NON HO TEMPO DI ODIARE CHI MI ODIA...

Ciao. Bene. Colgo l'occasione per esprimere il mio punto di vista.

Investire Oggi è un quotidiano Economico Finanziario.
In prima pagina - ed alcune volte è proprio l'articolo di punta,
di apertura - l'articolo riguarda il covid.

Perchè il covid influenza il settore economico finanziario.

Ora, esistono due tipi di messaggi.

Quelli che vengono scambiati da Utenti dove si scrive di tutto e di più,
moltissime volte a vanvera e qui do perfettamente ragione alla Direzione.
Dove gli Utenti si offendono reciprocamente.
Dove "alcuni" Utenti offendono più di altri.

Ed i messaggi riportati da fonti ufficiali e verificate.

Io riporto questi articoli ad uso e consumo di chi non ha tempo
o non ha voglia di andare a leggerli o gli sfuggono, perchè non è facile trovarli.

I 3d della Dany sono liberi a tutti.

Chiunque vi può scrivere ed esercitare il proprio diritto
alla Libertà di Parola ed Espressione.

In 13 anni che riporto articoli su Investire Oggi,
troverete - sì e no - 5 interazioni con altri Utenti da parte mia.
(perchè sono con un paio di Utenti che me l'hanno tirata alla grande)

Non interagisco mai con quello che viene scritto da altri.
Non fa parte della mia indole.
Sono nato e cresciuto col '68, con la Libertà di Pensiero ed Espressione
che vale per tutti e soprattutto, non mi nascondo.

Quel messaggio dove nel "cappello" scrivevo di "cerebrolesi da vaccino" non era
certo rivolto agli Utenti di Investire Oggi.
Era rivolto ai nostri governanti, agli "scienziati in giacca e cravata",
agli "esperti" che in questi 20 mesi hanno detto tutto ed il contrario di tutto.

E mi fa piacere che Porro abbia "trovato" che le parole dette dal nostro Presidente,
vadano a cozzare contro chi cerca di inculcare nelle nostre menti delle falsità.

Un ultimo appunto.
Non so se i Moderatori ricevano un rimborso spese,
ma ho letto quello che ha scritto "Argema". Che ha dei dipendenti da pagare.
Alla fine di ogni mese. E so cosa vuol dire. Lo so perfettamente perchè
per decenni ho avuto "dipendenti da pagare".

La Dany apre un 3d quasi ogni settimana.
I 3d della Dany aperti nel 2021 hanno avuto più di 146.000 visualizzazioni quest'anno
Secondo il mio punto di vista, significa che gli articoli riportati vengono apprezzati....
e portano remunerazione...........

..........quando andavo all'oratorio, c'erano "i piangina".
Quelli che andavano dal Don a dire " mi ha pestato il piede".

Bene, a questi Signori dico - evitate di leggere i 3d della Dany -
Nessuno Vi obbliga a seguirla. Ignorate.
Ma nel contempo, non fate " i piangina".......ed i delatori.
Mi ricordano tanto un regime del passato.........

Lady. Se preferite posso evitare certi "cappelli" ..........
ma le notizie....suvvia.....sono Libertà di Espressione.

Buon Anno Lady. Sinceramente.
 
Volevo iniziare l'anno con un nuovo 3d... ma vista l'ora, faccio come per i regali di Natale... lo riciclo :d:
Buona settimana a tutti e che si dia inizio a questo nuovo anno:ordine:

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Hyundai è sul punto di creare un servizio completo per i suoi clienti di veicoli elettrici che andrà bel oltre il mezzo di trasporto.

Chiamato Hyundai Home e per ora offerto solo negli USA,
questa formula consentirà alle persone di acquistare un’auto elettrica,
installare un caricabatterie, aggiungere pannelli solari sul tetto
e persino installare un’unità di accumulo nella propria residenza,
il tutto senza fare altro che spuntare poche caselle nel sito Hyundai USA.

Il costo poi può essere riassunto in una singola rata mensile.

Hyundai non ha fornito tutti i dettagli su chi saranno i suoi partner Hyundai Home.

Motor Trend afferma che la società fornirà maggiori dettagli su Hyundai Home
man mano che il servizio si avvicina al lancio nel prossimo anno,
ma è un’idea promettente che potrebbe aiutare a facilitare la transizione ai veicoli elettrici e alle energie rinnovabili.


