ETC Natural Gas (4 lettori)

NEO_99

Forumer storico
martedì, dicembre 13th, 2011 | Posted by FunnyKing
Natural Gas: Crollano le Trivelle in Attività (siamo al punto di inversione?)


Prima di cominciare vi suggerisco di rileggere questi 3 articoli che spiegano che cosa siamo le Active Rotary Rigs:
Gas Naturale:Analisi delle Trivelle in Attività (Active Rotary Rig Count) Parte 1
Gas Naturale:Analisi delle Trivelle in Attività (Active Rotary Rig Count) Parte 2
Gas Naturale:Analisi delle Trivelle in Attività (Active Rotary Rig Count) Parte 3
Ne estraggo un pezzettino:
____________________​
Ogni Venerdì (salvo festività, tra le 19.30 e le 20.00 italiane) la società di consulenza americana Baker Huges rende pubblica la sua ricerca settimanale sulle trivelle in attività sul suolo americano e canadese (e su un campione di quello intenazionali). In sostanza Baker Huges censisce le “Active Rotary Rigs” e ne fa un conteggio. Per comprendere correttamente di che cosa si tratti è bene partire dalla definizione (dal sito Baker Huges Rotary Rig Count):
Rotary Rig (Trivella Attiva): A rotary rig rotates the drill pipe from surface to drill a new well (or sidetracking an existing one) to explore for, develop and produce oil or natural gas. The Baker Hughes Rotary Rig count includes only those rigs that are significant consumers of oilfield services and supplies and does not include cable tool rigs, very small truck mounted rigs or rigs that can operate without a permit. Non-rotary rigs may be included in the count based on how they are employed. For example, coiled tubing and workover rigs employed in drilling new wells are included in the count.
Quando una “Trivella rotante è attiva”: To be counted as active a rig must be on location and be drilling or ‘turning to the right’. A rig is considered active from the moment the well is “spudded” * until it reaches target depth or “TD”. Rigs that are in transit from one location to another, rigging up or being used in non-drilling activities such as workovers, completions or production testing, are NOT counted as active.
*To spud a Rig: è un termine usato nell’industria petrolifera e indica lo spostamento della trivella anche di pochi metri in alto o in basso (o in orizzontale viste le nuove tecniche di estrazione) senza che questa ruoti per sfruttare al meglio il giacimento.
In sintesi: per Active Rotary Rig si intende una trivella che ruota nel pozzo per arrivare al giacimento (ammesso che lo trovi) oppure che si sposta in un giacimento già produttivo per continuare a sfruttarlo. Baker Huges conta solo trivelle di dimensioni (ed eventuale produttvità) medio grandi che impiegano un certo numero di risorse e personale ciascuna.
____________________​
Vorrei oggi introdurre nell’analisi una nuova incredibile fonte di dati che i potenti mezzi di Rischio Cacolato (leggasi: un buon 20 ore di lavoro notturno, matto e disperatissimo) hanno messo insieme per monitorare lo stato delle attività di trivellazione su Gas e Petrolio negli Stati Uniti.
Parliamo dei dati rilasciati settimanalmente dalla società di consulenza Smith Bits, concorrente della più famosa Baker Huges. Ogni settimana il Venerdì alle 18.30 (Italiane) vengono rilasciati dati molto completi sulle trivelle in attività. Dati che discriminano fra trivelle in attività in pozzi che producono e in pozzi ancora in stato di ricerca e sviluppo.
Il grafico qui sotto si riferisce alle sole trivelle che producono (in attività):
Il totale è sceso sotto 700 (a 676) ed è evidente il crollo delle trivelle orizzontali, quele con il maggior tasso di produttività.
Siamo ad un punto di inversione della produzione di Gas Naturale USA? Si probabilmente si anche se gli effetti della diminuzione delle attività estrattive hanno un effetto ritardato che va da uno a tre mesi. Questi prezzi sono incompatibili con qualsiasi ipotesi di profittabilità nel settore dell’estrazione del Gas Naturale.​

Pimco: entro 3-6 mesi l'euro sprofonderà a 1,2 contro il dollaro​

Cronologia articolo15 settembre 2011Commenti (10)
In questo articolo​



L'euro sprofonderà a un cambio di 1,20 contro il dollaro nei prossimi tre-sei mesi. La previsione arriva da Pimco, colosso mondiale del risparmio gestito, nonostante il rush di oggi della moneta unica, spinta verso l'alto dalla maxi iniezione di liquidità decisa dalle varie Banche centrali mondiali. Secondo Scott Mather, numero uno della gestione obbligazionaria di Pimco, «i mercati stanno finalmente vedendo i problemi di un'unione monetaria priva di una grande unione economica, politica e fiscale. L'unione monetaria europea dovrà muoversi in questa direzione o cominciare a pensare al default di alcuni paesi.​
:up: interessante... solo che il sito indicato mi sembra un produttore di trivelle... io nn ho trovato il grafo postato o l'analisi e il conteggio delle trivelle.
 

