Vediamo domani cosa decidono, ma se dovessero prenderci per il culo, qua parte una guerra atomica.
Facciamo partire cause nei confronti di amministratori effettivi o di fatto, sindaci, revisori e advisors per l’accertamento delle rispettive responsabilità per le azioni e/o omissioni che hanno portato la società in stato di insolvenza, occultandone al mercato l’effettivo stato di salute (vedete ad esempio, da ultimo, il conferimento ex art. 2343-ter, comma 2, c.c. del 28 agosto 2012, che ha valutato il patrimonio sociale in Euro 691.642.000).
Dovremmo inoltre valutare se l’attuale procedura sia quella che possa massimizzare la recovery per gli obbligazionisti, tenendo ad esempio conto che con altre procedure fallimentari ci potrebbe essere una più incisiva azione risarcitoria nei confronti di amministratori effettivi o di fatto, sindaci, revisori, advisors, anche con l’intervento della procura della Repubblica.