Sul sito web Hyundai Home, la società afferma:
Non solo puoi caricare la tua Hyundai elettrica a casa,
ma hai anche il potere di prendere in carico l’energia dalla tua casa.
Hyundai Home ti offre un modo semplice per produrre, immagazzinare
ed utilizzare la tua energia con pannelli solari, sistemi di accumulo di energia
ed un caricatore domestico per veicoli elettrici”
.


L’idea non è nuova: alcuni di voi ricorderanno quando Tesla iniziò qualcosa di simile alcuni anni fa.

All’improvviso, ogni showroom di Tesla è stato addobbato con foto di pannelli solari
e della batteria di accumulo residenziale Powerwall costruita dall’azienda.

All’epoca, Elon Musk parlava di una “transazione senza soluzione di continuità”
che avrebbe permesso alle persone di acquistare un’auto
ed ottenere tutti gli accessori per una straordinaria vita elettrica da qualsiasi negozio Tesla.


Poi tutto questo è scomparso e gli showroom tesla sono diventati posti dove comprare solo auto,
mentre i tetti solari Tesla hanno avuto diversi problemi.

Ora tocca a Hyndai provarci.


Entrerà anche nel mercato europeo?
 
Prepariamoci. Perchè gli aumenti che vedete oggi,
saranno nulla, se paragonati a quello che potrebbe succedere nel prossimo futuro.


La maggior parte delle aziende petrolifere e del gas statunitensi
prevede di aumentare le proprie spese in conto capitale il prossimo anno,
come ampiamente previsto dagli analisti negli ultimi mesi.

Tuttavia, il capitale disponibile per il settore è in costante diminuzione
poiché le banche continuano a evitare il settore a causa delle pressioni “Green” , ESG,
e poiché l’amministrazione Biden, con la sua agenda verde e le politiche anti-petrolifere,
sta scoraggiando gli investimenti nel settore del petrolio derivante dallo scisto.

Questi sono stati alcuni dei commenti e delle opinioni espressi nel Dallas Fed Energy Survey
per il quarto trimestre pubblicato questa settimana, che ha mostrato la frustrazione dell’industria petrolifera e del gas
per la limitata disponibilità di finanziamenti da parte delle banche
e con l’incertezza che le politiche ecologiche dell’amministrazione statunitense pongono per il futuro della produzione americana di petrolio e gas.


La bassa disponibilità di capitale alla fine porterà a prezzi più alti del petrolio e del gas,

hanno affermato i dirigenti statunitensi rispondendo al sondaggio della FED.



L’accesso all’espansione del credito sui prestiti con riserva
è già stato segnalato come uno dei maggiori ostacoli al settore,
insieme alla limitata offerta di manodopera qualificata,
da un dirigente nel precedente sondaggio per il terzo trimestre.

Nel quarto trimestre, i dirigenti dello scisto non hanno risparmiato critiche alle politiche dell’amministrazione Biden nei confronti del settore.

Ciò segue mesi di funzionari statunitensi che implorano l’OPEC+ per una maggiore produzione di petrolio
invece di rivolgersi alle proprie società nazionali, che, data la certezza sulle politiche future,
avrebbero potuto essere più disposte a investire nella perforazione di ulteriori pozzi e nell’aumento della produzione,
contribuendo a domare il prezzo del petrolio rally.


I problemi, come sappiamo, sono politici:

la sinistra Dem metterebbe Biden in croce se abbandonasse il dogma dell’ESG, cioè del Green.



Questa supplica di Biden a OPEC+ da un lato non ha portato a nessun aumento nella produzione,
ma ha offeso i produttori nazionali, e, effettivamente, è incomprensibile ai più, che non vivono la politica di Washington,
capire come sia possibile chiedere all’estero una materia prima che può essere prodotta in casa.

Bisogna dire che l’economia americana è più dipendente dal finanziamento diretto del mercato,
rispetto a quello proveniente dal sistema bancario che è diventato ancora più scarso a causa delle pressioni delle lobby ambientaliste.


I risultati sono prevedibili, in senso generale.

“Il capitale vincolato porterà a prezzi delle materie prime significativamente più alti.
E non è colpa dell’amministrazione: questa è una carica di Wall Street e ambientale, sociale e governativa”,

ha detto un dirigente nei commenti che accompagnano il sondaggio per il quarto trimestre.