gipango

Forumer storico
io sono convinto e rimango convinto che alla base c'è sempre domanda/offerta ...
poi è inevitabile che se le mani forti sono posizionate in un certo modo diventa difficile andare contro loro se nn vi è una tendenza forte da sovvertire il loro posizionamento.
es: mani forti shortano 5000 put 3.25 ...faranno il possibile che in scadenza il prezzo nn sia inferiore a 3.25 o cmq se pur inferiore di 3.25 che nn sia inferiore a 3.25 meno il premio incassato. sapendo il prezzo medio di tutti i contratti venduti con quello strike si puo' stabilire quale limite inferiore di prezzo potrebbe raggiungere... stesso esempio vale per le call.. es: mani forti vendono 5000 call 3.5 .. faranno il possibile che a scadenza nn superi quel prezzo o quel prezzo comprensivo del premio. questo è uno degli aspetti tecnici che fa dire " il mercato è manovrato"... se ci sono le condizioni per cui le mani forti riescono a tenere il mercato nei loro range piazzati, lo fanno e basta.. ma se avvengono fenomeni che sovvertono o che mette in moto una massa maggiore delle mani forti in grado di respingere le loro mosse si hanno gli shortsqueeze o i crolli che spiazzano le posizioni.


Per questo facciamo tutti una preghierina al Dio delle catastrofi ,,,perche si scaraventi sulle coste del Golfo....con gli Uragani ,,,niet ,,,,con il Gelo niet....proviamo con qualche esplosione a catena delle pileline???
 

NEO_99

Forumer storico
Per questo facciamo tutti una preghierina al Dio delle catastrofi ,,,perche si scaraventi sulle coste del Golfo....con gli Uragani ,,,niet ,,,,con il Gelo niet....proviamo con qualche esplosione a catena delle pileline???

danni alle infrastrutture sono danni alle quotazioni...se si guasta una pipeline come fai a consumare il gas se nn ti arriva ? devi far saltare gli impianti dove è stoccato il gas ;):D
 

NEO_99

Forumer storico

pierfransis

Forumer storico
MARKET TALK: smentiti rumor chiusura stretto Hormuz
null.gif
MF-Dow Jones - 13/12/2011 19:29:56
null.gif
null.gif
null.gif
MILANO (MF-DJ)--Il prezzo del greggio continua a salire nonostante siano state smentite le voci secondo le quali, l'Iran stesse impedendo la le spedizioni del petrolio nello stretto di Hormuz, canale fondamentale per il trasporto dell'oro nero. Il future sul Wti e' in rialzo del 2,54 a 100,23 usd/barile.
 

pierfransis

Forumer storico
Le Borse rincorrono i rumors
null.gif
Morningstar - 13/12/2011 17:20:00
null.gif
null.gif
null.gif
Ancora alta la volatilità sui mercati europei che hanno virato in negativo dopo le indiscrezioni sulla decisione della Germania di limitare l'Esm. Wall Street apre in rialzo, spinta dalla positiva asta dei titoli spagnoli a 12 e 18 mesi per i quali la domanda ha superato, anche se di poco, l’offerta iniziale di 4,25 miliardi di euro. Le tensioni sui titoli di stato dei paesi europei sono ancora forti, tanto che anche l’agenzia di rating Fitch ha minacciato il declassamento di alcuni dei paesi dell’Area euro. Gli investitori americani, quindi, restano vigili in attesa delle possibili evoluzioni sui mercati del Vecchio continente. Sul fronte macro si registra il dato sulle vendite al dettaglio, che nel mese di novembre sono cresciute al ritmo più basso da cinque mesi a questa parte, mentre in serata è atteso il discorso della Fed. Gli operatori si aspettano che il Presidente della Banca centrale americana Ben Bernanke confermi le sue stime sulla crescita dell’economia a stelle e strisce e rinnovi il suo impegno a manovrare le leve della politica monetaria per evitare che il paese cada in una seconda fase di recessione.
Giornata amara per i bancari
Le Borse europee hanno chiuso in negativo una giornata caratterizzata dall’elevata volatilità. L’effetto prodotto dall’accordo di Bruxelles è svanito con il ritorno in patria dei leader europei e ora le piazze del Vecchio continente sono tornate in balia delle notizie battute dalle agenzie di stampa. Così le indiscrezioni sul parere contrario del Cancelliere Angela Merkel a innalzare i limiti ai fondi di finanziamento dell’European stability mechanism (ovvero il meccanismo di salvataggio che sostituirà il fondo salva-stati) hanno fatto invertire la rotta dei principali listini di Eurolandia, che fino al primo pomeriggio si erano mantenuti sopra la parità. L’asta dei bond spagnoli e la crescita della fiducia degli investitori tedeschi aveva dato, infatti, un’impronta positiva alle seduta odierna. Ancora sotto pressione i titoli bancari. Gli istituti di credito sono alle prese con le nuove direttive sui criteri patrimoniali che li costringerà nei prossimi mesi a dismettere molti dei loro asset non strategici.
Fiat, siglato il nuovo contratto di Gruppo
Piazza Affari ha chiuso in rosso con l’indice Ftse Mib a -0,3% e il Ftse All Share a -0,24%. A trainare al ribasso gli indici milanesi sono stati i titoli finanziari con in testa Fondiaria Sai (-5,39%), e a seguire i titoli della banche Unicredit (-3,785), Banca Mps (-3,32%) e Ubi Banca (-2,73%). In forte rialzo, invece, Diasorin (+4,07%), Tenaris (+2,39%) e Prysmian (2,06%). Reazione fredda del mercato all’accordo siglato da Fiat per il nuovo contratto che estenderà il modello Pomigliano a tutti gli stabilimenti del Gruppo. Il titolo del Lingotto ha chiuso poco sopra la parità.
 

