Comunque, siccome sono ignorante, continuo a seguire anche le faccende delle altre società che hanno deciso per il delisting ad ogni costo.
In particolare a
Ducati l'OPA non è andata bene e analogia vuole che come per Lavorwash non hanno optato per un'OPA residuale, bensì per passare tutto ad una nuova società, non quotata in borsa...
Questo non vuol dire che si perdono le propie azioni, però queste azioni vengono convertite in azioni di una società non regolarmente quotata e quindi teorizzano (e terrorizzano

) che sarà difficile venderle. Probabilmente è vero, come è vero che sarà difficile anche solo capire quanto valgono...
Come modo di fare (per me) è una scoperta e sicuramente fà risparmiare alla società tempo e denaro.
Riporto una nota che ho trovato di recente su "Borse.it":
Ducati: il corrispettivo Consob è superiore al valore di liquidazione
Ducati, con riferimento alla delibera Consob n. 16671 del 4 novembre 2008 (con la quale è stato determinato il corrispettivo per l’adempimento dell’obbligo di acquisto delle azioni Ducati Motor Holding Spa in 1,719 euro per azione), ha emesso un comunicato stampa per segnalare che il suddetto corrispettivo è sostanzialmente superiore al valore di liquidazione delle azioni oggetto di recesso (1,64 euro) per azione. Il termine per l’esercizio del diritto di recesso scade il prossimo 7 novembre.
Che vuol dire?
Che se Ducati avesse seguito le regole di Piazza affari, avrebbe fatto un'OPA residuale a 1,719 Euro per azione. E chissà quanti altri mesi sarebbe rimasta quotata...
Trasferendo tutto alla Performance Motorcycles (è la nuova società non quotata, dico bene?) offrono la possibilità agli azionisti ordinari, di recedere al fantastico prezzo di 1,64 Euro per azione... E il tutto in tempi rapidi!

E' chiaro il guadagno per Ducati, meno chiara è la tutela dei risparmiatori...
Questa operazione ha un vantaggio di un mese rispetto a quella di Lavorwash. E' pure più visibile sia come società che come capitale in circolo.
Seguo con attenzione...
Ciao.