SNIA: ok assemblea alla scissione
Snia, ok assemblea scissione, escluso delisting
di Andrea Mandalà
MILANO, 26 giugno (Reuters) - L'assemblea straordinaria degli azionisti di Snia , ha dato oggi il via libera al progetto di scissione delle attività biomedicali che verranno trasferite alla Sorin, società che sarà quotata in Borsa dal primo gennaio 2004, quando la scissione, nelle intenzioni della società, diventerà operativa. "La scissione e la quotazione in borsa avverrà dal 1 gennaio 2004. Tecnicamente saremmo già pronti da novembre, ma ha più senso fare tutto dal 1 gennaio", ha detto il presidente e ad di Snia Umberto Rosa a margine dell'assemblea.
Agli azionisti Snia verranno assegnate azioni della nuova società Sorin, in maniera proporzionale nel rapporto di 3 azioni ordinarie Sorin per ogni gruppo di 5 azioni ordinarie Snia possedute al momento di efficacia della scissione, con conseguente annullamento di 3 azioni ordinarie Snia ogni 5 possedute e relativa riduzione del capitale della società guidata da Umberto Rosa.
Non è previsto alcun conguaglio in denaro. L'esecuzione della scissione è subordinata alla quotazione di Sorin.
CON SCISSIONE PIU' VALORE PER TECNOLGIE MEDICALI
"Penso che Sorin isolata sul mercato, come un puro player, riesca ad esprimere un valore che finora, inglobata in Snia, non ha espresso", ha detto Rosa aggiungendo di voler sviluppare le attività in Usa "più di quanto non si faccia oggi".
Alla domanda se Sorin potrà essere oggetto di aggregazioni una volta quotata Rosa ha risposto: "E' più facile prevedere una evoluzione verso il mercato anzichè verso aggregazioni". Un'eventuale aggregazione con un concorrente statunitense incontrerebbe problemi di antitrust.
Per la fine del 2003 il presidente di Snia ha detto che si attende un fatturato per le tecnologie medicali di 750-800 milioni di dollari (a seconda dell'andamento del dollaro) contro ricavi di 672 milioni realizzati dal settore nel 2002.
SNIA PROSEGUE SULLA SUA STRADA, NO RISCHIO DELISTING
Per quanto riguarda Snia scissa Rosa ha affermato che questa continuerà ad operare nel settore della chimica e delle fibra e che non vede né rischi di delisting, né di fusione tra la Snia e il suo azionista di maggioranza, Bios.
Quanto alla possibilità che la società scissa possa diventare preda per possibili acquisizioni Rosa ha detto che al momento non risultano manifestazioni di interesse e che la società "potrebbe diventare attraente, ma ci vuole tempo".
REDDITIVTA' GRUPPO IN CRESCITA NEL 2003.
Per il 2003 a livello di gruppo Snia prevede una redditività in crescita, grazie al buon andamento del settore biomedicale che potrebbe però soffrire della debolezza del dollaro.
Secondo Rosa a fine 2003 il fatturato della parte relativa alla chimica si attesterà sui 130 milioni di euro circa, la parte relative alle fibre sui 250 milioni (cifra non consolidata in bilancio).
DEMINOR FAVOREVOLE A SCISSIONE
La società di consulenza Deminor si dice soddisfatta per l'approvazione della scissione e invita al comtempo la società a proseguire nella realizzazione di strategie finalizzate alla creazione di valore.
In una nota Deminor, in rappresentanza degli interessi di un gruppo di investitori privati e istituzionali, dice di essere soddisfatto delle dichiarazioni di Rosa, che ha escluso piani finalizzati a una fusione tra la Snia e il suo azionista di maggioranza Bios.