OPA Estere: lista generale

Uhmmmm... -7,91%....non han dei brutti multipli ste Scor ne compro un pò quì a 19,4-19,45 eur


Ciaoooooooooooo :D :D :D :D :D :D :D :D :D
 
Ericsson offre 1,4 miliardi dollari per Tandberg TV
Reuters - 26/02/2007 09:57:03
STOCCOLMA, 26 febbraio (Reuters) - Ericsson ha presentato oggi un'offerta da 9,8 miliardi di corone (1,38 miliardi) in contanti per la norvegese Tandberg Television , una proposta del 10,4% superiore a quella fatta a metà
gennaio dagli americani di Arris Group (ARRS.O).

Il produttore di infrastrutture di rete svedese ha messo sul piatto 106 corone norvegesi (17,23 dollari) per ogni azione Tandberg, un premio del 18,2% rispetto alla media dei prezzi ponderata per i volumi degli ultimi tre mesi.

L'acquisizione rientra nella strategia di rafforzamento di Ericsson nell'Internet Protocol Television.

Tandberg, società con un giro d'affari di 350 milioni di dollari specializzata in sistemi di trasmissione digitali, balza di oltre il 10% alle prime battute sulla piazza norvegese.

Ericsson ha detto di aver già rilevato l'11,7% di Tandberg e che i titolari di un ulteriore 13% si sono impegnati ad aderire alla sua offerta.

Tandberg ha detto di non voler commentare l'offerta di Ericsson finchè non verrà esaminata.

Il mese scorso Arris (ARRS.O) ha lanciato un'offerta da 1,2 miliardi di dollari in contanti e azioni - pari a 96 corone per azione - per Tandberg Television e il cda ha raccomandato ai propri azionisti di aderire all'offerta.
 
Suez lancia l’Opa residuale
sull’utility belga Electrabel
Suez rileverà l’1,38% di capitale
che ancora non detiene sulla con-
trollata belga Electrabel. «Le con-
dizioni d’acquisto verranno comu-
nicate l’8 marzo, prima dell’aper-
tura della Borsa», ha comunicato
Suez. L’operazione si inquadra
nella strategia di semplificazione
delle strutture del gruppo, che ha
comunicato le sue intenzioni al-
l’Authority sulla finanza belga.
Quest’ultima, a sua volta, ha chie-
sto alla piattaforma Euronext di
sospendere il titolo Electrabel fi-
no a giovedì prossimo.
 
fm oggi

Ifondi bocciano l’Opa
di Citigroup su Nikko
Emergono già i primi problemi
per l’offerta di Citigroup su
Nikko Cordial. L’Opa da 8,2 mi-
liardi dieuro lanciata lunedì dal-
la banca Usa non piace al maggio-
re azionista del broker giappone-
se. Per ilfondo statunitense Har-
ris Associates, che possiede il
7,5% di Nikko (Citigroup ha il
4,9%), il prezzo è troppo basso.
L’istituto di New York ha offerto
1.350 yen (circa 8,8 euro) per
azione, inclusivo di un premio del
14 per cento. Ma già ieri i titoli
del broker del Sol Levante hanno
chiuso sopra il valore dell’offer-
ta, a quota 1.375 yen (+1,3%).
Secondo David Herro, chief inve-
stment officer per imercati este-
ri di Harris, Nikko vale «oltre 2mi-
la yen per azione». Ora ilmercato
guarda a Citigroup, da cui si at-
tende una reazione a breve. (ri-
produzione riservata Bloomberg)
 
Volkswagen èprimo azionista di Scania
Il gruppo tedesco sale al 20% nel capitale del big svedese dei tir. Esiassicura la nomina
del presidente. Un altro passo verso la fusione a tre con Man per creare il colosso dei camion

Volkswagen fa un altro passo
avanti nel progetto di fusione a
tre con Scania e Man. Il gigante
tedesco dell’auto haincrementa-
to la propria quota nel costrutto-
re di mezzi pesanti svedese al
20% dal 18,7% e ora controlla il
35% dei diritti di voto. Settima-
na scorsa Vw ha portato la par-
tecipazione nel gruppo tedesco
di camion Man al 29,9 dal 20
per cento. L’idea dei vertici
Volkswagen è di creare il mag-
giore produttore europeo di tir,
superando d’un balzo Daimler-
Chrysler e Volvo. Per ora Vw si
èassicurata la possibilità di no-
minare ilnuovo chairman di Sca-
nia, in forza del nuovo status di
azionista di maggioranza. At-
tualmente l’incarico è assegna-
to a Bernd Pischetsrieder, prece-
dente ceo di Volkswagen. Ma vi-
sta l’uscita di Pischetsrieder dal
gruppo tedesco, non è difficile
prevedere che il posto in Scania
andrà al suo successore in Vw,
Martin Winterkorn. Ieri il raffor-
zamento della presa tedesca su
Scania ha spinto ititoli del grup-
po svedese di oltre il 4% a 530
corone. In progresso anche Man
e Volkswagen, che a Francofor-
te hanno guadagnato rispettiva-
mente fino al2,49%, a 81,84 eu-
ro, e l’1,26%, a 95,67 euro.
 
Altro che legge sull'opa europea...

Ovunque esistono le opa ostili, ovunque i fondi si mettono di traverso alle opa se queste prevedono un prezzo ritenuto troppo basso o hanno un piano aziendale poco chiaro.

Da noi, invece, accade che le aziende vengono prelevate a prezzi da fame e nessuno muove un dito: Ferretti, Grandi Navi Veloci, Locat e tantissime altre. Caso eclatante fu Rinascente: i fondi erano dentro, non era un titolino, eppure nessuno si oppose a quell'opa scandalosa. I pochi che non aderirono e si sono tenuti le azioni non quotate hanno poi gioito parecchio.

Ma i fondi appartengono alle banche, le banche fanno da consulenti alle aziende anche nei casi di opa...e mai si opporranno. Ancora di più quando i soldi sono dei clienti e non i loro.
 
Ripropongo un suggerimento fatto poco tempo fa ma che non ha avuto seguito : perchè non creare un topic anche di riepilogo per le OPA italiane ?
Con azione, prezzo, tempi di offerta ecc. ecc.
Gente come me che ha poco tempo e che frequenta solo il vostro forum avrebbe sott'occhio immediatamente la situazione di queste società e decidere sul da farsi.
?
 
Alliance boccia l’Opa Pessina
Il gigante britannico delle farmacie rifiuta l’Opa da circa 14 mld lanciata dal fondo Kkr
e dal miliardario napoletano. Ititoli volano oltre il valore dell’offerta. Atteso un rilancio

Ètutta in salita la scalata lancia-
ta su Alliance Boots da Stefano
Pessina e Kohlberg Kravis Ro-
berts (Kkr). Ieri il gigante britan-
nico dell’healthcare ha respinto
l’Opa da 9,7 miliardi di sterline
(circa 14 miliardi di euro) avan-
zata venerdì dall’imprenditore
napoletano e dal fondo di private
equity Usa. Per ivertici di Allian-
ce Boots l’offerta da 1.000 pence
per azione non riflette «il valore
fondamentale» della società. Do-
po il «no grazie» dei manager iti-
toli del gruppo scalato -nato dei
mesi fa dalla fusione l’italo-bri-
tannica Alliance UniChem e la
catena inglese di farmacie Boots
-sono balzati a Londra fino a
1.005,5 pence, sopra il prezzo
dell’Opa, chiudendo poi la sedu-
ta a quota 996,5 pence
(+7,16%). Un segno che il merca-
to siattende o una contromossa
da Kkr e Pessina (che nel 1997
ha ceduto l’azienda di famiglia
UniChem alla britannica Allian-
ce) o l’arrivo di altri predatori.
Lo stop imposto al miliardario
napoletano -maggiore azionista
di Alliance Boots (con il 15%)
non ha sorpreso gli analisti: «Sa-
rebbe stato sorprendente se il
management avesse accettato la
prima offerta», ha commentato
Christian Koefoed-Nielsen, anali-
sta a Londra per Panmure Gor-
don. Secondo Luca Solca, anali-
sta di Sanford C. Bernstein a
Londra, Pessina e Kkr potrebbe-
ro offrire fino a 1.300 pence. (ri-
produzione riservata Bloomberg)
 
IPrivate mollano la presa
su Sainsbury. Opa sospesa
Potrebbe essere rimandata l’offer-
ta su Sainsbury, tra le principali
catene inglesi disupermercati, an-
nunciata lo scorso 2 febbraio dal
consorzio di private equity che
comprende Cvc Capital Partners,
Blackstone e Kohlberg Kravis Ro-
berts. Secondo fonti di mercato, i
tre starebbero per abbandonare il
progetto (che deve concretizzarsi
entro il 13 aprile) anche perché
non avranno l’appoggio, sperato,
di Kkr, ormai impegnata sull’Opa
Alliance Boots. Per questo Sain-
sbury, ieri, ha perso oltre il 2%.
 
Martedì 13 Marzo 2007, 11:30


Citigroup: Alza Offerta Su Nikko Cordial a 13,4 Mld Dollari

Ansa Web

(ANSA) - ROMA, 13 MAR - Citigroup, numero uno al mondo nei servizi finanziari, ha elevato del 26% l'offerta su Nikko Cordial portandola a 13,4 miliardi di dollari.
Citigroup il 6 marzo scorso aveva presentato un'offerta su Nikko Cordial da 10,8 miliardi di dollari e - secondo quanto riferisce l'agenzia Boloomberg - ha ora migliorato la proposta mettendo sul piatto 1.700 yen per azione contro i 1.350 offerti in precedenza.
Il rilancio giunge all'indomani della bocciatura dell'Opa da parte dei quattro maggiori azionisti del broker giapponese, che hanno valutato la proposta troppo bassa, e della decisione del Tokyo Stock Exchange di non cancellare dal listino Nikko Cordial dopo che la società finanziaria aveva ammesso di aver falsificato i propri bilanci.
(ANSA).
 

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