Val
Torniamo alla LIRA
Il Quirinale assediato dalle auto blu, come nella Prima Repubblica. Calpestato dalle zeppe sopraelevate di Lilli Gruber, dalle scarpette a punta dorate di Irene Pivetti, dagli scarponi di Antonello Venditti e dalle décolletés rosse tacco 12 di Maria Elena Boschi. Invaso da industriali, attori, grand commis e ministri. Tanti i politici, nessun leader di primo piano: Renzi, Berlusconi, Salvini e Grillo sono rimasti a casa. C'era in compenso, per la gioia del frugale Mattarella, un esercito di ceroni, parrucche, abitini, scollature, zebre, pantere. Nani e ballerine, maschere felliniane, il kitsch al potere.
Giorgio Napolitano, vista la crisi economica, aveva deciso di abolire il cocktail. Ripristinarlo dopo tre anni, con tutti i suoi riti barocchi e ancien régime , forse non è stata una grande idea. Il Codacons protesta. «I cittadini italiani hanno il diritto di sapere quanto sono costate le celebrazioni per il 2 giugno - dice il presidente dell'organizzazione Carlo Rienzi - . Governo e Quirinale devono presentare un resoconto dettagliato delle spese sostenute».