Obbligazioni bancarie Obbligazioni Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca

difficile dirlo, direi non più della metà di quello pagato da Atlante..... se nessuno ha voluto sottoscrivere, un motivo ci sarà: con quella cifra ci si compra BMPS!!

Scusa ma secondo te Atlante venderebbe subito ad un prezzo inferiore per far incassare una perdita immediata ai suoi azionisti ? La logica del fondo non è questa... poi se nessuno offrirà più di 10 centesimi penso che se la terranno per un po'
 
Scusa ma secondo te Atlante venderebbe subito ad un prezzo inferiore per far incassare una perdita immediata ai suoi azionisti ? La logica del fondo non è questa... poi se nessuno offrirà più di 10 centesimi penso che se la terranno per un po'

e secondo te dopo un asta deserta per cui si è reso necessario la creazione di un fondo ad hoc, concepito solo ed esclusivamente per deconsolidare NPLs e aumenti di capitale andati male, qualcuno paga più di 0.10?

Atlante non è un fondo che non segue logiche di mercato (infatti hanno già detto che il tasso interno di rendimento sugli NPL sarà di gran lunga inferiore a quello che chiedono tutti gli altri attori, altrimenti non possono giustificare i livelli che andranno a pagare): è un fondo che compra asset a prezzi ben superiori a quelli di mercato, siano essi azioni o NPL.
Il che non esclude che tra 1-10-20 anni possano fare soldi, è solo che è abbastanza improbabile, e comunque i ritorni saranno quasi sicuramente inferiori al 99% degli altri attori
 
Forse non ci rendiamo conto del pericolo scampato.

B.P.Vicenza: le carte del board, solo in due investiranno (CorSera)

  • B.P.Vicenza: le carte del board, solo in due investiranno (CorSera) - MilanoFinanza.it

    ROMA (MF-DJ)--"Solo due investitori degli oltre 180 incontrati hanno
    manifestato potenziale interesse a sottoscrivere azioni della banca a un
    prezzo prossimo allo zero". E' quanto si legge, come riporta il Corriere
    della Sera, in un documento interno di Banca Popolare di Vicenza che
    riassume la fase di pre-marketing, ossia i sondaggi preliminari di mercato
    svolti dal 7 al 18 aprile.

    Il 18 aprile, spiega il quotidiano, e' un giorno decisivo, seguito da
    due settimane intense e drammatiche come testimoniano anche i verbali
    inediti delle riunioni. Il pre-marketing e' il momento in cui banca e
    coordinatori dell'offerta (Bnp Paribas
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    , Deutsche Bank
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    , Jp Morgan,
    Mediobanca
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    e Unicredit
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    ) testano il mercato per poi stabilire il range di
    prezzo. Secondo il report finale "182 investitori di primario standing"
    sono stati contattati, ma alla fine solo due manifestano interesse a un
    prezzo vicino allo zero e "tutti gli altri a valori di riferimento della
    banca post aumento inferiori all'importo di 1,5 miliardi". Il 18 aprile,
    giorno in cui Unicredit
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    e Quaestio firmano l'accordo che prepara il
    paracadute di Atlante, si riunisce anche il consiglio di Vicenza per
    stabilire il range di prezzo. Il memorandum delle banche coordinatrici non
    puo' che indicare "un rischio di esecuzione elevato dell'operazione" e la
    loro indicazione e di una forchetta tra 0,10 e 1 euro. Il Cda alza pero' a
    3 euro il limite superiore. L'offerta va sul mercato tra il 22 e il 29
    aprile, con 60 investitori incontrati; il road show di presentazione tocca
    Milano e Londra, mentre New York e' cancellata "alla luce dello scarso
    interesse emerso".

    I risultati finali sono quelli comunicati al mercato e che poi hanno
    indotto Borsa Italiana a stoppare la quotazione. Dieci investitori
    istituzionali in tutto: Mediobanca
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    per il 4,97% e tutti gli altri lo 0,1%.
    Quando la sera del 29 aprile viene letto in Consiglio il report chiuso
    alle 13 emerge che 8 di quei 10 investitori sono italiani e 2 svizzeri.

    rov

    (fine)

    MF-DJ NEWS
 
e secondo te dopo un asta deserta per cui si è reso necessario la creazione di un fondo ad hoc, concepito solo ed esclusivamente per deconsolidare NPLs e aumenti di capitale andati male, qualcuno paga più di 0.10?

