No a prescindere ...

Ove il corrierone senza una minima disamina scientifica dà manforte....

LIVORNO – E’ stata la prima manifestazione anti-rigassificatore dopo il suo arrivo al largo delle coste di Livorno e Pisa. E, nella notte, c’è stato persino un funerale del mare, definitivamente ucciso (secondo i gli oltre tremila manifestanti e i comitati) dal «bombolone», nomignolo affibbiato all’impianto offshore con quell’ironia livornese che a volte però si perde nell’inquietudine. Un successo andato al di là di ogni aspettativa, perché nel lungo serpentone di oltre 3 mila persone che ha attraversato il centro di Livorno di notte incuneandosi sino al quartiere storico della Venezia, dove si svolgeva la festa della città e il palazzo del Comune, c’erano tantissimi giovani, famiglie, gente comune. Nessuna bandiera di partito. Contestati il sindaco di Livorno Alessandro Cosimi (Pd), l’ex primo cittadino Gianfranco Lamberti, l’intera giunta che ha voluto il progetto e naturalmente l’Olt, la società che lo gestirà.


«Il bombolone killer ha ucciso il mare» In tremila in strada contro il rigassificatore - Corriere.it
 
l'Offshore si farà con buona pace dei comitati del no
suppongo che le 2000 persone venissero molti anche da fuori
poi sono contro tutto: il carbone no perché inquina, il nucleare manco a parlarne, le centrali eoliche rovinano il paesaggio quelle solari pure
ma le fabbriche a cosa devono andare ad aria?
 
Già....
E siccome, come giustamente osservato nn vanno ad aria, si chiudono.

E dall' inizio dell' anno ne sono saltate a decine di migliaia, ma si insiste nel credere che basti la cultura il turismo e lo slow food per tenere in piedi l'italia.

Ma nn è così:isettori citati sopra diventano forti se l'apparato produttivo funge e nn viceversa.
 
Ultima modifica:
lo posto anche qua:altro caso di un NO a PRESCINDERE ...

Seondo alcuni F35 èda nn comprare, ovviamente senza conoscere minimamente il PERCHE' deve essere acquistato -


MILANO
«Quattro giorni a luglio e stop, per quest'anno con le ferie ho chiuso». Per Luca Berneschi, imprenditore piemontese della meccanica, agosto è un mese normale, con l'attività della sua azienda sospesa solo nel ponte di Ferragosto e ferie dei dipendenti scaglionate o frazionate per poter far fronte agli impegni presi con Alenia Aermacchi. La commessa della Bortolotti è connessa alla costruzione del cacciabombardiere F35 Lockheed Martin, le cui attività di assemblaggio legate al primo velivolo italiano sono iniziate a metà luglio nel sito di Cameri (Novara), impianto che già da tempo ha avviato le prime consegne di ali negli Stati Uniti.
E proprio Cameri, oltre 100mila metri quadri di superficie coperta, è il punto focale del maxi-programma da 12,1 miliardi di euro in 15 anni (la cifra è stata riferita ieri dal ministro della Difesa, Mario Mauro, durante il question time alla Camera) su cui converge l'attività di decine di aziende come la Bortolotti, impegnate a completare le linee produttive con piattaforme di montaggio, macchine utensili, attrezzature logistiche e tecnologiche.
Ai 90 velivoli finora confermati dall'Aeronautica militare si aggiunge infatti una commessa più ampia per oltre 800 ali destinate all'intero programma mondiale, con ampie ricadute industriale per le nostre imprese, stimate globalmente dall'Aeronautica in 14,7 miliardi di dollari, di cui un miliardo già definito. Grazie a queste commesse, alcune già operative, altre ancora in via di finalizzazione, per molte Pmi ad agosto l'attività verrà sospesa solo parzialmente, in alcuni casi, come per la Bortolotti, unicamente per una manciata di giorni: globalmente sono più di 500 gli addetti che ad agosto dovranno lavorare per far fronte agli impegni legati all'F35.
 
l'Offshore si farà con buona pace dei comitati del no
suppongo che le 2000 persone venissero molti anche da fuori
poi sono contro tutto: il carbone no perché inquina, il nucleare manco a parlarne, le centrali eoliche rovinano il paesaggio quelle solari pure
ma le fabbriche a cosa devono andare ad aria?

non mi stanco mai di citare quello che disse a un convegno un grosso imprenditore dell'eolico:

abbiamo provato a farle invisibili ma non ci siamo riusciti... e meno male, perché ultimamente ci ha scritto l'aeronautica che le vuole a strisce bianche e rosse :D
 
Chi ha voluto uno stato etico di mrda dove e' vietato tutto poi non puo' pensare che le industrie siano le uniche' attivita' dove si puo' fare quel che si vuole.
 
Comunque quelli del no a prescindere, ecco se vogliamo spezzare 'na lancia...

...considerato che tutto passa per le mani della mafia (vedi fotovoltaico ed eolico) ecco, meglio si faccia niente.
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto