NON HO TEMPO DI ODIARE CHI MI ODIA...

Del fatto di usare piazza affari per discussioni che non riguardino il covid Val se ne frega completamente definendo pure cerebrolesi i vacinati .

Indi ban fino al 31 dicembre

Questo thread (così come altri) è così da sempre ed è bello per questo. Qui trovo una voce "diversa" da quella di regime ed ha per questo una funzione importante, anche se a prima vista lontana da piazza affari (ma non è così).
Potrò essere pro o contro di volta in volta ma sentire tutte le campane è fondamentale.

sapere è potere si diceva ma se "sappiamo solo quello che vogliono loro" che potere ci resta?

Argema - Lady Black fatevene una ragione:
non si può pretendere (anche se ne avete titolo) di suddividere il pensiero di chi sta scrivendo in "thread" ... non funziona

per quel che riguarda il termine "cerebrolesi" sono d'accordo che è un po' forte
... avrebbe dovuto scrivere i "quelli che HANNO SCELTO di essere presi per il kulo"
 
Bene... non mi resta che augurarVi un anno meno coercitivo di quello che andiamo a concludere, ma visto l'andazzo in zona Cesarini, nutro parecchi dubbi... ormai non sanno più quali aggettivi superlativi utilizzare per l'uso del green pass:rolleyes:
Quindi cercate serenità dove e quando potete... ne abbiamo tutti bisogno.:)
Felice 2022 a tutti Voi.

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Domani le borse impazziranno.

Ecco cosa ha detto:

C’è un passaggio del discorso di Mattarella sui vaccini su cui nessuno ha posto la giusta attenzione.
Ha fatto un’ammissione che gli attentissimi giornalisti italiani si sono ben visti dal rimarcare.

Questa: i vaccini – ha detto – sono preziosi

non perché garantiscano l’invulnerabilità,
ma perché rappresentano la difesa che consente di ridurre in misura decisiva danni e rischi, per sé e per gli altri”.


Bene, bravo, bis.

Lo diciamo ormai da mesi, quasi inascoltati.

Fare il siero genico

non ferma il contagio,

non rende Superman,

non ci permette di “ritrovarsi tra persone che non sono contagiose” (Draghi dixit).


I vaccini servono a ridurre morti e decessi, ma non sono strumenti perfetti.

Evitano che si riempiano gli ospedali, ma non “garantiscono l’invulnerabilità”.

Ieri Mattarella ci ha dato ragione, e ne siamo contenti, ma noi lo sapevamo:
la punturina anticovid non è la panacea di tutti i mali
e va accompagnata con le cure domiciliari,
con la ricerca per gli antivirali
e con tutto quello che occorre.

Il vero errore, fatto dai sacerdoti della liturgia del terrore,
è stato quello di santificare il vaccino per ritrovarsi nella palta
quando Omicron ha iniziato a bucare le due dosi in appena quattro mesi
ed oggi sappiamo che "buca" anche la terza dose.

La pandemia dei no vax si è trasformata nella pandemia dei vaccinati.

Ci fa piacere che Mattarella si sia redento nel suo ultimo discorso di Capodanno da capo dello Stato.

Meglio tardi che mai.

Ma è un po’ come tutti gli ex signori-virologi-di-grido
che spacciavano certezze sulla pandemia e ora,
dopo grossolani errori,
si nascondono dietro il ditino del “la scienza non è infallibile, va per tentativi”.


Ricordate?

Ricordate quante balle ci hanno raccontato sull’immunità di gregge,
con l’asticella prima piazzata al 60% dei vaccinati,
poi all’80%,
infine al 90%
e poi terza dose ma magari anche la quarta.

Ricordate cosa ci hanno detto sui tamponi, prima utili,
poi inutili,
infine dannosi
e di nuovo imprescindibili per bloccare Omicron?

E poi le sparate sui vaccini:
basteranno due dosi,
anzi no tre,
la risposta immunitaria dura nove mesi,
anzi sei,
anzi quattro.


Sarebbe stato sufficiente affrontare il tutto con pragmatismo.


E spiegare agli italiani che il vaccino è utile, utilissimo,
soprattutto per certe fasce di età, ma non è il Sacro Graal.

