NELLE COSE PIU' BELLE CHE Mi SONO SUCCESSE NON RICORDO DI AVERCI MAI MESSO LA RAGIONE

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Buongiorno ragazzi. In alto i cuori.

La città di Randers, in Danimarca, con una delibera del coniglio comunale ha resoobbligatorio per tutte le mense pubbliche cittadine servire la carne di maiale.

La decisione è stata presa per tutelare il cibo e la tradizione danesi come parte dell'offerta culinaria alla città, offrendo il maiale in egual misura rispetto agli altri cibi.
In Danimarca la carne di maiale è uno degli alimenti più diffusi, anche perché sul suolo danese vivono13 milioni di suini, oltre il doppio degli abitanti umani.
Dopo che, nel 2013, la premier socialdemocratica Helle Thorning-Schmidt ha dichiarato che gli asili devono servire la carne di maiale, il dibattito nel Paese è molto vivace su questo tema.
Il consiglio comunale ha specificato di non voler andare contro alcuna religione, e la decisione è stata accolta con apprezzamento dal Partito del popolo danese (Dpp), che ha reso noto che proibire il cibo danese è una decisione "inaccettabile".
"Il Dpp sta lavorando a livello sia nazionale che locale per difendere la cultura danese, inclusa quella culinaria, e di conseguenza ci battiamo contro le regole islamiche e le considerazioni fuorvianti riguardo cosa i bambini dovrebbero mangiare" ha detto su Facebook il portavoce del Dpp Martin Henriksen.
 
Quando la legge non è uguale per tutti.

O almeno, sembra non esserlo la sua applicazione a corrente alternata: lo dimostra, una volta di più, il caso dell’anziano ottantaquattrenne residente nel Fiorentino, ma originario della provincia diPalermo, che nel marzo del 2007 spintonò un poliziotto che gli aveva chiesto i documenti, e che per questo è stato condannato– dopo ben nove anni dall’accaduto – per il reato di resistenza a pubblico ufficiale.

Con tanto di esecuzione dell’arresto.
Arrestato a 84 anni: spintonò un agente

Una incredibile storia di “malagiustizia” che racconta – e giustifica in nome del codice – quasi un oltraggio al contrario: quello commesso prima, e subìto però in misura accentuata dopo, da un anziano signore che nel marzo del 2007 spintonò un poliziotto che, nel corso di un controllo in viale degli Olmi, in zona Isolotto a Firenze, gli aveva chiesto i documenti. L’uomo si rifiutò di fornirli, reagendo in maniera vibrante, addirittura aggredendo l’agente della squadra mobile alle prese con la verifica mancata. Un episodio che, per quanto sanzionabile e sanzionato, fa però sorridere se paragonato alle numerossime infrazioni ascrivibili a immigrati e micro-criminali nostrani, a cui noi tutti assistiamo quotidianamente – quando non le subiamo –; un lungo elenco di reati più o meno gravi, di cui neppure gli archivi dei commissariati o i servizi del giornalismo d’inchiesta televisivo riescono a tenere il conto.
Ai domiciliari a 84 anni, e chi delinque gira a piede libero

Ma tant’è: e così, dopo il danno è arrivata puntualmente la beffa che ha punito due volte l’intemperante vecchietto che si era ribellato ai controlli, e al quale è stata comminata la pena prevista dal condice penale.



Pena che l’imputato – a 84 anni – dovrà scontare con una detenzione di quattro mesi agli arresti domiciliari.



Proprio in queste ore, infatti, i carabinieri della stazione di Signa lo hanno identificato nel corso di normali controlli, scoprendo che a suo carico era stato emesso un ordine di esecuzione per l’espiazione della pena di cui sopra.

Così l’anziano, dopo le formalità di rito, è stato arrestato e accompagnato nella sua abitazione, dove sconterà la condanna come un criminale qualunque.

O meglio: a esempio di tanti criminali rispetto ai quali, però, troppo spesso la legge non riesce ad essere così solerte…
 

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