“Nonostante siamo uno dei fondi energetici più performanti in America,
gli investitori stanno tagliando i nostri finanziamenti dell’80%.
Riteniamo che questa sia un’arma a doppio taglio:
se sta accadendo a noi, probabilmente sta accadendo a tutti”, ha aggiunto il dirigente.


“La pressione politica che costringe il capitale disponibile ad allontanarsi dall’industria energetica è un problema per tutti”,
ha osservato un altro dirigente di una società di esplorazione e produzione (E&P).


“Le banche considerano i prestiti al settore energetico come un “rischio politico”, ha aggiunto l’esecutivo.


In questo momento i dirigenti dello shale scoprono inoltre che la tendenza ESG,
la spinta all’agenda verde e le politiche anti-petrolio dell’amministrazione sono fattori chiave
per una maggiore incertezza nelle loro attività e nei piani per le spese in conto capitale per il 2022 e oltre.



A causa delle incertezze sulla disponibilità di capitale e sulle politiche interne,
alcuni dirigenti affermano di non poter fornire aspettative dettagliate sugli investimenti di capitale nel 2022.

Questo potrebbe portare a un’incertezza sull’offerta e quindi sul prezzo al dettaglio dei carburanti negli USA.

Una vera e propria iattura, in vista delle elezioni parziali parlamentari.


Invece ora spendiamo una parola dal punto di vista dell’utile personale:

se vi è domanda di capitale

e offerta limitata

è ovvio che il risultato sia un aumento nei rendimenti.



Chi vi entrerà potrebbe realizzare dei buoni utili, migliori di chi segue le indicazioni dei banchieri…
 
Governo dovrebbe voler dire responsabilità, soprattutto quando si prendono delle decisioni controverse,

che in parte contrastano con i fatti, e che comunque sono avversate da una grossa parte della popolazione.



Nel pomeriggio odierno mi hanno colpito due articoli:

il primo, letto su Libero che riprendeva Il Corriere, parla di oltre il 30% di italiani contrari al Green Pass, come riportato da un sondaggio di Pagnoncelli.

Il secondo da Affaritaliani, riporta come il governo si avvii a proclamare l’obbligo vaccinale covid-19.


Premettiamo che l’articolo sull’obbligo è un po’ confuso.
Si parla di obbligo, ma anche di lockdown per i non vaccinati,
cioè due misure sovrabbondanti e contrastanti: se tutti sono vaccinati, che senso ha applicare un lockdown?

A meno che, come sembra trasparire, il realtà l’obbligo non sia tale,
ma una specie di tassa, da 600 a 3600 euro per i non vaccinati.

Una misura pericolosa e vi spiegheremo perchè.



Iniziamo con alcune osservazioni importanti:
  • prima, in senso generale, imporre un contributo aggiuntivo per un servizio universale come il Servizio Sanitario Nazionale,
  • garantito a tutti i cittadini italiani indipendentemente dal reddito e dai comportamenti, apre la strada a una china pericolosissima.
  • A quando un contributo speciale per gli obesi, o per i fumatori, o per chi stringe la mano o per chi trasmette malattie veneree?

  • il vaccino è veramente efficace?
  • Proprio oggi Scenarieconomici ha riportato il caso della stazione antartica belga
  • duramente colpita dal contagio nonostante lockdown, doppia vaccinazione test e richiami.


  • Non solo: il paese che ha puntato maggiormente sui vaccini, completi di richiamo, cioè Israele, sta avendo una nuova ondata.

  • 1641197651151.png

  • Anche l’Austria, che ha preparato la strada all’obbligo, vede ora un’inversione dei casi.

  • I dati preliminari sulla variante Omicron danesi indicavano come questa colpisse in modo indiscriminato vaccinati e non vaccinati…

  • perfino la stampa mainstream, come in New York Times,
  • afferma che la copertura anche del Booster contro Omicron dura solo 10 settimane, pari a due mesi e mezzo scarsi.

  • Che senso ha l’obbligo vaccinale, a meno che il governo non pensi di far vaccinare tutti i cittadini ogni due mesi e mezzo?

  • I cittadini, a fronte di rischi limitati lo accetterebbero?

  • Quale vaccino?

  • Se c’è un obbligo, allora il vaccino dovrebbe essere definitivo e a bassissimo rischio.

  • Non si firma più il consenso informato, già di per se superfluo.

