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pietro17elettra

Nonno pensionato
De Nora: accelera su prima gigafactory elettrolitica (Sole 24 Ore)
Oggi 10:15 - MF-DJ
ROMA (MF-DJ)-- un listino alimentato ad idrogeno, quello (ristretto) che tiene a battesimo i piani industriali scelti dall''Ipcei, il programma della Commissione europea a sostegno dei progetti europei di interesse comune. Enel, Iveco, Fincantieri, Snam e Industrie De Nora (tra i progetti selezionati anche quelli di Ansaldo Energia e Alstom Ferroviaria, non quotate) sono in prima linea in questo indirizzo strategico comune e beneficeranno, insieme ad altre realta'' europee, di uno stanziamento complessivo di 5,4 mld per sviluppare progetti legati alla creazione di una infrastruttura italiana completa a sostegno dell''economia all''idrogeno. Il tassello fondamentale di questo programma di transizione energetica sara'' la creazione della prima gigafactory elettrolitica italiana, progetto promosso da Industrie De Nora (il socio di riferimento e'' la famiglia De Nora con il 54,8%) in joint venture con Snam (un progetto analogo, piu'' piccolo, sara'' invece realizzato da Ansaldo), che dovrebbe essere avviato nella seconda meta'' dell''anno. Lo scrive il "Sole 24 Ore" precisando che la gigafactory (da non confondere con le superfabbriche di batterie elettriche per auto, con i progetti italiani annunciati da Stellantis a Termoli, da Faam a Teverola e da Italvolt in Piermonte) produrra'' elettrolizzatori per creare idrogeno verde tramite elettrolisi dell''acqua, oltre a realizzare componentistica per celle a combustibile, usate nella produzione di energia senza emissione di Co2. La JV (controllata al 90% da De Nora e al 10% da Snam) si occupera'' della costruzione, gestione e sviluppo di un impianto con capacita'' fino a due GWh (il termine "gigafactory" viene utillizzato proprio per indicare una capacita'' produttiva pari ad almeno un gigawattora). Il percorso era gia'' stato reso pubblico da Snam (azionista di De Nora con il 25,8% attraverso il veicolo Asset company) prima dell''Ipo, l''anno scorso, in occasione della presentazione del piano industriale societario al 2025, che prevede opportunita'' di investimento, da qui al 2030, per 23 miliardi in reti energetiche, stoccaggio di energia e progetti green. La localizzazione del maxi-impianto non e'' stata ancora definita ufficialmente ma, secondo quanto dichiarato dai vertici delle due aziende in piu'' occasioni, la previsione e'' che la struttura possa essere realizzata vicina a Milano, quindi collegata sia alle facilities di Snam, a San Donato, che di De Nora (a Milano e Cologno monzese). A conferma di questo orientamento, nelle scorse settimane la stessa societa'', guidata dal ceo Paolo Dellacha'', ha confermato che e'' stata presentata richiesta di espressione di parere preventivo al Comune di Cernusco sul Naviglio circa la fattibilita'' e realizzabilita'' di un nuovo hub produttivo, ai fini della rigenerazione urbana di un''area industriale dismessa a sud-est del territorio comunale, attualmente di proprieta'' privata, in relazione alla quale sono in corso trattative per l''acquisto.
gug
 

felixthecat

Forumer attivo

“Marino ha nel frattempo raggiunto un accordo con le banche finanziatrici per l'allungamento al 2027 della scadenza, inizialmente prevista al 2023, delle linee di credito bancarie ( Intesa Sanpaolo, Unicredit, Carige, Banco Bpm e alcuni istituti esteri) e l'estensione al 2028 del termine del prestito obbligazionario (prima al 2024).”

ma quindi quest’accordo riguarda le banche e non quanto in possesso ai retail?
 

qquebec

Super Moderator
“Marino ha nel frattempo raggiunto un accordo con le banche finanziatrici per l'allungamento al 2027 della scadenza, inizialmente prevista al 2023, delle linee di credito bancarie ( Intesa Sanpaolo, Unicredit, Carige, Banco Bpm e alcuni istituti esteri) e l'estensione al 2028 del termine del prestito obbligazionario (prima al 2024).”

