I rapporti lunghi con forte investimento emotivo non sono un do ut des di denaro e benefici e basta.
C'è anche quello, ma in misura variabile e per certi versi trascurabile almeno oggi in cui le unioni non sono per convenienza, ma per amore.
Di amore, di rapporto, di investimento emotivo, di costruzione del progetto comune bisogna anche saper parlare.
Riformulare il progetto di costruzione della vita di coppia (cosa che i figli, la vita, il tempo che passa costringe a fare) richiede ANCHE una certa maturità emotiva e, soprattutto, la capacità di discutere con maturità, da adulti e da posizioni di potere pari o quasi.
Io credo che la mancanza di "litigio" non sia positiva.
Il litigio costringe a parlare delle proprie posizioni, idee, difficoltà, confusioni ma anche di ricostruire.
E credo anche che Nicoletta, pur senza, forse, avere gli "strumenti" per dirtelo, si sia sentita priva di potere, subordinata, dipendente.
Questo l'ha posta in una situazione di frustrazione che lei ha sbagliato a non comunicarti ma che mi sembra abbastanza scontata.
Forse, con una figlia dalla vita più "tranquillizzante", il fiammifero non si sarebbe mai acceso.
Adesso è il momento della maturità e della riflessione.
Con amici accanto e una tutela legale che faccia l'interesse migliore di una famiglia seppure in forte conflitto.
Che non butti benzina sul fuoco, che sappia mediare e costruire.