potrebbe reggere l'impatto del crack di uno Stato membro?
... però fin dall'inizio (e ancor più con l'espansione a 27 Paesi) l'UE ha voluto mettere insieme mondi completamente diversi, pretendendo che una sola politica monetaria potesse andar bene per tutti. Forse anche quest'utopia sta arrivando al termine...
Insomma, *chi* garantisce veramente per la BEI? In che misura, per che % del proprio PIL? E siamo veramente sicuri che qualche Stato membro a un certo punto non preferirà defilarsi, avendo già abbastanza debito da onorare di suo?
Parliamone... vi va?