ma quindi quest’accordo riguarda le banche e non quanto in possesso ai retail?

riguarda il bond. Se l'hanno in mano le banche, il retail o i marziani, non fa differenza
 

pietro17elettra

Nonno pensionato
Ansaldo E.: presto nuovo ad (fonti)
02/02/2023 12:40 - MF-DJ
ROMA (MF-DJ)--Il piano di rilancio di Ansaldo Energia prosegue senza alcun rallentamento e secondo il percorso tracciato dal Consiglio di amministrazione dell''azienda, con il pieno sostegno di Cassa Depositi e Prestiti. Secondo quanto si apprende da fonti Cdp, e'' in corso, intanto, il processo di individuazione del nuovo amministratore delegato di Ansaldo Energia e presto sara'' indicato il successore di Giuseppe Marino. Va quindi avanti la finalizzazione del nuovo piano industriale, che punta sulla diversificazione del business attraverso importanti investimenti nelle energie rinnovabili e nel nucleare, e anche sulla valorizzazione del patrimonio tecnologico nel segmento tradizionale delle turbine a gas. A Marino, che rimarra'' alla guida di Ansaldo Energia fino al 31 marzo, vanno i ringraziamenti per il lavoro svolto. Il Consiglio di amministrazione di Ansaldo Energia rimane normalmente in carica e non c''e'' alcun impatto sulla normale operativita'' aziendale Tutti gli aspetti del piano industriale e della correlata manovra finanziaria di ricapitalizzazione, su cui Cassa riafferma il proprio impegno di azionista, vanno avanti speditamente, in modo da essere varati secondo i tempi stabiliti.
pev
 