  • Se il governo impone un vaccino che poi si rivela non ottimale, allora qualcuno deve pagare.

  • Magari può essere eccessivo ricordare il caso Poggiolini,
  • ma la scelta di un vaccino che si rivelasse non ottimale sarebbe spiegabile solo con qualche pratica torbida.

  • Infatti la scelta degli obblighi vaccinali, in passato, è avvenuta solo dopo lunghe e inequivocabili sperimentazioni.
  • Il vaccino antipolio fu sperimentato per quattro anni prima di diventare obbligatorio
  • (versione Sabin, quella che diventò ufficiale, mentre il Salk fu ancora più contrastato).
  • Qui si è accelerato tutto, e ora si accelera anche l’obbligo.
Politici e virologi in quest’anno hanno detto tutto, e l’esatto opposto di tutto:

che con la vaccinazione al 70% ci sarebbe stata l’immunità di gregge;

poi l’80%,

poi il 90% ,

poi, ora , l’obbligo.

E poi?

Quando si vedrà che, anche questo, non frena i casi, che cosa succederà?

Promettere un rimborso a chi subisce effetti avversi è un po’ poco,
anche perché avrebbe già dovuto essere fatto.


Non si può avere la pretesa eterna di continuare a sbagliare e poi di rimanere, intoccabili, al proprio posto.


Capisco il disprezzo assoluto di burocrati e “Tecnici” per la democrazia,
ma ci deve essere un limite a tutto questo, per ragioni di decenza e, alla lunga, di ordine pubblico.

A meno di non utilizzare metodi brutali cinesi, bisognerebbe evitare la cinesizzazione della politica.

Quindi, nell’impossibilità politica di andare a elezioni e consultare veramente gli italiani,
l’alternativa è prevedere una forma di responsabilità penale
nel caso che le misure imposte si rivelassero, come prevedibile, inutili a fermare i contagi.


Nulla di grave,

ma sufficiente a togliere i responsabili,

a livello politico,

tecnico

e di alta burocrazia dello stato,

dalla possibilità di permanere nelle proprie posizioni.


Per molto meno si è fatta la Severino, che poi era mirata a una singola persona,
per cui sarebbe più che opportuno una norma che azzerasse una classe dirigenziale fallimentare.


Soprattutto quando la presa in giro è stata prolungata e si è estesa a tutti gli italiani.



Non lo faranno, il tempo sarà buon, ma duro, giudice.
 
Cappello personale. Esperienza diretta. Notizie certe.


Mio figlio - preparatore atletico di una squadra di calcio di serie D -
11 elementi positivi, 6 avevano fatto la terza dose.


Amica di mia figlia. Dottoressa presso Azienda Ospedaliera di Milano
Lei ed il marito positivi. Entrambi con la terza dose.

Ma ripeterò sempre, "positivo" non vuol dire "malato".

Invece ci giocano con questo termine.
 
Qualcuno propone questo ? Ha ragione ? Ha torto ?
Vedremo gli sviluppi nel futuro prossimo .....



Il 2020 è stato sicuramente l’anno peggiore del nuovo millennio,
ma il 2021 è stato l’anno del cambio di paradigma.
Il 2022 sarà l’anno della rinascita individuale e collettiva ?


L’emergenza economica e sanitaria del 2020
ha costretto l’umanità ad affrontare una crisi senza precedenti,
con una capacità distruttiva inaspettata che ha provocato nel 2021,
volenti o nolenti, un cambio di paradigma altrimenti impensabile.

“Crisi” viene dal greco “krisis” che significa “scelta”, “decisione”,
la cui etimologia riconduce al verbo “krino”,
originariamente usato in campo agricolo con riferimento al momento conclusivo della raccolta del grano, quando la granella del frumento veniva separata dalla paglia e dalla pula”. Parola chiave - Crisi - CORRIERE DELLA SERA.it

Quindi la crisi può anche essere intesa come una grande opportunità,
se siamo capaci di separare il buono dal cattivo,
potremo intraprendere un salto evolutivo che ci permetta di esplorare nuovi orizzonti e nuove possibilità.


La crisi corrisponde alla stagione dell’autunno,
quando cadono le foglie e la natura si prepara all’inverno,
stagione dove tutto sembra morire.

In realtà quello è il momento di tagliare i rami secchi
e di preparare la pianta a far crescere in primavera nuovi rami e nuove foglie,
che in estate permetteranno addirittura la nascita di nuovi frutti.