Atlante non è un fondo che non segue logiche di mercato (infatti hanno già detto che il tasso interno di rendimento sugli NPL sarà di gran lunga inferiore a quello che chiedono tutti gli altri attori, altrimenti non possono giustificare i livelli che andranno a pagare): è un fondo che compra asset a prezzi ben superiori a quelli di mercato, siano essi azioni o NPL.
Il che non esclude che tra 1-10-20 anni possano fare soldi, è solo che è abbastanza improbabile, e comunque i ritorni saranno quasi sicuramente inferiori al 99% degli altri attori

l'incertezza è stata determinante, concordo con te che ci sono tutti i motivi per cui andasse deserta, però quello che non penso che è atlante a breve la venderà a meno

adesso c'è da valutare l'impatto del pre-marketing della veneto per capire se la storia sarà diversa o si ripeterà

certo che a vedere oggi l'assemblea della veneto vengono i brividi, o gli attuali soci ci mettono un bel po' di soldi o anche loro faranno la fine dei dinosauri, si estingueranno... la cosa curiosa è che si accapigliano per le liste ma tra 2 mesi non esisterà più nulla di quello che c'è oggi, hanno il meteorite che è sopra la loro testa e sta cadendo ma continuano con le solite parapiglie....
 
Scusa ma secondo te Atlante venderebbe subito ad un prezzo inferiore per far incassare una perdita immediata ai suoi azionisti ? La logica del fondo non è questa... poi se nessuno offrirà più di 10 centesimi penso che se la terranno per un po'
Concordo al 100% quanto hai scritto.
 
Dubito che atlante venderà a breve, e il motivo è che nessuno pagherà la cifra pagata dal fondo: se va bene ci vorranno anni, se va male entreranno nuovi azionisti con un altro aumento di capitale, così si diluira senza riconoscere perdite
 
Veneto Banca: Atlante e l'ipotesi del maxi polo con Vicenza (Sole)

ROMA (MF-DJ)--L'aumento di capitale di Veneto Banca sembra destinato a svolgersi in un clima meno cupo di quello della Popolare di Vicenza, anche se non sara' comunque una passeggiata. E cosi' per il miliardo che l'istituto dovra' chiedere al mercato intorno alla meta' di giugno, scrive Il Sole 24 ore, il pensiero corre subito al fondo Atlante. Ieri l'a.d. della banca, Cristiano Carrus, ha spiegato che il prospetto arrivera' entro un paio di settimane. Subito dopo, cioe' intorno al 20maggio -spiega il giornale- si terra' un vertice con le banche del consorzio di garanzia, cioe' Banca Imi che guida il pool al fianco dei co-global Credit Suisse, SocGen, Citi e Ubs; joint book runner saranno invece Unicredit, Natixis, Nomura, Barclays e Commerzbank. La pattuglia e' nutrita ma tutto dipendera' dal mercato e cosi' ad oggi non si puo' escludere che una quota possa finire in pancia al fondo gestito da Quaestio sgr. Secondo le impressioni raccolte sul mercato, aggiunge il quotidiano, l'intervento di Atlante viene considerato l'opzione piu' probabile. E nel caso, non remoto, in cui il fondo dovesse trovarsi con una quota di controllo potrebbe anche valutare un'integrazione con la Popolare di Vicenza, di cui possiede il 99,3%. Per ora, conclude il giornale, si tratta solo di un'ipotesi che pero' circola in ambienti finanziari.
 
protagonisti del sistema creditizio si stanno organizzando per evitare nuovi casi di bail-in. Lo scrive Affari&Finanza di Repubblica spiegando che si sta costituendo una grande muraglia delle banche proprio per impedire nuovi rischi di bail-in.

Dopo i big del credito, l'attenzione si sposta adesso sulle banche locali, Bcc e Casse di Risparmio. A poco a poco sta nascendo un sistema di fondi creati dagli stessi istituti.

Quanto allo stato di salute generale delle banche, dopo i recenti interventi (ultimo tra tutti Atlante), c'e' da stare piu' tranquilli, mette in evidenza il settimanale spiegando che risolti i casi piu' gravi, di carattere sistemico, all'orizzonte non si vede piu' nulla di cosi' grande da impensierire il Paese. Tuttavia, se il pericolo di tsunami si e' allontanato, sono possibili molti temporali che, insieme, potrebbero creare danni rilevanti. Tra le 360 banche di credito cooperativo, le 45 casse di risparmio spa e altri piccoli istituti, ci sono molti casi che potrebbero richiedere un intervento.

E' quasi certo, soprattutto se l'economia italiana non tornera' a crescere con decisione e se i tassi resteranno troppo bassi per un lungo periodo, che nel prossimo anno-anno e mezzo, continua il giornale, piu' di qualche Bcc avra' bisogno.
 
C'è un insieme di strumenti, tra cui anche la Gacs e i provvedimenti per il recupero delle sofferenze. Inoltre i flussi di nuovi crediti deteriorati stanno rallentando. Tutto questo porterà a una normalizzazione della situazione. Atlante è un pezzo nell'insieme e non si può escludere che la sua dotazione venga aumentata".

Lo ha affermato Giovanni Sabatini, d.g. dell'Abi, in una intervista a Milano Finanza, aggiungendo che "oggi i tempi variano molto da città a città. Ciò vuol dire che, a parità di regole, ci sono margini di miglioramento a livello organizzativo in alcuni tribunali. Le misure del governo sono molto positive. Alcune di queste, come il patto marciano, possono essere applicate anche nei contratti in essere. Tutto è migliorabile, ma facciamo funzionare innanzitutto quello che abbiamo".
 

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