Anche Mattarella l’ha capito: “Non garantisce l’invulnerabilità”.


Benvenuto tra noi.
 
Oltre all’emergenza sanitaria,
i cittadini e le imprese dovranno fare i conti anche con l’emergenza energetica e il caro bollette.

A lanciare un segnale d’allerta è il settore delle fonderie.

Fabio Zanardi, Presidente Assofond a L’Aria Che Tira su la7 ha recentemente dichiarato:

“Il 10 gennaio che è il giorno di riapertura di massa delle aziende, molto probabilmente non ci converrà riscaldare i forni”.

A rincarare la dose, sottolineando le difficoltà economiche delle imprese a causa del caro energia,
è l’amministratore delegato della Fonderia di Torbole Enrico Frigerio:

“Noi su 140 milioni di fatturato avevamo 10 milioni di spesa relativa all’energia elettrica,
su 150 milioni di fatturato ci troveremo con 30 milioni sulla bolletta”.



In pratica, le aziende si troveranno a vivere un paradosso: “Più si produce, più si perde”.


“Con l’emergenza energetica in Europa, sembra che finalmente anche la Commissione si prepari a riconoscere gas e nucleare come “energie Green”.
L’Italia non può stare ferma, la Lega è pronta anche a raccogliere le firme per un Referendum
che porti il nostro Paese in un futuro energetico indipendente, sicuro e pulito”.
 
E lo ripeto per chi non sa leggere.

Sono "sierato" con 2 dosi.
E io ti ripeto perché non sai leggere ...


Per cortesia te lo chiedo.
Leggi il thread in alto
Siamo in sezione piazza affari.
Perché tu dovresti essere immune e continuare a fare cosa ti pare ?
Vai a scrivere di vacini , sieri , aspirine ...nella sezione "il caffè" e non qui .

Per favore '.....
 
I produttori e alcuni enti intergovernativi vogliono certificare
quanto siano effettivamente “Verdi” le batterie di auto, scooter e bici elettriche.

La Global Battery Alliance (GBA) spera d’introdurre i “Passaporti” per le batterie green prima della fine del 2022.

Il progetto, è stato avviato al World Economic Forum, cioè dai signori di Davos,
e mira a informare i consumatori sull’impatto ambientale delle batterie dei veicoli elettrici.

Così potremo, o potranno, sapere, quali siano le batterie più verdi.

I veicoli elettrici sono considerati fondamentali per affrontare il cambiamento climatico,
ma un rapporto GBA del 2019 ha evidenziato come il rapido aumento della produzione di batterie
abbia portato a delle sfide ecologiche enormi:


“La produzione di una batteria ricaricabile – dalla mia al veicolo elettrico – pone significativi rischi sociali e ambientali”.

“Questi vanno dall’estrazione mineraria (lavoro minorile, condizioni di lavoro non sicure, diritti degli indigeni),
ai processi di produzione (impronta di CO2, uso dell’acqua, perdita di biodiversità, inquinamento)
ed hanno un impatto significativo sulla sostenibilità complessiva del prodotto finale”.

Il GBA – una partnership pubblico-privata di 80 aziende, organizzazioni governative e non governative –
vuole vedere atteggiamenti più sostenibili e responsabili nei confronti della produzione e del riciclaggio delle batterie.

L’organizzazione ritiene che fornire informazioni di base ai consumatori nel punto vendita sia un passaggio necessario.

Ovviamente le informazione saranno elaborate da questa organizzazione mista, che avrà il proprio personale concetto di sostenibilità.

Il passaporto della batteria sarebbe una rappresentazione digitale di ciascuna batteria,
che trasmetteva informazioni sulla sua storia di produzione e provenienza
e anche dettagli su come potrebbe essere utilizzata o elaborata dopo la sua vita in un veicolo elettrico.

Il suggerimento potrebbe anche essere positivo, se non fosse che, vista l’origine dell’idea,
probabilmente sarà utilizzato per manovrare e distorcere un mercato nascente.


Purtroppo anni di manovre losche, di enti internazionali ostaggio di poteri non trasparenti,
ci hanno abituato a non credere troppo a queste certficazioni.
 

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