tontolina
Forumer storico
Scandalo MPS: 10 domande imbarazzanti a Bersani, Monti e Berlusconi
Sullo scandalo che sta travolgendo Monte dei Paschi la politica tradizionale non dovrebbe scagliare nessuna pietra ma solo fornire tante risposte a tutti gli italiani. Mentre i faziosi rivolgono le loro domande solo ai movimenti avversi, noi le rivolgiamo certamente al Pd ma anche al PdL e a Monti. Nessuno è immacolato in questa vergognosa vicenda
Partiamo da una bugia: il PD non c’entra con Monte Paschi di Siena. Solo il segretario Pierluigi Bersani potrebbe pensare che ci sia in giro un solo italiano disposto a credergli. Anche le pietre in Italia sanno che MpS è una banca della sinistra e lo dimostrano con assoluta certezza i meccanismi di nomina dei suoi dirigenti. Che poi ciò sia del tutto lecito è un altro discorso, ma affermare di non avere niente a che vedere con Rocca Salimbeni è un insulto all’intelligenza del popolo italiano.
Crisi Monte Paschi: i partiti tradizionali non possono autoassolversi
Tuttavia, la storia di MpS risulta un pò più intrecciata con la politica di quanto si pensi. Per questo, ci permettiamo anche noi di rivolgere dieci domande ai politici nostrani, consapevoli che a un mese esatto dal voto, nessuno possa tirarsi indietro dal fornire adeguate spiegazioni agli elettori. Le nostre 10 domande hanno come ipotetico interlocutore non solo Bersani ma anche Monti e Berlusconi. In piena par condicio ci sentiamo di dire che sul caso MPS tutta la politica tradizionale abbia più responsabilità di quanto voglia far credere. Fermo restando le responsabilità di una certa finanza, non si dimentichino anche le ipotetiche colpe del mondo politico.
1) Onorevole Bersani, Lei ritiene di essere credibile quando afferma che il PD non c’entri nulla con il caso MpS, sapendo che il suo partito nomina 13 dei 16 consiglieri di amministrazione della Fondazione MpS, ossia dell’azionista di maggioranza al 34,9% (49,5% fino ad aprile 2012) in MpS?
2) Onorevole D’Alema. Lei ha affermato che una cosa sarebbe il sindaco di Siena, un’altra il PD. Ma sa per caso che nemmeno un anno fa è caduta la giunta comunale senese, perché il sindaco Franco Ceccuzzi, esponente del suo PD, ha sostenuto la nomina alla presidenza di Alessandro Profumo, mentre l’ala della ex Margherita avrebbe desiderato il nome di un “suo” uomo? Tanto per essere chiari, il Comune di Siena è senza un sindaco in carica nella pienezza delle sue funzioni, in quanto la giunta è caduta su una vostra lite interna sugli uomini del PD da piazzare a Rocca Salimbeni. A differenza Sua, Onorevole, il sindaco ha già chiesto scusa alla città per l’”indirizzo politico sbagliato” dato alla banca!
3) Onorevole Bersani, Lei s’impegnerebbe ad approvare una legge in Parlamento, con la quale si limitino le nomine da parte degli Enti locali nelle Fondazioni, in modo che la politica non abbia mai alcuna maggioranza dentro gli organi decisionali che presiedono alla gestione di una banca privata?
4) Prof.Monti, Lei ritiene in tutta coscienza di potere affermare che i 3,9 miliardi di euro che noi contribuenti italiani ci accingiamo a prestare a MpS per salvarla da un sicuro crac non abbiano niente a che vedere con il fatto che fino a un anno fa sia stato vice-presidente dell’istituto un tale Francesco Gaetano Caltagirone, suocero di Pierferdinando Casini, leader dell’UDC, nonché suo maggiore sostenitore per la corsa a Palazzo Chigi?
5) Onorevole Berlusconi, Lei ha affermato che non ha intenzione di speculare sull’”affaire” MpS, in quanto si sente legato a questa banca, che le consentì agli albori della sua vita da imprenditore di successo di ottenere i mutui necessari per operare. Non ritiene che aldilà di queste circostanze, un leader politico abbia il dovere verso il popolo italiano di chiedere chiarezza, quando esplode dirompente un caso così eclatante di cattiva gestione e di commistione con la politica?
6) Onorevole Berlusconi, il suo silenzio su un caso così esplosivo, che a rigor di logica sarebbe un assist brillante in suo favore nel bel mezzo della campagna elettorale, ci sembra abbia poco a che fare con i buoni sentimenti. Da tempo si parla di un presunto coinvolgimento molto forte del suo coordinatore di partito, Denis Verdini, con una parte molto numerosa della nomenklatura che guida oggi MpS, in un intreccio paradossale tra finanza rossa e affari azzurri. Lei si sente di escludere del tutto che Lei stesso, uomini a Lei vicini o che facciano comunque riferimento al PDL siate del tutto estranei alle operazioni di Siena finite nel mirino degli organi di controllo e della magistratura?
