Ieri ho visto un programma su report (rai3) dove si evidenziava il lavoro fatto dal governo Berlusca, e specificatamente dal ministro Gelmini, per attaccare la mafia dei baronati accademici: dopo secoli di schifoso nepotismo sfrontato, e peculato da voltastomaco, fenomenti indifferentemente gestiti da "magnifici" rettori di destra di sinistra e di centro, finalmente qualcosa, anche se molto poco rispetto alla vastità del fenomeno, si è fatto: infatti si è ridotto il limite di età pensionabile per i cd "baroni" da 75 anni a 65 (mi pare), cosicchè almeno gli sottrarremo in anticipo le leve di potere delle quali si sono appropriati in secoli di protezionismo e malaffare civico e di stato; non è molto, ma qualcosa per cominciare; il mondo accademico, come la magistratura, sono state oculatamente favorite dalla sinistra italiana e francamente ritengo che la magistratura Italiana sia di pari risma, tessuto e malaffare degli accademici. Personalmente cerco di non ripetere le lezioncine come i pappagalli ma di capire come stanno in effetti le cose.
