Forse non ci voleva la sfera di cristallo: bastava immaginare che si sarebbe seguita una strada diversa da quella tracciata dalla normativa.
L'ho già scritto, ma mi ripeto.
All'art. 31.2.c leggiamo che uno degli obiettivi della risoluzione consiste nel:
"salvaguardare i fondi pubblici riducendo al minimo il ricorso al sostegno finanziario pubblico straordinario"
Se la LCA permettesse di raggiungere quell'obbiettivo meglio della risoluzione, allora bisognerebbe applaudire alla decisione presa. Viceversa, bisognerebbe ammettere che si è proceduto in evidente contraddizione con le leggi.
Ripeto anche che non sto rimpiangendo la risoluzione. Mi limito a dire che, norma di legge, le uniche alternative erano risoluzione o ricapitalizzazione precauzionale. E di fronte a quella alternativa secca, avrei voluto vedere come avrebbe reagito il sistema bancario italiano.
La LCA la si è fatta andando contro spirito e lettera delle leggi.
Non serve a nulla ricordare il precedente, per quanto del piffero, di Banca Brutia. A meno che si sia in grado di dimostrare che anche in quel caso il taxpayer si è trovato a pagare un conto più salato rispetto alla BRRD, e questo sarebbe un ammonimento per chiunque orienti i propri investimenti in base alle norme.
Puoi dimostrarlo, PAT?
In linea astratta, nulla toglie che una LCA in piena regola e con tutti i crismi del rispetto della legge avrebbe potuto permettere di minimizzare l'impatto pubblico.
Sarebbe bastato nominare un commissario vero, esempio Oscar Giannino, il prof. Seminerio, il prof. Caffe', il prof. ministro dell'economia dello stato dellì'oman (non mi ricordo il nome) e seguito alla lettera lo spirito della legge fallimentare, evitando di nominare commissari coloro che hanno portato alla disfatta la banca e che avevano minacciato sul Corriere della Sera di far rientrare tutti gli impieghi in caso di LCA. Una procedura giudiziaria concorsuale seria e fatta bene non puo' essere parametrica come il bail in (l'8% delle passsivita'....), ma deve tendere a soddisfare i creditori e gli altri portatori di interessi secondo una gerarchia precisa come prevista dal diritto fallimentare e, come di gran moda negli ultimi anni, provvedere a tutelare gli interessi sociali e di altre espressioni del territorio.
E una LCA vera sarebbe anche molto piu' equa del bail in per distribuire i costi e redistribuire correttamente i ricavi dell'attivita' liquidatoria.
Allora, mi dirai giustamente, che di fronte ad una LCA "vera", tanto valeva fare il bail in cosi' da dimostrare di essere ligi.
Concordo.
Siamo in Italia, questo e' il punto e l'azzardo morale paga sempre tantissimo in questo paese nel propinare soluzione di facciata che riversino tutto il conto da pagare sulle spalle di Pantalone.
Ciao