7) Onorevole Bersani, Lei sa che l’ex presidente MpS e presidente Abi fino a tre giorni fa, Giuseppe Mussari, considerato il responsabile del disastro finanziario in cui è finita la banca, ha finanziato generosamente il Partito Democratico con 683.500 euro tra il 2002 e il 2012? Qualcuno potrebbe pensare che tale somma sia la dovuta riconoscenza a un partito che gli ha consentito di arrivare ai massimi scranni di Rocca Salimbeni e del sistema bancario-finanziario italiano!
8) Profossor Monti, alla luce della vergogna di una banca privata con bilanci opachi che si regge in piedi solo grazie all’aiuto finanziario dello stato, non pensa di avere il dovere di fare maggiore attenzione, prima di procedere ad assistere con soldi pubblici un siffatto istituto?
9) Onorevole Tremonti, Lei ha attaccato la Banca d’Italia, in particolare, il suo ex governatore, attuale presidente della BCE, Mario Draghi, reo a suo avviso di non avere vigilato adeguatamente negli anni incriminati su MpS. Tralasciando se sia vero o meno, non ritiene di avere una parte di responsabilità, visto che le Fondazioni bancarie sono vigilate dal Tesoro, a capo del quale Lei è stato dal 2001 al 2006, con l’eccezione del periodo 2004-2005, nonché, infine, dal 2008 al 2011, vale a dire nel periodo in cui sarebbero avvenute le operazioni poco trasparenti? Si sente davvero nella posizione di scagliare la prima pietra?
10) Onorevole Bersani, il suo partito ha posto al vertice di MpS, proprio in sostituzione di Giuseppe Mussari, Alessandro Profumo, ex manager di Unicredit, il quale lasciò i soci dell’istituto nel 2011 dissanguati da 14,5 miliardi di euro in tre ricapitalizzazioni e un buco di bilancio per circa 10,5 miliardi nel solo terzo trimestre di quell’anno; per non parlare del fatto che parliamo di un banchiere indagato per un’operazione sospetta, la Brontos. Lei ritiene che il PD stia dando così un’immagine di cambiamento e di pulizia nella gestione della principale banca che governate (forse a sua insaputa)?
http://www.investireoggi.it/attuali...i-a-bersani-monti-e-berlusconi/#ixzz2IzXphdIP
Sullo scandalo che sta travolgendo Monte dei Paschi la politica tradizionale non dovrebbe scagliare nessuna pietra ma solo fornire tante risposte a tutti gli italiani. Mentre i faziosi rivolgono le loro domande solo ai movimenti avversi, noi le rivolgiamo certamente al Pd ma anche al PdL e a Monti. Nessuno è immacolato in questa vergognosa vicenda
Partiamo da una bugia: il PD non c’entra con Monte Paschi di Siena. Solo il segretario Pierluigi Bersani potrebbe pensare che ci sia in giro un solo italiano disposto a credergli. Anche le pietre in Italia sanno che MpS è una banca della sinistra e lo dimostrano con assoluta certezza i meccanismi di nomina dei suoi dirigenti. Che poi ciò sia del tutto lecito è un altro discorso, ma affermare di non avere niente a che vedere con Rocca Salimbeni è un insulto all’intelligenza del popolo italiano.
Crisi Monte Paschi: i partiti tradizionali non possono autoassolversi
Tuttavia, la storia di MpS risulta un pò più intrecciata con la politica di quanto si pensi. Per questo, ci permettiamo anche noi di rivolgere dieci domande ai politici nostrani, consapevoli che a un mese esatto dal voto, nessuno possa tirarsi indietro dal fornire adeguate spiegazioni agli elettori. Le nostre 10 domande hanno come ipotetico interlocutore non solo Bersani ma anche Monti e Berlusconi. In piena par condicio ci sentiamo di dire che sul caso MPS tutta la politica tradizionale abbia più responsabilità di quanto voglia far credere. Fermo restando le responsabilità di una certa finanza, non si dimentichino anche le ipotetiche colpe del mondo politico.
1) Onorevole Bersani, Lei ritiene di essere credibile quando afferma che il PD non c’entri nulla con il caso MpS, sapendo che il suo partito nomina 13 dei 16 consiglieri di amministrazione della Fondazione MpS, ossia dell’azionista di maggioranza al 34,9% (49,5% fino ad aprile 2012) in MpS?
