Monte Paschi SI (BMPS) MORELLI Mps e massoneria

ma JP Morgan e Mediobanca sono affidabili?
hanno affossato il piano Passera che piaceva al mercato ma al momento clou hanno abbandonato BMPS a sè stessa nel guano più nero ....

Vediamo cosa è successo.

LE VOCI SUL “NO” DELLA BCE

E’ venerdì 9 dicembre ed è circa l’ora di pranzo quando l’agenzia Reuters lancia un’indiscrezione destinata a condizionare l’andamento in Borsa delle azioni Mps: la Banca centrale europea (Bce) avrebbe risposto “no” alla richiesta di proroga per il completamento del piano di salvataggio dell’istituto senese dal 31 dicembre al 20 gennaio. Montepaschi, che quel giorno a Piazza Affari perde circa il 10%, aveva chiesto più tempo soprattutto in virtù del quadro politico cambiato, con la crisi di governo innescata dall’esito del referendum costituzionale e la nascita, poco dopo, dell’esecutivo guidato da Paolo Gentiloni. La Bce, insomma, rifiuta di concedere appena 20 giorni in più per portare a termine il complesso piano basato su un aumento di capitale fino a 5 miliardi e sulla cessione di un maxi pacchetto di sofferenze del valore originario di oltre 27 miliardi. Seguono giorni di silenzio da Francoforte, in cui in Borsa il titolo Mps è in balia di queste indiscrezioni e in cui prende piede sempre più, proprio per il timore che il salvataggio possa saltare, l’ipotesi di un paracadute pubblico per la banca toscana.

LA PRESA DI POSIZIONE TARDIVA

Bisogna aspettare la sera del 13 dicembre perché la Bce faccia finalmente chiarezza sulla propria posizione: in una bozza di decisione non ancora definitiva, l’autorità di vigilanza guidata da Daniele Nouy spiega di avere rifiutato una proroga poiché “il ritardo nel completamento della ricapitalizzazione potrebbe comportare un ulteriore deterioramento della posizione di liquidità e un peggioramento dei coefficienti patrimoniali, ponendo a rischio la sopravvivenza della banca”.

IL PASSO INDIETRO DI JP MORGAN

Nel fine settimana del 10 e 11 dicembre, in un contesto di difficoltà sempre maggiori per la banca, con la Bce che sembra avere detto “no” alla proroga (solo giorno dopo, come abbiamo appena visto, è arrivata la conferma), le banche consulenti di Mps, in primis Jp Morgan e Mediobanca, che avevano firmato un accordo di pre-garanzia sull’aumento di capitale, decidono di chiamarsi fuori. Lasciando così Mps da sola nel momento di maggiore difficoltà. Si badi bene: non lo mettono nero su bianco in un comunicato ufficiale ma lasciano trapelare voci, che si rivelano fondate.
Il passo indietro è sulla garanzia relativa alla ricapitalizzazione.
In altri termini, se la banca non riuscisse a raccogliere il denaro necessario sul mercato, non subentreranno le banche del consorzio di garanzia.
Da ricordare che l’estate scorsa indiscrezioni di stampa avevano riferito di un asse tra Jp Morgan (in cui ha un ruolo di peso Vittorio Grilli, nella foto) e l’ex premier Matteo Renzi, che sarebbe anche andato a pranzo con il super capo della banca d’affari a stelle e strisce, Jamie Dimon.

IL PARACADUTE PUBBLICO
le regole europee impongono che la garanzia pubblica debba essere preceduta da una penalizzazione di azionisti e obbligazionisti subordinati (burden sharing).

http://formiche.net/2016/12/16/mps-ecco-come-bce-jp-morgan-e-mediobanca-hanno-fatto-marameo/
 
Il paracadute pubblico e l'antica banca
Mps, una storia sbagliata
Non è andata proprio secondo i piani dell’istituto senese. Ma una mano è arrivata dal Parlamento che ha approvato il piano salva-banche messo a punto dal governo: 20 miliardi per sostenere gli istituti di credito in difficoltà.

Gli advisor, pur blasonati, sembra quasi si fossero preoccupati di più delle loro commissioni che di trovare clienti pronti a mettere del denaro in Mps.

Si sono comportati quasi come un medico che di fronte a un malato grave prima pensa e tratta il suo cachet, e solo dopo lavora sulla cura.


Mps, una storia sbagliata - I Diavoli
 
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SALVATAGGIO MPS e AFFOGAMENTO RISPARMIATORI 4 BANCHE
Governo e Presidente della Repubblica varano il decreto salva MPS, tutelano gli obbligazionisti MPS e si dimenticano degli azzerati dal decreto Salva Banche!
Non è giusto, non è corretto, non è umano!
L'intervento pubblico per mps è necessario ma sappiamo già che il governo non vorrà scoperchiare le responsabilità dei crediti facili erogati a chissà chi dalle gestioni MPS targate pc, pds, ds, pd.
Sappiamo che non farà nulla per riportare a casa i 17 miliardi spesi senza una corretta autorizzazione di Bankitalia per acquistare Banca antonveneta.
Sappiamo che non farà nulla per far continuare e facilitare le indagini sulla morte di David Rossi.
I risparmiatori delle 4 banche sono giustamente scesi in piazza anche oggi per chiedere giustizia e parità di trattamento!
E l'Ansa pubblica la foto di un risparmiatore sorridente, No Comment!
da Daniele Pesco - SALVATAGGIO MPS e AFFOGAMENTO... | Facebook
 
Monte dei Pacchi: il nuovo ciuccia ciuccia fiki fiki in stile Alitalia (?)


