NULLA SI CREA. NULLA SI DISTRUGGE. TUTTO SI INCASINA.

LINEE GUIDA PER LA DEFINIZIONE DEL PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA #NEXTGENERATIONITALIA

I.4 LE RACCOMANDAZIONI DEL CONSIGLIO EUROPEO AL PAESE

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Lo ha scritto Vittorio Feltri in un editoriale su Libero.

So già che vinceranno i sì, della qual cosa non mi importa un accidente


grazie vittò.................dell'anticipazione...........allora a martedì..lasciamo che i fautori del NO si ridicolizzano a insistere
non fa una piega yhkqar8ykd-i6l08_c.jpg
 
Saldo e stralcio con..15%....salvini insiste...e cerca voti dei furbi ed evasori....ci sta qualche disgraziato da aiutare ma porca miseria 15% non si puo' sentire....chi vota salvini che propone sta robaccia e' fuori di testa.....uno schiaffo agli onesti e lavoratori dipendenti!!!
Sta dicendo questo da del debbio..si dovrebve vergognare pure lui ...un conduttore prima serata che non ribatte a scandalosa richuesta pro furbi, che schifo.
Rottamaziine,,rateizzazione sono soluzioni corrette, no sconti Alla babbo Natale!

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Saldo e stralcio con..15%....salvini insiste...e cerca voti dei furbi ed evasori....ci sta qualche disgraziato da aiutare ma porca miseria 15% non si puo' sentire....chi vota salvini che propone sta robaccia e' fuori di testa.....uno schiaffo agli onesti e lavoratori dipendenti!!!
Sta dicendo questo da del debbio..si dovrebve vergognare pure lui ...un conduttore prima serata che non ribatte a scandalosa richuesta pro furbi, che schifo.
Rottamaziine,,rateizzazione sono soluzioni corrette, no sconti Alla babbo Natale!

Vedi l'allegato 574733
Ah,sì..na stronzata, le verità di sinistra come....i CLANDESTINI ci pagheranno la pensione.
 
Ah,sì..na stronzata, le verità di sinistra come....i CLANDESTINI ci pagheranno la pensione.

gentilmente puoi chiarire il senso del tuo post?

SEI FAVOREVOLE A UN REGALO DEL GENERE?

solo 1.500 eur dopo anni contro 10.000 eur pagati per tempo?


:Sricordo ORARIO lunedì x votare fino ore 15,00...........domenica no, non si lascia scheda a dormire.......:no:


ortaglaire ange-ladro-uomo-gigante-di-contenimento-di-taglio-a-forbice-fuori-qualcosa-mnn4pg.jpg
 
Ultima modifica:
Il referendum si avvicina e vogliamo qui spiegare perché, a nostro parere, bisogna votare contro il “taglio” dei parlamentari.

Beninteso, non siamo ideologicamente contrari alla riduzione del numero dei parlamentari, tutt’altro,
ma ciò andava fatto all’interno di una riforma complessiva dello Stato, a partire dal superamento del bicameralismo paritario
e all’innesto di strumenti di equilibrio come, ad esempio, una riforma federale della Repubblica e l’elezione diretta del Capo dello Stato.

Ma la riforma sulla quale andremo a votare il 20 e 21 settembre prevede soltanto uno sconclusionato
“taglio” dei parlamentari, senza alcun contrappeso idoneo a bilanciare la minore rappresentanza popolare in Parlamento.


I motivi del No (12 per l’esattezza) li abbiamo evidenziati in un nostro libretto che ha visto la luce a metà febbraio (Una riforma sbagliata),
ma qui ci limitiamo a riassumerne i 7 aspetti principali:



  1. I costi. Di Maio dice che col “taglio” risparmieremo 300mila euro al giorno.
  2. Se anche fosse vero, si tratterebbe di un risparmio di circa 110 milioni di euro l’anno,
  3. cioè un euro e ottantatré centesimi l’anno a cittadino, meno di un gelato.
  4. Un risparmio irrisorio, quasi risibile.
  5. Si pensi che gli inutili banchi a rotelle della ministra Azzolina ci costeranno circa 1,3 miliardi di euro,
  6. quindi più di 10 anni di risparmio derivante dal “taglio” dei parlamentari andrebbero a farsi benedire.