Vediamo ora quali sono i rami secchi che dovremo tagliare definitivamente nei campi economico e sanitario
in funzione dell’esperienza vissuta nel 2021 e che avevo già anticipato in questo articolo di inizio anno:
Nel 2021 possiamo solo migliorare ....


I rami secchi da tagliare nell’economia

Prima del 2020 l’intera umanità era bloccata da anni all’interno di diversi paradigmi
che non hanno mai permesso la risoluzione della crisi economica che abbiamo, ma anzi l’hanno aggravata:
  • l’imposizione di politiche di austerity;
  • l’espansione delle politiche monetarie;
  • la necessità di ridurre il debito pubblico;
  • la capacità di autoregolazione dei mercati.
Questi paradigmi erano già stati messi in discussione nel 2019
da personaggi autorevoli come Mario Draghi, Christine Lagarde e Ursula von der Leyen
La moneta è un bene pubblico che appartiene alla gente,
quindi ben prima che scoppiasse la presunta pandemia.

Ma la crisi economica generata dalle restrizioni per l’emergenza Covid-19 nel 2020,
ha dato il colpo di grazia a questi paradigmi
ed ha convinto tutti della necessità di un cambiamento radicale delle politiche economiche degli Stati,
con l’adozione senza riserve di politiche espansive per le quali il debito pubblico non deve più essere considerato un problema.

Nel 2020 avevo già evidenziato tre radicali cambi di paradigma che sarebbero stati impensabili negli anni precedenti,
perché accuratamente occultati nella comunicazione mainstream:
  • il denaro può e deve essere creato dal nulla per stimolare la crescita economica e sostenere la domanda interna di cittadini ed imprese,
  • e non solo per alimentare la bolla speculativa sui mercati finanziari, a vantaggio di meno dell’1% della popolazione mondiale più ricca;

  • il denaro creato deve essere utilizzato direttamente nell’economia reale, attraverso la spesa pubblica e per uscire dalla crisi economica,
  • e non solo immesso nei mercati finanziari con il Quantitative Easing per sostenere i valori dei titoli finanziari;

  • il debito pubblico può essere aumentato senza problemi se viene monetizzato attraverso l’acquisto dei titoli di stato sui mercati finanziari da parte delle Banche Centrali con il Quantitative Easing,
  • ma non si può e non si deve smettere di farlo, altrimenti avremo il crollo dei mercati finanziari e conseguentemente dell’economia reale.
Ma il 2021 ha reso evidente a tutti l’importanza di alcune proposte che facciamo da anni
e che sono state finalmente approvate nel 2020 per poi produrre i maggiori risultati in questo ultimo anno:

  • con il Decreto Legge n.142 approvato definitivamente al Senato il 6 febbraio 2020,
  • viene avviata la trasformazione del MedioCredito Centrale MCC in una vera e propria Banca degli Investimenti,
  • attraverso un aumento di capitale per permetterle l’acquisto della Banca Popolare di Bari,
  • realizzando la prima banca pubblica che ha filiali su buona parte del nostro territorio,
  • soprattutto al centro e al sud, che permette di aprire un conto bancario pubblico e non soggetto al bail-in;

  • con il Decreto Legge “Rilancio” n.34 approvato definitivamente al Senato il 16 luglio 2020,
  • viene istituito il Superbonus 110% che per la 1° volta in Italia e nel mondo,
  • permette la cessione a tutti del credito d’imposta, che in questo modo diventa uno strumento di pagamento
  • molto simile ad una moneta fiscale di proprietà dello Stato, che non genera debito pubblico né costringe al pagamento di interessi.
I rami secchi da tagliare nella sanità

Nel 2020 l’intera umanità è stata colta impreparata da una presunta pandemia
che ha generato paradigmi che non hanno permesso la risoluzione dell’emergenza sanitaria, ma anzi l’hanno aggravata:
  • l’imposizione di politiche restrittive basate su distanziamento sociale e lockdown;
  • l’utilizzo forzato della vaccinazione di massa, anche con nuovi strumenti di controllo;
  • la convinzione che i vaccini possano impedire la diffusione del virus;
  • la speranza che i vaccini possano evitare la malattia generata dal virus.
Questi paradigmi sono stati completamente smentiti nel 2021,
quando la realtà dei fatti ha ampiamente dimostrato che le presunte basi scientifiche su cui erano stati costruiti questi paradigmi, si sono rivelate fallaci:
  • le politiche restrittive basate su distanziamento sociale e lockdown
  • non hanno impedito la diffusione del virus e lo sviluppo della malattia,
  • ma soprattutto hanno generato un disastro economico di proporzioni bibliche;

