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maxgas

SonLoss
buona sera a tutti


Di Pietro,Berlusconi come Saddam

Il suo regime e' finito, non si accorge di cio' che accade

12 settembre, 16:20
ANSA) - ROMA, 12 SET - ''E' la fine del regime. E come tutti i regimi che sono alla fine, se ne accorgono tutti meno il diretto interessato''. Lo dice Antonio Di Pietro.''E' successo a Saddam - spiega - con il suo portavoce che diceva che stava vincendo la guerra e invece c'erano i carri armati americani che gli stavano dietro. Sta succedendo a Berlusconi, un piccolo rais che pensa di utilizzare le istituzioni per i suoi interessi personali e non si accorge che il paese ha bisogno di una guida credibile''. :lol::lol::lol:
 

NEO_99

Forumer storico
buona sera a tutti


Di Pietro,Berlusconi come Saddam

Il suo regime e' finito, non si accorge di cio' che accade

12 settembre, 16:20
ANSA) - ROMA, 12 SET - ''E' la fine del regime. E come tutti i regimi che sono alla fine, se ne accorgono tutti meno il diretto interessato''. Lo dice Antonio Di Pietro.''E' successo a Saddam - spiega - con il suo portavoce che diceva che stava vincendo la guerra e invece c'erano i carri armati americani che gli stavano dietro. Sta succedendo a Berlusconi, un piccolo rais che pensa di utilizzare le istituzioni per i suoi interessi personali e non si accorge che il paese ha bisogno di una guida credibile''. :lol::lol::lol:
:up::up::up:
 

maxgas

SonLoss
non so che pensare. i metalli che seguono l'indice mi spiazzano.
ci sara' nei prox giorni un rimbalzo globale?...:-?:-?
 
Ultima modifica:

maxgas

SonLoss
Citigroup:Italia,rischi downgrade da S&P

Possibili tagli rating anche a Spagna e Grecia, Usa in 2-3 anni

12 settembre, 20:23

ANSA) - NEW YORK, 12 set - Citigroup si attende un nuovo downgrade degli Stati Uniti da parte di Standard & Poor's nei prossimi 2-3 anni. Lo riporta l'emittente Cnbc, sottolineando che Citigroup prevede una serie di downgrade di paesi nei prossimi 3-6 mesi: ''Italia, Spagna, Grecia, Portogallo e Cipro sono a rischio downgrade''.
 

caprizio

Utente semi desaparecido
Teleborsa 12 Settembre - Settimana in chiaroscuro per il gas naturale, che si è mosso fra alti e bassi seguendo le sorti delle altre commodities. La tendenza positiva evidenziata a inizio settimana, in scia ad una serie di dati macroeconomici positivi ed alla performance positiva dei mercati, ha subito una brusco stop a causa dei rinnovati allarmi recessione. La situazione in America e in Europa denota ancora una crisi profonda, che le autorità politiche e monetarie non sono riuscite a spazzar via, con pesanti riflessi sull’industria e sui consumi di materie prime. L’intervento di Bernanke a Minneapolis, così come il nuovo Jobs Act presentato da Obama sono stati accolti con un certo scetticismo, mentre in Europa si consuma la crisi debitoria, che ha costretto la stessa BCE a tagliare le stime di crescita per l’anno in corso e per il prossimo. In questa situazione, il gas naturale ha risentito pesantemente delle attese di un rallentamento della domanda, come confermato anche dall’Energy Information Administration nel consueto report mensile. Quest’anno la domanda globale di gas è attesa in crescita dell’1,8%, ma il prossimo risulterà di circa un terzo e pari allo 0,6%. Un sostegno al gas è giunto solo dal rapporto settimanale dell’EIA sugli stoccaggi, risultato leggermente superiore alle attese. L’ottava chiude con il contratto di ottobre sul natural gas a 3,915 USD, in rialzo dell’1,1% rispetto ai 3,872 dollari della settimana precedente, su un massimo di 4,038 USD ed un minimo di 3,851 dollari. Il trend dei prezzi del gas, confrontato con quello del greggio, ha portato a leggero aumento della ratio fra le quotazioni del petrolio e del gas attorno a 22,28. Dalle ultime statistiche del Department of Energy sugli storage di gas naturale emerge che, nella settimana al 2 Settembre, le scorte di gas hanno registrato un aumento di 64 BCF, risultando superiori alle attese di un aumento di 58-62 BCF. Gli storage si collocano a 3.025 BCF (billion cubic feet), risultando in calo di 131 BCF (o del 4,2%) rispetto alla medesima settimana dell’anno precedente. Gli storage risultano anche inferiori alla media degli ultimi cinque anni di 60 BCF (o dell’1,9%). In particolare, nelle regioni dell’Est gli stocks risultano ora inferiori alla media dei 5 anni di 96 BCF (-5,5%), dopo che questa settimana è stato registrato un aumento degli stocks di 58 BCF, mentre nelle regioni dell’Ovest gli stocks risultano in aumento di 3 BCF (+0,7%) rispetto alla media dei cinque anni dopo aver registrato in settimana una variazione positiva di 4 BCF. Nelle regioni produttive gli stocks risultano superiori di 34 BCF (3,7%) rispetto alla media dei cinque anni, dopo che nella settimana hanno evidenziato un aumento di 2 BCF. Il prezzo spot del gas naturale (Henry Hub) è rimasto quasi stabile nella settimana al 7 Settembre, mostrando un modesto decremento di 1 cent (circa lo 0,25%) ed attestandosi a 3,96 dollari. :wall::wall::wall:
 

