vetro
valgo zero ma non sono scemo
Referendum Costituzionale: 10 buone ragioni per votare sì
1- È un obbiettivo inseguito da quasi 40 anni (almeno dalla commissione Bozzi dell’83)
2- Abbiamo troppi parlamentari rispetto alla popolazione. Con la riforma ci allineeremo al resto d’Europa.
3- Un parlamento con un numero eccessivo di deputati funziona male ed è inefficiente. Ha scritto Tito Boeri: “secondo i dati open polis riferiti alla scorsa legislatura, il 40% dei deputati e il 30% dei senatori ha disertato più di 1/3 delle votazioni; l’attività legislativa si è concentrata su poco più del 10% dei parlamentari che hanno ricoperto più di un ruolo. Molti di loro non sono mai stati promotori né relatori di un singolo provvedimento. Una qualsiasi azienda con simili livelli di produttività si troverebbe a procedere a un drastico piano di esuberi”.
4- È una riforma circoscritta.
5- Non intacca la rappresentatività. A differenza di quel che sostengono gli alfieri del no, la riforma non pregiudica la rappresentativita del parlamento giacché essa non dipende dal numero dei parlamentari, ma dalla legge elettorale. Si riduce la rappresentanza, non la rappresentatività: allo stato attuale, sia i grandi che i piccoli partiti avranno una riduzione di parlamentari proporzionale.
6- Non è a rischio la democrazia e, al di là della retorica anti-casta, in sé ridurre i parlamentari non ha nulla di “populista”.
7- È una riforma costituzionale che ha ottenuto una maggioranza bulgara: in ultima lettura 553 voti favorevoli e solo 14 contrari.
8- Aumenta la centralità del parlamento e l’accountability.
9- Aumenterà la qualità degli eletti. Un numero minore di parlamentari significa una maggiore qualità nella selezione partitica (anche se un ruolo dirimente lo riveste la presenza di collegi uninominali in luogo delle preferenze o delle liste bloccate). Se il numero di posti in lizza sono (molti) meno, questo è un incentivo per i partiti a selezionare candidati migliori. Viceversa, con un numero elevato di posti in palio, un partito tenderà, pur di riempire le liste, a optare per candidati purchessia in barba alla loro qualità. Secondo la teoria organizzativa, un’assemblea legislativa più snella opera tendenzialmente meglio di una ipertrofica, come ha ricordato Carlo Fusaro su Repubblica.
10- In caso di approvazione esso apre la strada ad altre riforme indifferibili, come la modifica dei regolamenti parlamentari, delle commissioni, dei collegi elettorali e probabilmente, in un futuro prossimo, del bicameralismo paritetico (verso un monocameralismo?). Anche intervenire sugli emolumenti dei parlamentari è ormai divenuto improcrastinabile.
e poi queste chicche...........ma ci vogliamo rinunciare davvero?
votare NO sarebbe darsi martellata sulle p@@@e in cambio gioia cade governo, forse.
Senatori a vita
La riforma modifica anche l'articolo 59 della Costituzione, prevedendo espressamente che il numero massimo di senatori a vita non puo' essere superiore a 5.
Cosa cambia per la circoscrizione Estero
Entro 400 deputati e 200 senatori, i deputati eletti nella Circoscrizione Estero diventano otto (anziché 12); quattro i senatori (anziché 6)
Vedi l'allegato 574386
SIIIIIIIIII E CON TRE MILIONI DI SI CERTI DI PARTENZA