Capirex85
Value investor
A precisazione di quanto detto, io non sono per un sistema di libero mercato senza regole chiare e senza tutela per i risparmiatori. E sono contro i fallimenti perché danneggiano i risparmiatori, che anche loro hanno pagato e pagano le tasse.
Certo se poi un default non si può proprio evitare, non c'è niente da fare e le perdite vanno in capo a chi ha creduto nell'azienda fallita, come fino ad ora abbiamo visto con le varie Cirio, Parmalat, Lehman Brothers, ...
Quello cui sono contrario è dire: siccome occorre salvare il sistema bancario, possiamo abbattere i debiti così evitiamo di tassare i contribuenti e scarichiamo le perdite sui creditori.
Se vogliono fare una cosa del genere hanno solo due possibilità: far accedere le aziende in crisi alle apposite procedure fallimentari, accettando le reazioni del mercato, oppure fare una legge che rinegozi d'autorità il debito delle banche in crisi (in pratica un esproprio).
Altre soluzioni non le vedo, mi pare troppo comodo dire: riduciamo i debiti ma le banche devono comunque andare avanti perché non possono fallire... E chi ha prestato loro i soldi deve sacrificarli per il bene dell'azienda? E magari queste banche poi tornano in utile e agli obbligazionisti non viene rimborsato quanto hanno perso?
Per non parlare poi di come è stato gestito il sistema bancario americano: se il governo americano ha commesso degli errori, a pagare saranno prima di tutto i cittadini americani (tutti), poi è chiaro che se le perdite sono enormi e non si può proprio evitare il fallimento anche agli investitori esteri dovranno accettare le perdite.
Direi che la strada della nazionalizzazione è la più ragionevole se le perdite sono gestibili, poi se i buchi di bilancio sono troppi anche così non si risolve niente per cui occorre trovare una soluzione diversa, ma a mio avviso occorre passare tramite la procedura fallimentare.
In Italia è da anni che si dice che il risparmio non è tutelato, trovo curioso che qui si parli tranquillamente di decurtare gli obbligazionisti perché le banche non possono fallire...
Il discorso in generale lo condivido e anche io sono per la tutela del risparmiatore... ma per tutela intendo quello che ho scritto sopra: fornirgli le informazioni necessarie per prendere una decisione consapevole.
Ma salvare gli obbligazionisti con i soldi dei contribuenti sempre e comunque no. Non mi sembra corretto e crea a lungo andare distorsioni molto pericolose nel sistema.
Pensa alle poche banche sane che non hanno aderito al supporto statale. Paradossalmente per finanziarsi devono pagare tassi di interesse molto superiori alle banche in crisi che sono sostenute dallo stato.
Gli attori virtuosi sono penalizzati a favore di quelli non virtuosi... è una situazione paradossale e un sistema capitalistico non può funzionare a lungo così: prima o poi qualche ingranaggio si rompe.
Bisogna avere una visione complessiva di quello che è giusto per l'intero sistema... non solo di quello che fa comodo all'obbligazionista.
Se dovessero salvare le chiappe ai creditori di Unicredit caricando di debito te e in futuro i tuoi figli non so quanto la prenderesti bene. Ci sono cose più importanti in cui si possono spendere i soldi pubblici... sanità, istruzione, infrastrutture, sicurezza etc etc
Perchè gli obbligazionisti di Lehman e delle altre molteplici banche fallite negli usa devono pagare e quelli F&F, AIG etc etc no? Anche gli altri erano almeno in parte risparmiatori. Hanno ricevuto la stessa tutela? No.