OGNI TANTO NE FACCIO UNA GIUSTA PER DISORIENTARE LA VITA

DANY1969

Forumer storico
Buona settimana a tutti :)
Bene... per questa settimana non ci hanno declassati:hua:... giusto una tirata d'orecchi perchè ci applichiamo poco e rischiamo di peggiorare il nostro rendimento scolastico :tristezza:

Alcune altre foto del trekking in Svizzera.. ai piedi del Grand Combin :)

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Non capisco perchè non vengano chiamati con il foro nome : comunisti
e non penso proprio che il Sig. Rago sia mai stato un partigiano. Vista l'età.

Povera Giuseppina Ghersi.
Per questa tredicenne, stuprata ed uccisa dai partigiani savonesi nell’aprile di sangue del 1945, non c’è pace nemmeno da morta.

La sua storia è riuscita a bucare la cappa di omertà che avvolge i giorni successivi alla Liberazione.
Tanto che, lo scorso anno, le è stata persino dedicata una targa.
Una delle poche che ricordano i crimini dei partigiani. Il suo fu orrendo.

Accusata di “collaborazionismo” e giustiziata per aver partecipato con il suo tema ad un concorso scolastico
ed essersi guadagnata una lettera d’encomio dello staff di Mussolini.

Chi ha visto il suo cadavere, gettato nei pressi del cimitero di Zinola come uno straccio vecchio, lo descrive così:

“L’orrore era rimasto impresso sul suo viso, una maschera di sangue, con un occhio bluastro, tumefatto e l’altro spalancato sull’inferno”.

Nessuno ha pagato per il suo delitto.
E a distanza di più di settant’anni qualcuno è tornato ad infierire su di lei.
La targa inaugurata a Noli e dedicata alla memoria di quella “sfortunata bambina”
vittima di “ignobile viltà” è stata devastata nella notte di venerdì scorso.

Si è trattato del secondo raid vandalico nel giro di appena dodici mesi.
Ed è stato messo a segno proprio nei giorni in cui Savona si preparava ad accogliere
la marcia antifascista promossa dall’Anpi e dal coordinamento antifascista savonese.

Una coincidenza?
Impossibile dimenticare le parole pronunciate dal presidente provinciale dell’Anpi, Samuele Rago.

“Giuseppina Ghersi, al di là dell’età, era una fascista” e
“una iniziativa del genere ha un valore strumentale: protesteremo col Comune di Noli e con la Prefettura”,

si era affrettato a dichiarare a proposito dell’inaugurazione della lapide.

Oggi, invece, dal quartier generale dell’Anpi di Savona nessuno dice nulla.

A stigmatizzare l’accaduto ci ha pensato il sindaco di Noli, Giuseppe Niccoli:

“Sono rimasto davvero senza parole quando mi hanno riferito dell’atto vandalico.
Questo sì che è un comportamento violento e da fascisti”.

“Non ci sono parole per descrivere l’odio che queste persone stanno spargendo per Savona.
Un bel biglietto da visita per chi dispensa diritti e democrazia”.

Anche il professore Roberto Nicolick parla di “una spirale di odio che non accenna a fermarsi”
e condanna “questi soggetti che non hanno alcun ritegno a compiere gesti infami”.
 
....non dovrebbe essere difficile trovare il rotolo fra i detriti .......

Dopo le ipotesi sui tiranti, sui pesi, sulla corrosione degli strappi, spunta un'altra via.

"In un primo momento avevo pensato che la causa del crollo del ponte Morandi fosse la corrosione degli stralli.
Poi vedendo alcuni video ho iniziato a ipotizzare che a far collassare il viadotto potrebbe essere stata
la caduta del rotolo di acciaio trasportato dal camion passato pochi secondi prima",

a dirlo è Agostino Marioni, ingegnere ex presidente della società Alga che si occupò dei lavori di rinforzo della pila 11 nel '93.
 

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