News, Dati, Eventi finanziari Offerta Argentina: risposta ai quesiti di interesse generale (4 lettori)

fo64

Forumer storico
Argentina Bond: Nielsen, Solo 5 Mld Rimasti A Risparmiatori

Argentina: Bond; Nielsen, Solo 5 Mld Rimasti A Risparmiatori Italiani

(ANSA) - BUENOS AIRES, 21 feb - Dei 14 miliardi di dollari di bond argentini in default in mani italiane solo cinque sono ancora di proprietà di piccoli risparmiatori, mentre nove sarebbero controllati dalle banche. E' quanto ha detto il sottosegretario argentino alle Finanze, Gustavo Nielsen, ai tre deputati italiani - Giorgio Benvenuto (Ds), Luigi Olivieri (Ds) e Giovanni Didoné (Lega) - in visita in Argentina. Lo riferiscono i tre parlamentari al termine di una settimana di incontri nel Paese latino americano, durante i quali - spiegano i deputati - si è rafforzata la loro convinzione che le banche italiane non abbiano agito correttamente vendendo a piccoli risparmiatori titoli destinati ad investitori sofisticati. (ANSA).
 

lothar

Forumer storico
Re: Argentina Bond: Nielsen, Solo 5 Mld Rimasti A Risparmiat

fo64 ha scritto:
Argentina: Bond; Nielsen, Solo 5 Mld Rimasti A Risparmiatori Italiani

(ANSA) - BUENOS AIRES, 21 feb - Dei 14 miliardi di dollari di bond argentini in default in mani italiane solo cinque sono ancora di proprietà di piccoli risparmiatori, mentre nove sarebbero controllati dalle banche. E' quanto ha detto il sottosegretario argentino alle Finanze, Gustavo Nielsen, ai tre deputati italiani - Giorgio Benvenuto (Ds), Luigi Olivieri (Ds) e Giovanni Didoné (Lega) - in visita in Argentina. Lo riferiscono i tre parlamentari al termine di una settimana di incontri nel Paese latino americano, durante i quali - spiegano i deputati - si è rafforzata la loro convinzione che le banche italiane non abbiano agito correttamente vendendo a piccoli risparmiatori titoli destinati ad investitori sofisticati. (ANSA).


mente sapendo di mentire!"

lo swap è fallito abbondantemente e cercano salvagenti da tutte le parti!

con buona pace dei ladrones e dei loro accoliti tipo l'esimio prof scienza!

lot
 

giuseppe.d'orta

Forumer storico
Scenario: le banche stanno facendo vendere/aderire a 30 (ed anche meno) in modo da cancellare la parola "Argentina" dalle agenzie, l'opes (offerta pubblica di estorsione) termina maluccio e l'Argentina è costretta ad offrire, ad esempio, 60....è la volta che qualche agenzia bancaria finisce per essere incendiata dai clienti inferociti.
 

giuseppe.d'orta

Forumer storico
Argentina: a venerdì 18 adesioni al 39,96%

A venerdì 18 febbraio le adesioni all'offerta di scambio della Repubblica Argentina sui bond in default ammontava a 40,999 miliardi di dollari, pari al 39,96% del capitale oggetto di offerta. L'opas terminera' venerdì prossimo, 25 febbraio.
 

NNGNews

Forumer attivo
BUENOS AIRES - Dovrebbe chiudere con una quota di adesioni attorno al 70% l'offerta pubblica di scambio lanciata dall'Argentina sui titoli di Stato non pagati ai risparmiatori. La contestata operazione, con la quale viene proposto ai risparmiatori il rimborso del solo 30% del capitale, starebbe dunque avviandosi al successo, avendo superato il 50% delle adesioni. (Agr)

*****
 

giuseppe.d'orta

Forumer storico
starebbe dunque avviandosi al successo, avendo superato il 50% delle adesioni


I soliti "organi specializzati": successo de che? :rolleyes:

Col 70%, ma anche l'80%, di adesioni non possono cancellare il residuo come se nulla fosse. La linea del non aderire pare abbia la meglio.
 

giuseppe.d'orta

Forumer storico
Quotazioni in linea con le precedenti, segno che il mercato non considera annullate le vecchie emissioni e si attende come minimo una riapertura dei termini dell'offerta appena conclusa.
 