  7. Peggio della P2. Similare a questa riforma è quella proposta dalla loggia massonica “propaganda 2” di Licio Gelli,
  8. che prevedeva una riduzione persino meno invasiva (450 deputati e 250 senatori)
  9. e con correttivi che – quantomeno in teoria – equilibravano il “taglio”, come ad esempio l’elezione diretta del Presidente della Repubblica.
  10. Oggi invece c’è solo un “taglio” lineare che sacrifica la rappresentanza, fatto senza criterio e senza alcun contrappeso.

  11. Rischio oligarchia. Le decisioni in sede di commissione verranno adottate al Senato da sessioni composte
  12. non più da 20-25 senatori come accade oggi, bensì da 10-12 senatori, o anche meno.
  13. Si potrebbe arrivare persino a 6 in caso di assenze, con la maggioranza che approva con soli 4 voti.
  14. A fronte di questa criticità occorreva approvare, prima del referendum, una modifica dei regolamenti parlamentari , cosa che non è stata fatta.
  15. Un “taglio” al buio.

  16. Nessun eletto, solo nominati. Pd e M5s hanno già adottato in commissione affari costituzionali alla Camera
  17. il testo base della nuova legge elettorale, il brescellum, che prevede i listini bloccati.
  18. Quindi non solo col “taglio” verrà ridotta la rappresentanza popolare in Parlamento,
  19. ma i pochi rimasti non saranno nemmeno eletti direttamente dai cittadini, come previsto dalla Costituzione, bensì nominati dalle segreterie di partito.

  20. Un Senato blindato. L’art. 57 della Costituzione stabilisce che i senatori siano eletti su base regionale.
  21. Ciò vuol dire che, con un Senato di 200 componenti (196 quelli eletti in Italia),
  22. le liste che vedranno attribuirsi i seggi saranno solo quelle più votate, sopra il 10-15% circa,
  23. lasciando parecchie liste fuori da Palazzo Madama, anche se con consensi superiori alla soglia di sbarramento del 5% prevista dal brescellum.
  24. Inoltre, ad una riduzione dei senatori elettivi non è corrisposta una riduzione del numero dei senatori a vita,
  25. che rimangono 5, e che dunque aumentano il loro peso specifico.

  26. La Costituzione in mano a quattro gatti. La procedura di revisione costituzionale, dettata dall’articolo 138 della Costituzione,
  27. prevede due diverse deliberazioni di entrambe le Camere a distanza di non meno di tre mesi l’una dall’altra.
  28. Nei passaggi della prima deliberazione è sufficiente la maggioranza dei presenti, nel doppio passaggio della seconda deliberazione
  29. è invece necessaria quantomeno la maggioranza dei componenti di entrambi i rami del Parlamento.
  30. Ciò vuol dire che, col “taglio”, in seconda deliberazione le modifiche alla Carta potranno essere approvate in teoria con appena 302 voti favorevoli
  31. (201 deputati e 101 senatori), mentre in prima addirittura con molti di meno.

  32. Il paragone con gli altri Paesi. Se passasse il Sì avremo appena 600 parlamentari su ben 60 milioni di cittadini residenti,
  33. quindi l’Italia sarà – col “taglio” – una delle nazioni europee con meno parlamentari, uno ogni 100mila abitanti.
  34. Oggi la Francia ne ha uno ogni 72mila, l’Inghilterra uno ogni 46mila, la Svezia uno ogni 29mila e la Norvegia uno ogni 32mila.
  35. Solo la Germania ne avrebbe meno di noi, cioè uno ogni 106mila abitanti, ma i tedeschi hanno un sistema federale
  36. dove i Länder godono di un peso legislativo molto più incisivo rispetto alle nostre Regioni.
  37. Come negli Usa, dove gli Stati federati hanno una riserva di legislazione esclusiva su parecchie materie
  38. rispetto a quelle di competenza della Federazione, e per di più ciascuno Stato ha un peso specifico molto importante
  39. – col sistema dei Grandi Elettori – nell’elezione del Presidente.