2) Onorevole D’Alema. Lei ha affermato che una cosa sarebbe il sindaco di Siena, un’altra il PD. Ma sa per caso che nemmeno un anno fa è caduta la giunta comunale senese, perché il sindaco Franco Ceccuzzi, esponente del suo PD, ha sostenuto la nomina alla presidenza di Alessandro Profumo, mentre l’ala della ex Margherita avrebbe desiderato il nome di un “suo” uomo? Tanto per essere chiari, il Comune di Siena è senza un sindaco in carica nella pienezza delle sue funzioni, in quanto la giunta è caduta su una vostra lite interna sugli uomini del PD da piazzare a Rocca Salimbeni. A differenza Sua, Onorevole, il sindaco ha già chiesto scusa alla città per l’”indirizzo politico sbagliato” dato alla banca!
3) Onorevole Bersani, Lei s’impegnerebbe ad approvare una legge in Parlamento, con la quale si limitino le nomine da parte degli Enti locali nelle Fondazioni, in modo che la politica non abbia mai alcuna maggioranza dentro gli organi decisionali che presiedono alla gestione di una banca privata?
4) Prof.Monti, Lei ritiene in tutta coscienza di potere affermare che i 3,9 miliardi di euro che noi contribuenti italiani ci accingiamo a prestare a MpS per salvarla da un sicuro crac non abbiano niente a che vedere con il fatto che fino a un anno fa sia stato vice-presidente dell’istituto un tale Francesco Gaetano Caltagirone, suocero di Pierferdinando Casini, leader dell’UDC, nonché suo maggiore sostenitore per la corsa a Palazzo Chigi?
5) Onorevole Berlusconi, Lei ha affermato che non ha intenzione di speculare sull’”affaire” MpS, in quanto si sente legato a questa banca, che le consentì agli albori della sua vita da imprenditore di successo di ottenere i mutui necessari per operare. Non ritiene che aldilà di queste circostanze, un leader politico abbia il dovere verso il popolo italiano di chiedere chiarezza, quando esplode dirompente un caso così eclatante di cattiva gestione e di commistione con la politica?
6) Onorevole Berlusconi, il suo silenzio su un caso così esplosivo, che a rigor di logica sarebbe un assist brillante in suo favore nel bel mezzo della campagna elettorale, ci sembra abbia poco a che fare con i buoni sentimenti. Da tempo si parla di un presunto coinvolgimento molto forte del suo coordinatore di partito, Denis Verdini, con una parte molto numerosa della nomenklatura che guida oggi MpS, in un intreccio paradossale tra finanza rossa e affari azzurri. Lei si sente di escludere del tutto che Lei stesso, uomini a Lei vicini o che facciano comunque riferimento al PDL siate del tutto estranei alle operazioni di Siena finite nel mirino degli organi di controllo e della magistratura?
7) Onorevole Bersani, Lei sa che l’ex presidente MpS e presidente Abi fino a tre giorni fa, Giuseppe Mussari, considerato il responsabile del disastro finanziario in cui è finita la banca, ha finanziato generosamente il Partito Democratico con 683.500 euro tra il 2002 e il 2012? Qualcuno potrebbe pensare che tale somma sia la dovuta riconoscenza a un partito che gli ha consentito di arrivare ai massimi scranni di Rocca Salimbeni e del sistema bancario-finanziario italiano!
8) Profossor Monti, alla luce della vergogna di una banca privata con bilanci opachi che si regge in piedi solo grazie all’aiuto finanziario dello stato, non pensa di avere il dovere di fare maggiore attenzione, prima di procedere ad assistere con soldi pubblici un siffatto istituto?
9) Onorevole Tremonti, Lei ha attaccato la Banca d’Italia, in particolare, il suo ex governatore, attuale presidente della BCE, Mario Draghi, reo a suo avviso di non avere vigilato adeguatamente negli anni incriminati su MpS. Tralasciando se sia vero o meno, non ritiene di avere una parte di responsabilità, visto che le Fondazioni bancarie sono vigilate dal Tesoro, a capo del quale Lei è stato dal 2001 al 2006, con l’eccezione del periodo 2004-2005, nonché, infine, dal 2008 al 2011, vale a dire nel periodo in cui sarebbero avvenute le operazioni poco trasparenti? Si sente davvero nella posizione di scagliare la prima pietra?
10) Onorevole Bersani, il suo partito ha posto al vertice di MpS, proprio in sostituzione di Giuseppe Mussari, Alessandro Profumo, ex manager di Unicredit, il quale lasciò i soci dell’istituto nel 2011 dissanguati da 14,5 miliardi di euro in tre ricapitalizzazioni e un buco di bilancio per circa 10,5 miliardi nel solo terzo trimestre di quell’anno; per non parlare del fatto che parliamo di un banchiere indagato per un’operazione sospetta, la Brontos. Lei ritiene che il PD stia dando così un’immagine di cambiamento e di pulizia nella gestione della principale banca che governate (forse a sua insaputa)?
http://www.investireoggi.it/attuali...i-a-bersani-monti-e-berlusconi/#ixzz2IzXphdIP