IL GRANDE BLUFF: Monte dei Pacchi: il nuovo ciuccia ciuccia fiki fiki in stile Alitalia (?)



Iniziamo la mattinata con una barzelletta che ci metta di buon umore... ;-)
...Per tornare sul mercato e restituire il capitale allo Stato la banca (MPS) dovrà raddoppiare gli utili previsti dal vecchio piano...
Quanto più capitale entra, tanto più andrà remunerato e restituito.
Per questo, non è banale il compito che dall’altro ieri tocca a Mps...
...alla ricapitalizzazione da parte dello Stato...che verserà materialmente nelle casse della banca circa 6-6,5 miliardi...

Ora ci sarà da fare di più: per poter tornare sul mercato e far uscire lo Stato, il Monte dovrà mostrarsi in grado di remunerare, a fine piano, oltre 9 miliardi di capitale, cioè quasi il doppio.
E dunque serviranno molti più utili degli 1,1 miliardi (ottimisticamente) previsti per il 2019 nel documento strategico di ottobre....
Una sfida già ambiziosa di per sé, considerata la crisi di redditività che attanaglia il settore.....

Le leve in mano al vertice, però, sono poche.....

Per cui col cappero che i 6mld di Debito aggiuntivo "sul vostro groppone" iniettati in MPS li rivedrete...
anzi...scommettete che Monte dei Pacchi sta diventando il nuovo buco nero in stile Alitalia?
Ed alla prossima ricaduta in Recessione
di soldi (a debito) in MPS dovrete metterne altri e così via...
per difendere la rete politico-clientelare della "Mafia" di Siena (con annessi&connessi a livello nazionale).
A meno che non arrivi prima il DEFAULT di FallitaGlia nel suo insieme
che ormai è solo questione di quando e NON di se...
#tictactictac
 
MPS: quando si dice ”portare sfiga”
Scritto il 26 dicembre 2016 alle 09:38 da Danilo DT


Nel corso dell’ultimo anno, il teatrino di Monte dei Paschi ha portato sulle piazze finanziare una delle tragicommedie più clamorose degli ultimi anni. Tragicommedia in quanto noi tutti abbiamo visto come è finita, direi tragica per gli azionisti ed i contribuenti, commedia perché il ridicolo si è più volte sfiorato. Mi ero ripromesso di provare a ricostruire, passo ...
 
Ci mancavano solo i Krukki
Salvataggio MPS, Germania invoca il bail-in: confusione sul destino degli obbligazionisti
Il salvataggio di MPS dovrà passare prima per il bail-in e solo successivamente per gli aiuti statali. E' la posizione della Germania, che invita Roma al rispetto delle regole.

Giuseppe Timpone
Oggi - 29 Dicembre 2016, ore 07:25


Se tre indizi fanno una prova, spiace dirlo, ma gli obbligazionisti di MPS, compresi quelli senior o ordinari, dovrebbero iniziare a prendere sul serio l’ipotesi di essere le prime “cavie” del bail-in, il complesso delle nuove norme sui salvataggi bancari, in vigore dall’1 gennaio 2016. Se subito dopo il varo del decreto “salva risparmio” del giovedì scorso era stato il presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, a mettere le mani avanti sul rispetto delle regole europee, nelle ultime 24 ore è toccato al governatore della Bundesbank, Jens Weidmann, e al portavoce del ministro delle Finanze, Wolfgang Schaeuble, ribadire la posizione della Germania: il salvataggio di MPS da parte dello stato con aiuti pubblici è possibile, a patto che prima mettano mano al portafoglio gli investitori privati, ovvero azionisti e obbligazionisti. (Leggi anche: Obbligazionisti MPS, salvataggio pubblico con tanti dubbi)

Poiché il deficit di capitale è stato stimato in 8,8 miliardi da parte della BCE, non più a 5 miliardi, nemmeno l’integrale conversione di tutti i 5 miliardi di obbligazioni subordinate in azioni basterà a coprire tale “buco”, rendendosi necessaria, ai termini del bail-in, la partecipazione alle perdite anche degli obbligazionisti senior. Questi non rischieranno di vedere svanire l’intero valore dei bond in loro possesso, ma sui 17 miliardi complessivi, dovrebbero rimetterci intorno al 20%.

Solo successivamente, lo stato potrebbe intervenire con aiuti pubblici. Questo prevedono le norme sul bail-in, questo sostengono i tedeschi e i loro alleati europei. Che si possa optare per una soluzione morbida è altresì possibile, per ragioni di opportunità politica, ma ad oggi, nonostante l’ubriacatura del decreto del governo, i fatti ci spingono a ritenere che MPS stia andando non tanto in prima istanza verso una nazionalizzazione, quanto una previa applicazione delle nuove regole. (Leggi anche: Banche, nazionalizzazione e bail-in light)




Però se la BCE cambia idea ogni 2x3.... ... prima 5 Miliardi.... sistemati quelli.... non va più bene e ne vuole 8,8
quindi adesso anche gli obligazionisti senior dovranno mettere mano al portafoglio

non è che una volta raccoti gli 8,8miliardi, la BCE cambia ancora idea e ne vuole altri 10?
 

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