Banche venete: Cimbri (Unipol), se tutto sistema partecipa faremo nostra parte
MILANO (MF-DJ)--"Nessuno ci ha chiesto nulla. Vediamo nel caso cosa ci propongono. In linea di principio se tutto il sistema interviene faremo la nostra parte ma non faremo interventi isolati".
Lo ha affermato Carlo Cimbri, a.d. di Unipol, a margine della presentazione del bilancio integrato, in merito ad un possibile intervento in Veneto Banca e Bpvi.
"Non abbiamo ricevuto nessuna proposta concreta", ha detto ancora ribadendo che "non faremo interventi da soli e neanche se non ci sara' una adesione complessiva. In caso il nostro intervento sarebbe pro quota".
Il top manager ha ricordato l'intervento di Unipol nel fondo Atlante. "Atlante", ha detto, "in quel momento storico ha assolto una funzione per evitare che le cose precipitassero. E abbiamo fatto la nostra parte". A chi gli chiedeva se la societa' fosse disponibile a continuare ad investire sulle banche venete, Cimbri ha risposto: "altrimenti i costi e i rischi sarebbero molto piu' alti. Su Atlante abbiamo messo 100 mln. Anche noi abbiamo svalutato intorno al 40% e faremo anche di piu'".
Incalzato dai giornalisti che gli facevano notare come i tempi per trovare una soluzione sulle banche venete fossero stretti, l'a.d. ha spiegato che "possiamo solo valutate e rispondere su proposte che ci pervengono".
Infine a chi gli chiedeva se un eventuale intervento di Unipol fosse possibile se tutte le banche interverranno, Cimbri ha risposto: "non e' che ti puoi negare se qualcuno non partecipa ma neanche se partecipano 2-3 banche. Il meccanismo del Fondo di risoluzione funziona con la partecipazione di tutte le banche pro quota. Se non c e' un'altra soluzione si parla di un intervento analogo fatto non attraverso il fondo ma direttamente. Quindi i principi devono essere analoghi". lab
(fine) MF-DJ NEWS 15 giu 2017 12:05