In buona sostanza col “taglio” dei parlamentari il M5s vuole combattere la “casta”,

ma in realtà si fa “casta” esso stesso. Parlamentari nominati che non rispondono più al popolo ma solo alle segreterie di partito.

Si dirà che già oggi è così, e in parte è anche vero.

Ma cadere dalla padella alla brace non è certo la soluzione.

Questa non è una riforma, è solo un tentativo dei 5Stelle di riempire la pancia di un elettorato che vede nella politica il suo peggior nemico.

Per di più in questi mesi di pandemia è successo qualcosa di molto grave che dovrebbe far riflettere:

il virus s’è portato via anche il Parlamento, costretto a ratificare le decisioni assunte dal Presidente del Consiglio senza neppure poterle emendare.

Siamo proprio sicuri che sia questo il momento più adatto per sacrificare numericamente le Camere?



Noi crediamo di No. Anche perché non vogliamo un nuovo lockdown, stavolta della democrazia.
 
Qui di seguito la SCHEDA ELETTORALE allegata al testo base della nuova legge elettorale (Germanicum o Brescellum che dir si voglia)

adottata in Commissione Affari Costituzionali alla Camera dieci giorni fa, coi voti favorevoli di PD e M5S.


Dopo il referendum il testo passerà all’esame del Parlamento.


Come si può vedere, si tratta di un proporzionale (con soglia di sbarramento al 5%, fatto salvo il diritto di tribuna)

coi collegi plurinominali e coi LISTINI BLOCCATI, cioè senza la possibilità per l’elettore di esprimere le preferenze.


L’elezione avverrà in base all’ordine in cui i candidati saranno posizionati sulla scheda dalle segreterie di partito:


 
Mi sembra che a capo dell'INPS ci sia uno designato dai 5stalle (stalle, perchè i buoi stanno meglio)


3 indagati su 4 negano di aver mai preso il sussidio.

Gli accertamenti compiuti dalla Guardia di finanza dimostrano che le famiglie di Marco e Gabriele Bianchi,
di Francesco Belleggia e di Mario Pincarelli, avrebbero percepito indebitamente la somma complessiva di 33mila euro come reddito di cittadinanza.

E dagli accertamenti risulta che le famiglie in questione avrebbero
omesso di indicare elle autocertificazioni compilate i dati dovuti, creandosi in tal mondo le condizioni per accedere al beneficio“.

Sono così scattate le denunce
per la violazione della legge sul reddito di cittadinanza.

Inoltre è stata inviata una segnalazione all’Inps per il recupero delle somme dovute.


Ora spetterà all’Inps – già nel mirino per non aver effettuato i controlli del caso – recuperare le somme indebitamente percepite.

La procura di Velletri invece dovrà valutare se i quattro hanno effettivamente violato la legge che regola il reddito di cittadinanza.


Intanto gli indagati negano tutto.

In effetti ne hanno beneficiato persino delinquenti e carcerati.

Luigi Di Maio si straccia le vesti per gli “attacchi politici” e difende la sua creatura:

“Quello che è successo in queste ore, che queste famiglie, non i 4 presunti assassini, prendono il reddito di cittadinanza, è una cosa inaccettabile.
La prima cosa è che i controlli si devono intensificare – afferma convinto ospite a Porta a Porta su Rai Uno -.
La seconda è che dobbiamo fare i controlli anche su altro, perché non davano nulla al fisco“.

Certo, come recita l’antico proverbio,


Di Maio vuole chiudere la stalla dopo che sono scappati i buoi.
 

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