pietro17elettra

Nonno pensionato
FOCUS: ecco i passi fatti da De Nora dall'Ipo (+28% in Borsa)
02/02/2023 14:46 - MF-DJ
ROMA (MF-DJ)--Dai 13,50 euro del prezzo di collocamento (il 30 giugno 2022), il titolo De Nora e'' arrivato ai 18,23 euro di oggi, mettendo a segno un +28,13% di performace a sei mesi. Una crescita che ha premiato sia i risultati - il 2022 si e'' chiuso con ricavi a +38% e il record di ordinativi a +44% - che hanno confermato la guidance annunciata sia i colpi messi a segno. Il Gruppo, multinazionale italiana specializzata in elettrochimica e nell''emergente industria dell''idrogeno verde, opera in tre diversi segmenti di business: la linea "Electrode Technologies", attiva nella produzione di elettrodi per diversi settori industriali; il ramo "Water Technologies", che si concentra nella produzione e vendita di tecnologie e soluzioni per il trattamento, per la filtrazione e disinfezione dell''acqua; il segmento "Energy Transition" che si focalizza sulla produzione, trasporto e stoccaggio dell''idrogeno verde attraverso l''offerta di prodotti e apparecchiature per l''elettrolisi dell''acqua e la sua riconversione in energia elettrica. Quest''ultima divisione, in particolare, la Energy Transition, ha accelerato il suo sviluppo nel 2022 registrando un incremento di oltre il 300% rispetto al 2021 (5% del fatturato di Gruppo); grazie alla crescita degli ordini ed all''esecuzione dei progetti in corso e, precisano dall''head quarter, nonostante un leggero sfasamento di alcuni ricavi che saranno recuperati nei primi trimestri del 2023. Ecco i colpi messi a segno dall''Ipo ad oggi: De Nora e'' stata selezionata tra le 6 imprese italiane partecipanti al primo progetto di comune interesse europeo (IPCEI) sull''idrogeno che ha ottenuto il via libera della Commissione europea. Il 15 luglio 2022 Bruxelles ha approvato finanziamenti fino a 5,4 mld per "importanti progetti di Comune interesse Europeo (IPCEI Hy2Tech) per contribuire alle attivita'' di ricerca, innovazione e sviluppo lungo l''intera filiera delle tecnologie dell''idrogeno verde". I finanziamenti saranno indirizzati a 41 progetti sviluppati da 35 societa'' in 15 Stati. Tra questi e'' inclusa De Nora Italy Hydrogen Technologies (societa'' controllata al 90% da De Nora e partecipata al 10% da Snam) per il progetto di sviluppo di una gigafactory, con capacita'' fino a 2GW, per la produzione di pile, sistemi e componenti per elettrolisi dell''acqua destinati alla produzione di idrogeno verde e celle a combustibile. Per incentivare gli investimenti il Ministero dello Sviluppo economico ha messo a disposizione 700 mln di euro del Fondo Ipcei (attivando anche risorse Pnrr) alle sei aziende italiane che partecipano al progetto: Ansaldo, Fincantieri, Iveco Italia, Alstom Ferroviaria, Enel e appunto De Nora (in partnership con Snam). Il 26 luglio, thyssenkrupp nucera (partecipata da Industrie De Nora per 34% del capitale sociale, mentre il restante 66% e'' indirettamente detenuto da thyssenkrupp AG) ha annunciato l''aggiudicazione di una commessa da parte di Unigel, societa'' brasiliana tra le maggiori aziende chimiche dell''America Latina e il piu'' grande produttore di fertilizzanti azotati in Brasile, per la realizzazione del primo impianto di idrogeno verde su scala industriale in Brasile. Nella prima fase si prevede l''installazione di tre elettrolizzatori con una capacita'' complessiva pari a 60 MW. Il nuovo impianto avra'' una capacita'' produttiva iniziale di 10.000 tonnellate/anno di idrogeno verde e 60.000 tonnellate/anno di ammoniaca verde. La societa'' prevede, in una seconda fase, di quadruplicare la produzione di idrogeno verde espandendo l''impianto di elettrolizzazione a una struttura da centinaia di MW che produrra'' circa 40.000 tonnellate di idrogeno verde. Il 16 dicembre scorso De Nora ha avviato l''iter autorizzativo per la realizzazione del progetto "Italian Gigafactory". Il Gruppo ha presentato richiesta di espressione di parere preventivo al Comune di Cernusco sul Naviglio circa la fattibilita'' e realizzabilita'' di un nuovo hub produttivo, ai fini della rigenerazione urbana di un''area industriale dismessa a sud-est del territorio di Cernusco sul Naviglio attualmente di proprieta'' privata, in relazione alla quale sono in corso trattative per l''acquisto. La Giunta Comunale, riunitasi lo stesso 16 dicembre, con proprio atto di indirizzo ha valutato di interesse pubblico la proposta del nuovo insediamento produttivo e ha dato mandato al dirigente del Settore Tecnico del Comune di svolgere tutte le attivita'' necessarie per dare seguito alle richieste della societa''. Il nuovo sito ospitera'' il progetto "Italian Gigafactory" che mira alla produzione di elettrolizzatori per la generazione di Idrogeno verde tramite elettrolisi dell''acqua e alla realizzazione di componentistica per celle a combustibile, usate nella produzione di energia senza emissione di CO2. Subordinatamente al buon esito dell''iter autorizzativo, che si sviluppera'' nei prossimi mesi, l''avvio dei lavori di costruzione e'' previsto nella seconda meta'' del 2023.
gug
[email protected]
 

pietro17elettra

Nonno pensionato
UPDATE 1-Italy's Ansaldo Energia signs deal in Azerbaijan
Oggi 09:05 - RSF
(Adds detail)
ROME, Feb 13 (Reuters) - Italy's Ansaldo Energia, a service provider for the power generation industry, and Azerbaijan's largest electrical power producer Azerenerji have signed a deal in Baku, Italy's Industry Ministry said on Twitter on Monday.

The deal was signed in the presence of Italian Industry Minister Adolfo Urso and Azerbaijan's President Ilham Aliyev, the ministry said without providing any further details.

Urso had said on Saturday Italy was set to sign a contract to sell four gas turbines to Azerbaijan.

Urso was on Monday visiting the former Soviet state in the Caucasus region. It is one of Italy's most important energy partners.

Italy is looking for new sources of supply to replace gas imports from Russia and it aims to fully cut its dependence on Russian gas by the end of this year, Urso said on Monday in an interview with daily il Messaggero.