  • l’utilizzo forzato della vaccinazione di massa, anche con nuovi strumenti di controllo come il green pass,
  • non ha convinto tutta la popolazione a sottoporsi a questo trattamento sanitario,
  • ma anzi rimane uno zoccolo duro che è convinto sia un errore;

  • i vaccini non impediscono la diffusione il contagio e la diffusione del virus,
  • soprattutto a distanza di qualche mese dal completamento del ciclo vaccinale,
  • e nonostante le dosi aggiuntive somministrate che aumentano la probabilità di eventi avversi;

  • i vaccini non evitano la malattia ma possono provocare eventi avversi a breve, medio e lungo termine,
  • che hanno già fatto registrare un aumento dei decessi complessivi,
  • soprattutto nella popolazione più giovane e sana, quella che non aveva nulla da temere dal virus.
Ma il 2021 ha reso evidente a tutti l’importanza di alcune soluzioni alternative
che anche noi abbiamo proposto in alcuni nostri studi e che abbiamo inviato alle istituzioni nel 2020
Le proposte di Moneta Positiva
e che oggi a posteriori possiamo dire che erano azzeccate ed avrebbero prodotto sicuramente risultati migliori:

  • proteggere ed isolare le persone più a rischio,
  • che sono le persone più anziane e già affette da una o più patologie gravi,
  • perché sono quelle più a rischio in caso di contagio;

  • utilizare fin da subito farmaci e protocolli di cura che hanno già dimostrato la loro efficacia
  • e la ridotta possibilità di eventi avversi nei dosaggi utilizzati negli anni precedenti;

  • rinforzare la medicina territoriale per evitare non solo l’aggravamento dei sintomi e della malattia,
  • ma soprattutto evitare la saturazione degli ospedali ed impedire le cure di malattie ben più gravi;
  • lasciare circolare il virus, proteggendo ed isolando le persone più a rischio,
  • avrebbe anche permesso di raggiungere più velocemente una certa immunità di gregge,
  • certamente più stabile e duratura di quella generata dai vaccini che ha bisogno di continui richiami.
Ma bisogna anche ammettere che le politiche di austerity degli ultimi 40 anni,
con tagli continui alla sanità che hanno portato l’Italia ad avere un numero di posti letto decisamente inferiore alla media europea,
rende il nostro sistema sanitario insufficiente ad affrontare le emergenze annuali.


La nostra Sanità deve tornare ad essere una delle migliori eccellenze al mondo.

Il Benessere equo e sostenibile

Oggi l’economia è basata sul denaro, sul profitto, sul debito, sulla competizione e sulla distruzione dell’ambiente,
ma all’interno di questo paradigma non c’è spazio per il benessere individuale e collettivo, che dovrebbe invece essere l’obiettivo principale.

Finchè seguiteremo a misurare l’economia con il Prodotto Interno Lordo,
la società sarà sempre caratterizzaqta da tre dis-topie:

l’aumento della dis-occupazione,

della dis-uguaglianza e

della dis-struzione delle risorse ambientali.


Come diceva Robert Kennedy “Il PIL misura tutto, tranne ciò che rende la vita degna di essere vissuta”.

Possiamo e dobbiamo recuperare la vera definizione dell’economia, che da secoli è sempre stata legata al benessere delle persone:
“L’economia organizza l’utilizzo di risorse scarse, al fine di soddisfare al meglio i bisogni individuali e collettivi”.
In altre parole si deve occupare del benessere equo e sostenibile per tutti.

Il nostro Piano di Rinascimento Economico

Il 2022 potrebbe essere l’anno della Rinascita e del cambio di paradigma economico e sociale.

Il nostro Piano di Rinascimento Economico è descritto in ben due Disegni di Legge n.1769 e n.1945
Le nostre proposte in Parlamento,
che sono attualmente in discussione nella Commissione Finanze del Senato
ed hanno anche un buon sostegno trasversale da parte di tutti i partiti di maggioranza e di opposizione.

