NON SEMPRE CAMBiARE EQUIVALE A MIGLIORARE, MA PER MIGLIORARE BISOGNA CAMBIARE.

Italiani, alle prossime elezioni potete scegliere tra un càzzo in cùlo oppure un vibràtore in cùlo.
Siamo in democrazia, lasciamo al popolo la scelta :-o
 
Italiani, alle prossime elezioni potete scegliere tra un càzzo in cùlo oppure un vibràtore in cùlo.
Siamo in democrazia, lasciamo al popolo la scelta :-o

questa è comunicazione scorretta...
dovresti dare le misure di entrambi...
se ad esempio il kazzo è di NOG...
quello tutta la vita tanto per quei 2-3 cm che si ritrova...:D:D:D:-o
 
Ultima modifica:
Tempo di bilanci sulle banche italiane per gli analisti di Société Generale e per quelli Nomura. Il taglio dei report dei brokers francesi e di quelli nipponici sembra muoversi sulla stessa lunghezza d’onda: le banche italiane hanno fatto tanto per mettersi al riparo dalla crisi ma non si può assolutamente affermare che il peggio sia passato e che quindi si possa tornare ad assumere un atteggiamento meno prudente. Le parola d’ordine di Nomura e SocGen sulle banche del nostro paese è sempre la stessa, “prudenza”. Scendendo nel dettaglio, secondo gli analisti giapponesi i punti di debolezza dei bancari italiani restano sempre la pressione sui profitti e la qualità del credito.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche gli esperti francesi secondo i quali le big “italiane hanno battuto le attese nel terzo trimestre grazie soprattutto agli utili del trading”. Buone notizie, prosegue SocGen sono anche arrivate dalla “riduzione dei costi che è stata superiore alle previsioni”, mentre sul fronte apposto notizie sicuramente meno buono sono arrivate sulla “profittabilità”. Riferendosi poi alla recente inchiesta della Banca d’Italia, con Via Nazionale che ha esortato tutte le banche italiane a occuparsi, già in questo esercizio, dei crediti bancari problematici, SocGen ha evidenziato che occorrono ben 21,5 mld di euro per portare la copertura sui crediti deteriorati ai livelli precedenti alla crisi. Sulla stessa scia Nomura secondo la quale ”le banche dovrebbero aumentare gradualmente il loro livello di copertura, nonostante ci aspettiamo che rimarrà sotto i livelli pre-crisi per diversi anni”.
Ma se queste sono le premesse, quali sono le prospettive dei singoli. Anche su questo punto l’atteggiamento dei due broker è sembrato molto prudente con SocGen che continua a preferire Unicredit a Intesa Sanpaolo: ”Continuiamo a preferire Unicredit rispetto ad Intesa SanPaolo in scia alla riorganizzazione in atto, alla diversificazione geografica e ad una minore esposizione verso i rischi macro-economici”.

ARGOMENTI TRATTATI: crediti bancari problematici

Link: Banche italiane: il peggio non è passato, gli analisti suggeriscono cautela - Finanza - InvestireOggi.it
 
Bellissima!!! :bow:

E quindi? :-?

E quindi consiglio a chi ha sempre qualcosa da dire di impegnarsi in politica.
Di mettersi in gioco. Personalmente.

Nella continuità, significa seguendo la via politica e non quella dei comici, che alla fin fine non conteranno nulla. Sicilia docet.
 
continua a fumare tu che al cambiamento ci pensiamo noi :lol::lol:

ps: il cambiamento è gia in atto per chi non se ne fosse accorto :D

certo i tg non parlano del mov 5*.....ma il 18% in sicilia .......parla chiaro adesso vedremo lombardia e lazio .....ci sara' da ridere .....si rimanda la legge elettorale per vedere quanto conta realmente grillo ....per me a marzo sale oltre il 25% .......la partitocrazia è finita ...

Vai pure a raccogliere le olive. Ma tu quale sei ? Quello che sta seduto sul mezzo che vibra, perchè mi sembra chele olive si colgano così, oggi, oppure quello che si china ?
 

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