e qualunque cosa...
questa infamia deve finire
pensa a tutti quei rifugiati che non lo sono più se hai dimenticato virale nel loro ambiente natale...
[/CITAZIONE]
Un pò di storia REALE !! è INTERESSANTE PER CAPIRE COME SIAMO ARRIVATI A QUESTA GUERRA.....GRANDE COLPEVOLE PUTIN , CERTO...MA EGUALMENTE COLPEVOLE ONU E L'EUROPA CHE NULLA HANNO FATTO PER SEDARE LE VIOLENZE CONTRO LA POPOLAZIONE RUSSOFONA IN TERRITORIO UCRAINO...
CONTRO QUALSIASI GUERRA...CONTRO LO ZAR PUTIN E CONTRO IL NAZISMO UCRAINO !!
L'Euromaidan

Scontri di piazza durante l'
Euromaidan a gennaio del 2014.
In seguito alla dissoluzione dell'
Unione Sovietica la neonata
Ucraina fu governata da una serie di esecutivi che mantennero stretti legami con la
Russia, tant'è che la città ucraina di
Sebastopoli ospitava la più grande base navale militare russa. Alle popolazioni russe del Donbass e della Crimea furono poi riconosciute una serie di autonomie e venne riconosciuto l'uso e l'insegnamento della
lingua russa.
Col passare degli anni andava delineandosi una sempre maggiore spaccatura tra la popolazione dell'Ucraina occidentale, sempre più insofferente verso i governi amici della Russia e più inclini a un avvicinamento con l'
Unione Europea, e l'Ucraina orientale, anch'essi insofferenti verso la corruzione dei governi, ma riottosi verso una svolta europeista. La situazione si fece evidente nelle
elezioni presidenziali del 2010, dove le popolazioni occidentali votarono l'europeista
Julia Tymoshenko, e le popolazioni orientali votarono per
Viktor Janukovic, che prevalse per appena 3,6 punti percentuali sull'avversaria.
Una serie di problematiche si infiltrarono nel malcontento generale, la grave situazione economica ucraina vide un facile terreno per il sorgere della russofobia nell'Ucraina occidentale e dell'ucrainofobia nell'Ucraina orientale. Nell'Ucraina si fecero largo posizioni
nazionaliste e
identitarie contrapposte, e nella parte occidentale del paese emersero elementi che differenziano l'Ucraina dalla Russia, ad esempio la contrapposizione tra
cattolicesimo e
ortodossia, fino a riprendere elementi di propaganda risalenti all'Operazione Barbarossa, con il
Governo collaborazionista ucraino contro l'Unione Sovietica.
La situazione esplose nelle proteste dell'
Euromaidan nel 2014, con il conseguente colpo di Stato che destituì Janukovic, costretto alla fuga, e vide l'instaurarsi di un governo nazionalista, fortemente anti russo a guida di
Petro Porošenko. Ne seguì un'ondata
iconoclasta, similmente a quanto avvenne nei paesi baltici in seguito al crollo dell'URSS, i manifestanti anti russi abbatterono le statue di epoca sovietica, le amministrazioni cambiarono il nome dei luoghi pubblici che evocavano il passato sovietico e li sostituirono con i nomi dei collaborazionisti. Particolarmente emblematico fu l'abbattimento delle statue di
Lenin e la loro sostituzione con quelle del collaborazionista
Stepan Bandera. Anche la festa nazionale venne modificata, non più il 9 maggio, che è la
Giornata della vittoria dell'URSS sul nazismo, ma il 24 agosto,
Giornata dell'indipendenza ucraina dall'URSS. Ciò non avvenne in Ucraina orientale, dove anzi qualsiasi tentativo in tal senso era fortemente osteggiato dalla popolazione, che iniziò a mobilitarsi per staccarsi dall'Ucraina.
[20][21][22]
La situazione per la comunità russa si faceva infatti sempre più difficile: le autonomie concesse dai governi precedenti vennero tutte revocate, l'uso e l'insegnamento della lingua russa vennero fortemente limitati
[23] e iniziarono a diffondersi episodi di grande violenza nei loro confronti, il più celebre fu la
Strage di Odessa del 2 maggio 2014, dove almeno 48 russi vennero bruciati vivi nella Casa del Sindacato.