L’idea è di utilizzare la tecnologia e l’innovazione per creare nuovi strumenti di scambio a valenza fiscale e monetaria,
che possano risolvere i problemi di finanziamento dell’economia reale:
  • i conti correnti bancari di una banca pubblica degli investimenti come MedioCredito Centrale,
  • che ha acquisito Banca Popolare di Bari e potrebbe acquisire anche Monte dei Paschi di Siena,
  • sono in grado di aumentare la fornitura di credito alle imprese ed alle famiglie,
  • evitando i problemi di liquidità tipici dei periodi di recessione e realizzando un nuovo strumento di scambio a valenza bancaria pubblica;

  • i conti correnti di risparmio dove possono circolare titoli di stato elettronici cedibili,
  • permettono ai cittadini di tutelare i propri risparmi,
  • di produrre un rendimento congruo
  • e di realizzare un nuovo strumento di scambio a valenza finanziaria;

  • i conti correnti fiscali dove possono circolare i crediti d’ìmposta cedibili,
  • permettono di finanziare la spesa pubblica dello Stato
  • e di realizzare un nuovo strumento di scambio a valenza fiscale che non aumenta il debito pubblico.
Il Piano di Rinascimento Economico è entrato nelle istituzioni
e viene illustrato dai senatori del M5S Sabrina Ricciardi, Mario Turco, Emiliano Fenu e Stanislao Di Piazza
nei loro interventi in Parlamento e nelle interviste, come un Piano di Autofinanziamento Interno in grado di realizzare una nuova visione dell’economia.


In questo modo è possibile rilanciare l’economia utilizzando le nostre risorse interne
e senza essere obbligati ad indebitarsi con soggetti esterni ai nostri confini, attraverso i mercati finanziari.

Il 2022 potrebbe essere finalmente l’anno della Rinascita,
perché abbiamo finalmente la consapevolezza su alcune priorità oramai diventate improrogabili:
  • mettere al centro dei nostri obiettivi il benessere equo e sostenibile per tutti;

  • creare nuovi strumenti per soddisfare i nostri bisogni individuali e collettivi.
Abbiamo una occasione straordinaria di progettare e realizzare il nostro futuro
e migliorare la vita nostra e dei nostri figli, ma dobbiamo essere uniti e consapevoli.

Perchè LORO non molleranno facilmente, ma NOI NON MOLLEREMO MAI.


© Fabio Conditi – Presidente dell’associazione Moneta Positiva
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Nello stato in cui si trova la nostra Sanità, potrebbe anche essere successo .....



La morte di Paolo Calissano resta avvolta nel mistero.

L'attore delle fiction, diventato famoso perVivere e la Dottoressa Giò
è stato trovato senza vita nella sua casa di Roma la notte prima di capodanno.

Il 54enne era sdraiato a letto nel suo appartamento e sul corpo non c'era alcun segno di violenza.

Sul comodino dell’attore - si legge sul Corriere della Sera -
c’erano le benzodiazepine per il sonno e la serotonina antidepressiva.

Sostanze da analizzare, confrontare e tradurre.

È il motivo per il quale oggi il pubblico ministero conferirà l’incarico a un esperto tossicologo
in grado di confrontare le molecole e dire se fossero tra loro in qualche conflitto.

Più che a uno scenario suicida, nessun biglietto è stato trovato ed anche la collocazione del corpo
farebbe pensare a una casualità dell’evento e non a una morte inseguita, si pensa a un drammatico errore.

L’esperienza degli stupefacenti - prosegue il Corriere - era alle spalle
da quando l’uomo aveva subito un traumatico arresto per spaccio
(era il 2005: la sua carriera ne risentì enormemente)
ed oggi l’attore era alle prese con un’altra dipendenza, quella dai farmaci.

Il vero nodo investigativo riguarda il medico o più probabilmente i medici.

Chi sono e cosa hanno prescritto davvero?


Lo scorso ottobre aveva subito un ricovero in una clinica
dove avrebbero dovuto affrontare i problemi legati al suo riposo notturno.

Nel frattempo si sta conducendo un’analisi sull’iPhone dell’attore.

Le ultime chiamate partite e ricevute
(la serratura di casa non era chiusa da mandate: possibile che non fosse solo?)
potrebbero rivelare dettagli utili.

Si cerca poi nelle chat altro materiale significativo, monitorando possibili ricette ricevute sul proprio profilo WhatsApp.
 

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