Fleursdumal

फूल की बुराई
ARGENTINA: KIRCHER, CON DEFAULT ALLE SPALLE SFIDA L'FMI/ANSA
(di Oscar Piovesan)
(ANSA) - BUENOS AIRES, 1 MAR - A poco più di tre anni dalla
dichiarazione del default del debito privato per 81,8 miliardi
di dollari, nello stesso scenario della fatidica decisione, il
Parlamento, oggi, il presidente Nestor Kirchner ha assicurato:
"L'Argentina ha concluso con successo il più gigantesco
concambio del mondo e con la più grande riduzione del capitale
dovuto della storia".
Pur non facendo cifre che, ha detto, "saranno rese note
giovedì", il presidente, inaugurando i lavori parlamentari, ha
anche sostenuto: "La maggioranza dei creditori ha aderito
all'operazione. La cessazione dei pagamenti è alle spalle".
In pratica, una sfida politica nei confronti del Fondo
monetario. L'organismo, infatti, prima o poi, dovrà esprimere
il suo parere sull'accettazione dello swap, che secondo gli
avvertimenti dei suoi funzionari ed esponenti dei creditori, per
essere ritenuta un esito, avrebbe dovuto superare l'80%.
Alla luce dei dati finora diffusi - da quelli locali che
parlano di un'adesione quasi totale a quelli dell'Euroclear che
ha reso noto di aver processato tango bond per oltre 27 miliardi
di dollari -, i giornali di oggi assicurano che tale quota è
stata raggiunta e non manca chi parla di oltre l'85%.
Insomma un successo al di là delle previsioni. Tant'é che
Kirchner, che conosce meglio di tutti i dati che processa il
Bank of New York, l'agente globale dello swap, ha sfidato l'Fmi,
anche sull'altro tema che preme all'organismo: l'aumento delle
tariffe dei servizi pubblici preteso dalle multinazionali che li
gestiscono. "Difenderò con le unghie ed i denti gli utenti",
ha appunto assicurato in proposito il capo dello stato.
Kirchner, comunque, ha parlato - per oltre un'ora e mezza,
toccando i tanti problemi politici ed economici del momento -
sempre con tono misurato, anche se con molta sicurezza.
In effetti, almeno sul fronte del debito, sembra appunto che
senta di avere finalmente il coltello per il manico.
Il rush finale all'acquisto dai piccoli obbligazionisti dei
bond in default da parte dei grandi investitori, che ha permesso
all'Argentina di risparmiare almeno 20 miliardi di dollari, ha
appunto ridotto come non mai il debito del paese in valuta: si
calcola infatti che, dopo lo swap, i titoli in pesos saranno il
40% del totale, contro il 10% della situazione precedente.
A spiegare l'accaduto, secondo 'Pagina/12', è stato il
presidente della Jp Morgan: "Una quarantina di nostri tecnici
ha stabilito che i nuovi bond in pesos legati all'inflazione,
renderanno il 10% annuo in dollari. Non accade né in Turchia,
né in Brasile, dove otteniamo il 7%. E con un rischio minore".
Insomma, dicono molti specialisti, puntare sui nuovi bond
dell'Argentina, dove non c'é certo da temere un nuovo default,
é una specie di manna.
Tant'é che, per 'Pagina/12', poiché gli 'holdouts', gli
obbligazionisti rimasti fuori dallo swap - apparentemente per lo
più italiani, perché anche i tedeschi avrebbero aderito in
massa - hanno poche chanches di rifarsi ricorrendo alle vie
giudiziarie, "banche e fondi li stanno aspettando al varco"
per quando, forse, Buenos Aires accetterà di riaprire per
qualche giorno l'offerta per i 'pentiti'.
Per questo, rileva oggi 'Ambito Financiero', dopo il drastico
calo registrato dopo la chiusura dello swap, i bond in default
"sono tornati a valere ora attorno ai 30 dollari".
D'altra parte, alla luce di questi potenziali utili
finanziari, sarebbero già in molti a scalpitare per invadere
l'Argentina con operazioni speculative sui futuri bond.
Tant'é che, pur se il ministro dell'economia Roberto Lavagna
l'ha smentito più volte, 'Pagina/12' assicura oggi che ha già
deciso che, a partire da aprile, "vi sarà un controllo delle
entrate di capitali, come avvenuto un decennio fa in Cile".
Il grande problema, infatti, ("Sosterremo l'attuale valore
del peso a spada tratta", ha assicurato oggi Kirchner),
 

Users who are viewing this thread

Alto