Catullo ha scritto:
Buongiorno a tutti :smile:
Immagino che Arsenio abbia incollato "i ditini" al tavolo per tenerli fermi.
li scollo un attimo per darti questo
[LINK:793c33ecfb]Autostrade[/LINK:793c33ecfb]
[TI:793c33ecfb]auto[/TI:793c33ecfb][ART:793c33ecfb]auto[/ART:793c33ecfb] ha fatto registrare un massimo al di sopra dei 21 euro ieri, superando quindi di slancio la trend line ribassista tracciata dal top di luglio a 22,18. Interessante notare, a titolo di curiosità, come inizio e fine di questo movimento di ribasso siano stati caratterizzati dalla presenza di una candela di tipo doji (con apertura e chiusura coincidenti). Un altro doji era comparso il 14 luglio, top intermedio della discesa disegnata nell'ultimo mese. Questo ritorno di interesse su Autostrade è legato all'inizio della copertura del titolo da parte degli analisti della Dresdner Kleinwort Wasserstein, che hanno emesso un giudizio "buy" con un prezzo obiettivo a 27,5 euro. Ma sul piatto ci sono ben altri temi: Autostrade dovrebbe partecipare alla privatizzazione delle società messe in vendita dal governo francese. Le offerte dovranno essere presentate entro il 22 agosto, mentre la partita sulla assegnazione delle tratte entrerà nel vivo solo dopo l'estate. Nel frattempo le quotazioni potrebbero trovare il modo per mettere ancora una volta alla prova i massimi di area 23,50 euro. Il ribasso visto negli ultimi mesi infatti non ha fatto altro che portare le quotazioni a ridosso della trend line rialzista tracciata dal minimo di settembre 2002, coincidente con la media a 200 sedute, entrambe supporto in area 20,20/40. Fino a che questi sostegni rimangono inviolati il veloce ribasso visto tra febbraio e marzo deve essere letto come un episodio correttivo, e quindi la successiva fase laterale / vagamente rialzista potrebbe nascondere i presupposti per la ripresa del rialzo, dimostrarsi cioè una fase di accumulo. La rottura di area 21,80/90, trend line dal massimo di febbraio passante per quello di giugno, sarebbe un importante segnale in questo senso, perchè porterebbe contestualmente i prezzi al di sopra del 62% retracement del ribasso dal massimo storico. Discese sotto i 20,20/40 euro potrebbero invece avere un effetto pesante sul destino del titolo. In prima battuta il ribasso conseguente alla violazione di quel supporto potrebbe fermarsi anche in area 18,50/19,00, tuttavia il rischio che in realtà quello disegnato dal top di febbraio si riveli uno zig zag ribassista sarebbe in quel caso elevato. Obiettivi nella migliore delle ipotesi a 17,50 (equality delle onde A e C dello zig zag), a 14,50 in caso di estensione.