Italy bought 16% of its gas from Russia last year and 40% in 2021.

Monday's deal comes after Italy last month signed a $8 billion gas production contract with Libya aimed at boosting energy supplies to Europe.

Italy is working to double to 20 billion cubic metres the capacity of the Trans Adriatic Pipeline (TAP), which brings Azeri gas to Apulia in the southeast of the country.

(Reporting by Giuseppe Fonte, writing by Cristina Carlevaro, editing by Federico Maccioni)
(([email protected]; +39 06 80307729;))
 

pietro17elettra

Nonno pensionato
Studi legali: Pavia e Ansaldo in lancio di Aurora Energy Research in Italia
20/02/2023 11:35 - MF-DJ
MILANO (MF-DJ)--Lo Studio Legale Pavia e Ansaldo, con un team composto dal Partner Daniele Carminati, Partner Valentina Simonelli, Giorgia Daniele e Cristiano Piroli, ha assistito Aurora Energy Research Limited, societa'' inglese che fornisce servizi di consulenza relativi ai mercati dell''energia, gia'' presente in Inghilterra, Francia, Spagna, Germania, Svezia, Grecia, Australia e Stati Uniti d''America, nell''avvio della propria attivita'' in Italia, tramite la costituzione della societa'' a responsabilita'' limitata Aurora Energy Research e nella redazione dei contratti con il management. Lo si apprende da una nota.
alb
[email protected]
 

pietro17elettra

Nonno pensionato
Questa è vecchia ma mi era sfuggita:


Ansaldo: di nuovo in stand-by, banche chiedono rimborsi (Messaggero)
17/02/2023 10:00 - MF-DJ
ROMA (MF-DJ)--La manovra finanziaria di Ansaldo Energia si ingarbuglia nuovamente nonostante il governo si sia reso garante del piano di rilancio mediante una ricapitalizzazione da 550 milioni (300 in equity, 250 in conversione di un prestito e interessi) a carico di Cdp, primo azionista con l''88%. Lo scrive Il Messaggero aggiungendo che per facilitare il risanamento, Cassa si e'' resa a sua volta disponibile ad acquistare il bond da 350 milioni emesso nel 2017 con scadenza 2024 ma che, secondo il piano presentato a novembre 2022 dall''ormai ex ad Giuseppe Marino (lascera'' il 1* aprile per guidare il gruppo Hitachi) avrebbe dovuto essere allungato al 2028: Cdp ha messo sul piatto 300 milioni per tacitare i bondholders che avrebbero potuto mettersi di traverso. Ma questa apertura sul bond ha irritato le banche perche'' creerebbe una asimmetria fra creditori. Sicche'' ora si profila una corsa contro il tempo per mettere il sigillo al piano di ristrutturazione e rilancio fondato anche su una riconversione industriale: l''accordo-quadro fra Ansaldo Energia, Cdp e banche dovra'' essere siglato entro il 23 febbraio, giorno in cui si riunira'' il cda ordinario della spa di Via Goito. I tempi si stanno accorciando. Ansaldo e'' assistito da Mediobanca, le banche da Lazard. Ieri pomeriggio, nel corso di una call convocata ad hoc tra tutti gli istituti (Intesa Sanpaolo, Unicredit, Bpm, Bnp Paribas, Hsbc, SocGen, Commerzbank, Credit Agricole, Santander, Barclays) esposti per 1,1 miliardi, di cui 450 milioni di un pool garantito da Sace, hanno formalizzato il dissenso. Gli istituti dovranno rischedulare le linee per cassa e firma dal 2023 al 2027. La manovra prevede che a 3-4 banche sia permesso l''utilizzo di crediti di firma, una modalita'' pero'' che costituisce nuova finanza a una societa'' che ha dovuto varare l''intero piano di ristrutturazione in quanto si trovava nelle sabbie mobili dell''articolo 2446 codice civile: le perdite di 446 milioni del primo semestre 2022 hanno diminuito il capitale di oltre un terzo. Dal punto di vista industriale la svolta ridimensiona il business tradizionale delle turbine a favore dei servizi e del nucleare.
pev
 

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