pierfransis

Forumer storico
Dettaglio News
null.gif
Seleziona categoria Tutte le News Top News Borsa italiana Titoli caldi Journal Fatti&Effetti Borse europee Borse USA Borse asiatiche Rating e risultati societari Economia e dati economici Agenda Rassegna stampa Futures Valute e commodities Fondi di investimento ETF Obbligazioni e ratings Scienza e tecnologia Sport Video news
divisione.gif
divisione.gif
null.gif
Euro nel mirino, ai minimi del 2011. Borse in lieve calo
null.gif
Websim - 13/12/2011 18:16:10
null.gif
null.gif
null.gif
Per chi investe in Borsa è stata una giornata esasperante, con l'indice FtseMib che ha oscillato per tutta la seduta fra un rialzo massimo dell'1,4% e un ribasso massimo dell'1,2%. Alla fine l'indice ha chiuso in calo dello 0,3% a 14.851 euro. L'ultima discesa, nell'ultima mezz'ora di contrattazioni, sarebbe stata guidata dalla delusione causata dalle indiscrezioni secondo le quali Angela Merkel avrebbe respinto la richiesta di aumentare la dotazione dell'Esm, il nascituro fondo permanente europeo che nel 2013 prenderà il posto dell'attualee precario fondo salva-Stati Efsf. Secondo gli attuali accordi il fondo avrà una potenza di fuoco di 500 miliardi di euro.
Tutta al condizionale la spiegazione, tutto all'indicativo la perdita per gli investitori.

Chiusura negativa anche per le altre Borse europee: Parigi -0,3%, Francoforte -0,2%, Madrid -0,9%. Londra è andata per conto suo salendo dell'1%. I dietrologi vedono in questo movimento un chiaro segnale che oramai Unione europea e Gran Bretagna hanno imboccato due strade destinate ad allontanarsi sempre di più.

Certo è che l'euro oggi è sceso ancora, finendo in serata a 1,3088 contro il dollaro, da 1,318 della sera precedente (-0,8%). Si tratta del livello minimo dal gennaio di quest'anno.

Ancora sofferenza per i Btp italiani, con il rendimento salito di 12 punti base al 6,62%. Lo spread con il Bund si è allargato a 465 punti base.

La Borsa americana, invece, sale a metà seduta con il Dow Jones che avanza dello 0,5%, S&P +0,2%, Nasdaq +0,1%.

Un altro motivo di debolezza dei mercati europei è stata l'allarmante notizia secondo la quale l'Iran avrebbe chiuso lo Stretto di Hormuz, punto di passaggio di importanza strategica fra il Golfo Persico e l'Oceano Indiano: di lì transita il 18% circa del greggio consumato in tutto il mondo. Le autorità iraniane hanno seccamente smentito qualsiasi chiusura dello Stretto. Ma dopo le sanzioni verso Tehran decise da Usa, Canada e Gran Bretagna, l'ipotesi di una possibile rappresaglia iraniana attraverso la chiusura di Hormuz viene presa in seria considerazione.
Il petrolio Wti è salito del 2% a 99,8 dollari al barile.

In Europa le perdite maggiori hanno riguardato assicurazioni (Stoxx -0,7%) e banche (-0,7%).
 
Ultima modifica:

Users who are viewing this thread

Alto