NEO_99

Forumer storico
Teleborsa 12 Settembre - Settimana in chiaroscuro per il gas naturale, che si è mosso fra alti e bassi seguendo le sorti delle altre commodities. La tendenza positiva evidenziata a inizio settimana, in scia ad una serie di dati macroeconomici positivi ed alla performance positiva dei mercati, ha subito una brusco stop a causa dei rinnovati allarmi recessione. La situazione in America e in Europa denota ancora una crisi profonda, che le autorità politiche e monetarie non sono riuscite a spazzar via, con pesanti riflessi sull’industria e sui consumi di materie prime. L’intervento di Bernanke a Minneapolis, così come il nuovo Jobs Act presentato da Obama sono stati accolti con un certo scetticismo, mentre in Europa si consuma la crisi debitoria, che ha costretto la stessa BCE a tagliare le stime di crescita per l’anno in corso e per il prossimo. In questa situazione, il gas naturale ha risentito pesantemente delle attese di un rallentamento della domanda, come confermato anche dall’Energy Information Administration nel consueto report mensile. Quest’anno la domanda globale di gas è attesa in crescita dell’1,8%, ma il prossimo risulterà di circa un terzo e pari allo 0,6%. Un sostegno al gas è giunto solo dal rapporto settimanale dell’EIA sugli stoccaggi, risultato leggermente superiore alle attese. L’ottava chiude con il contratto di ottobre sul natural gas a 3,915 USD, in rialzo dell’1,1% rispetto ai 3,872 dollari della settimana precedente, su un massimo di 4,038 USD ed un minimo di 3,851 dollari. Il trend dei prezzi del gas, confrontato con quello del greggio, ha portato a leggero aumento della ratio fra le quotazioni del petrolio e del gas attorno a 22,28. Dalle ultime statistiche del Department of Energy sugli storage di gas naturale emerge che, nella settimana al 2 Settembre, le scorte di gas hanno registrato un aumento di 64 BCF, risultando superiori alle attese di un aumento di 58-62 BCF. Gli storage si collocano a 3.025 BCF (billion cubic feet), risultando in calo di 131 BCF (o del 4,2%) rispetto alla medesima settimana dell’anno precedente. Gli storage risultano anche inferiori alla media degli ultimi cinque anni di 60 BCF (o dell’1,9%). In particolare, nelle regioni dell’Est gli stocks risultano ora inferiori alla media dei 5 anni di 96 BCF (-5,5%), dopo che questa settimana è stato registrato un aumento degli stocks di 58 BCF, mentre nelle regioni dell’Ovest gli stocks risultano in aumento di 3 BCF (+0,7%) rispetto alla media dei cinque anni dopo aver registrato in settimana una variazione positiva di 4 BCF. Nelle regioni produttive gli stocks risultano superiori di 34 BCF (3,7%) rispetto alla media dei cinque anni, dopo che nella settimana hanno evidenziato un aumento di 2 BCF. Il prezzo spot del gas naturale (Henry Hub) è rimasto quasi stabile nella settimana al 7 Settembre, mostrando un modesto decremento di 1 cent (circa lo 0,25%) ed attestandosi a 3,96 dollari. :wall::wall::wall:

sei long ?
 

NEO_99

Forumer storico
extra long caro NEO_99; qui si fa davvero dura...
:(:(:(


dollaro e clima stanno dando una mano.... questo ha evitato per ora uno sprofondamento delle quotazioni, solo che è dura tirare fine ottobre...

nn che il resto vada meglio, borse k.o bond pure...
i barboni come me che hanno 2 lire verranno spazzati via da quel che succede e succedera'... si salveranno i soliti come da copione
 

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