NoWay
It's time to play the game
B.P.Vicenza: Altroconsumo; ribaltare Cda, poi nuovi innesti
ROMA (MF-DJ)--Il Consiglio attualmente in carica in Banca Popolare di Vicenza "non fornisce sufficienti garanzie di discontinuita' rispetto al passato, che ha visto il disastro della banca", per questo Altroconsumo "chiede che gli attuali consiglieri vengano surrogati con nuovi soggetti in grado di garantire gli interessi dei soci".
La richiesta e' fatta in forza dell'articolo 2386 del codice civile e dell'articolo 33 dello statuto della banca che prevedono come gli amministratori non nominati dall'assemblea possano restare in carica solo fino alla seguente. Ora cio' e' successo con l'ingresso nella banca di Iorio e Dolcetta che nel contesto in cui sono inseriti non danno sufficienti garanzie su una netta discontinuita' di gestione.
I soci della Popolare di Vicenza, maggioranza ferita e umiliata e finora silente, hanno il diritto di vedersi rappresentati nei loro interessi di investitori, non piu' solo chiamati a donare sangue per garantire la continuita' aziendale.
L'attuale direzione ha pennellato un piano industriale in cui la trasformazione in spa e la quotazione in Borsa - un vero harakiri degli azionisti - sembrano essere l'unico ingrediente: nulla si e' detto in ordine alle doverose azioni di responsabilita' nei confronti degli ex amministratori. Altroconsumo esige trasparenza sul prossimo ordine del giorno, con la chiara indicazione di surroga degli attuali consiglieri.
ROMA (MF-DJ)--Il Consiglio attualmente in carica in Banca Popolare di Vicenza "non fornisce sufficienti garanzie di discontinuita' rispetto al passato, che ha visto il disastro della banca", per questo Altroconsumo "chiede che gli attuali consiglieri vengano surrogati con nuovi soggetti in grado di garantire gli interessi dei soci".
La richiesta e' fatta in forza dell'articolo 2386 del codice civile e dell'articolo 33 dello statuto della banca che prevedono come gli amministratori non nominati dall'assemblea possano restare in carica solo fino alla seguente. Ora cio' e' successo con l'ingresso nella banca di Iorio e Dolcetta che nel contesto in cui sono inseriti non danno sufficienti garanzie su una netta discontinuita' di gestione.
I soci della Popolare di Vicenza, maggioranza ferita e umiliata e finora silente, hanno il diritto di vedersi rappresentati nei loro interessi di investitori, non piu' solo chiamati a donare sangue per garantire la continuita' aziendale.
L'attuale direzione ha pennellato un piano industriale in cui la trasformazione in spa e la quotazione in Borsa - un vero harakiri degli azionisti - sembrano essere l'unico ingrediente: nulla si e' detto in ordine alle doverose azioni di responsabilita' nei confronti degli ex amministratori. Altroconsumo esige trasparenza sul prossimo ordine del giorno, con la chiara indicazione di surroga degli attuali consiglieri.