Dal fronte dell'economia non vi sono novità di rilievo che possano giustificare crolli oltre i livelli finora raggiunti, anche se l'avvicinarsi del rialzo dei tassi pare essere un tema che già da lontano preoccupa gli investitori sull'azionario, che finora ha beneficiato non poco della mancanza di concorrenza del mercato obbligazionario e dei titoli di stato, dal rendimento bassisimo, ora che anche alla Fed alcuni membri iniziano a paventare, seppur velatamente, un futuro rialzo dei tassi, od almeno a non garantire tassi bassi per un lunghissimo periodo, l'azionario che tende sempre ad anticipare ogni situazione, soffre più del previsto.
Oltre a questo bisognerà vedere cosa ne sarà della regolamentazione delle banche voluta dal presidente Obama, scommetto che alla fine non verranno apportate modifiche troppo pesanti che rischierebbero di nuocere troppo ai mercati in un momento così delicato.
Nel proseguimento della settimana, occorrerà navigare a vista, e capire quali saranno gli sviluppi in un mercato non più guidato tanto dai dati, ma forse più dalle notizie e dall'effetto che provocano.