Operatività Indici & Futures - Open - Cap. 1
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Mila
Mila
Buongiorno a tutti.
Ci attendono dei mesi difficili che in Grecia sono sfociati in xenofobismo.
"Non pochi di noi pensano a se stessi come italiani o svedesi, come bianchi o neri, come nigeriani o norvegesi, o come una qualche combinazione di varie categorie di appartenenza.
Per alcune persone queste <<etichette>> hanno ben poca importanza, mentre per alcune costituiscono l'unico aspetto veramente importante nel definire la propria identità. Tuttavia, qualunque sia l'importanza che i singoli individui attribuiscono a tali etichette, non si può negare che esse continuino ad avere una grande forza nelle società moderne. Molta gente continua infatti a pensare che tra i gruppi umani esistano fondamentali differenze biologiche.
Queste persone credono che evidenti diversità di colore della pelle, nei tratti del volto o nella conformazione del corpo corrispondano a ben più importanti differenze di carattere, temperamento o intelligenza.
Le ricerche genetiche stanno dimostrando che le cose non stanno così.
I gruppi umani sono troppo strettamente correlati per essere davvero diversi tra loro: le differenze sono soltanto superficiali.
Le indagini genetiche sul nostro passato ci stanno rivelando che le differenze culturali tra i gruppi non possono avere origini biologiche.
[...]
Cosa rende riconoscibile un qualsiasi gruppo di essere umani? Che cosa si può considerare un tratto distintivo da usare per classificare la gente?
[...]
Il contesto ambientale [...] ma per individuare la ragione di fondo dell'aspetto [esteriore] dobbiamo compiere un'analisi più approfondita. [...]le cellule dell'epidermide non sono distinguibili da quelle di una persona di qualsiasi altra parte del mondo; scendendo più in profondità però [...] si trovano le cellule melanocitiche che determinano il colore della pelle. Queste cellule sono più scure nei boscimani [Africa meridionale] di quanto lo siano quelle degli europei e degli asiatici perché contengono una maggiore quantità di un pigmento chiamato melanina.
[...]
Se si va oltre lo strato che comprende i melanociti, le differenze [...] svaniscono di nuovo: nessun altro tipo di cellula [...] è diversa dalle corrispondendi cellule degli altri uomini. [...].
Che dire delle differenze somatiche. Del corpo? [...]
Se si prendesse una copia del cromosoma 2 da due diverse persone e incominciasse a confrontare le sequenze di nucleotidi, scoprirebbe che le due sequenze sono quasi identiche. In realtàle due sequenze dovrebbero presentare, in media, una differenza ogni 1000 nucleotididi: un individuo può, in un dato punto, avere un A [base azotata del DNA A=Adenina; sono cinque in tutto: magico mandala!], mentre l'altro ha un G, oppure pochi nucleotidi potrebbero risultare aggiunti, eliminati o spostati in una persona ma non nell'altra.
Ecco qual'è l'origine delle differenze genetiche fra individui e gruppi: tutti gli uomini, ina qualsiasi parte del mondo, hanno esattamente lo stesso numero di geni, ma molti dei geni sono presenti in versioni leggermente diverse. [...] in questo modo si determinano i colori della pelle degli occhi dei capelli della forma del cranio [...]"
E' chiara la portata? Significa che tutti siamo uguali ma al contempo diversi in piccoli, e superficiali, dettagli. Se xenofobia deve essere, allora che sia l'uno contro l'altro. Madre contro figlio perché non vi sono basi scientifiche biologiche e dunque logiche a sostegno della xenofobia.
Ma questo, gli uni contro gli altri, è quanto di meno augurabile e auspicabile si possa immaginare e desiderare per il nostro prossimo.
Eppure.
"Nel corso della loro storia i boscimani sono stati oggetto di un accanito razzismo. Gli altri africani li hanno spesso trattati come vagabondi e ladri; gli europei hanno semplicemente deciso che non erano esseri umani. Un rapporto [...] elenca gli animali uccisi nell'Africa sudoccidentale tedesca [...]: alla voce mammiferi, risulta <<donne boscimane: 400>>.
Negare l'umanità di un altro popolo è sempre stato un modo per giustificarne l'oppressione e lo sfruttamento fino allo sterminio.
E la scienza ha avuto una lunga e triste storia di contributi a simili atrocità."
Eppure, chi erano i boscimani?
"I boscimani costituiscono la popolazione originaria dell'Africa meridionale. [...] Gli antenati di questa gente sono vissuti qui per decine di migliaia di anni, forse più di 100.000: in un periodo tanto lungo i boscimani hanno sviluppato un modo di vivere in armonia tra loro e la terra. Hanno preso quello di cui avevano bisogno per il presente e si sono assicurati che ne restasse abbastanza per il futuro [...]"
[Mappe della storia dell'uomo. Il passato che è nei nostri geni. Steve Olson. Eindaudi editore. 2002]
Sono la nostra storia! E mi ricordano tanto le popolazioni indigene dell'Australia e del continente nord americano: stesso destino, la distruzione di massa.
Un uomo senza le sue radici non può vivere, allo stesso modo di un albero che, se privato del suo sostegno vitale con madre terra, non può sopravvivere.
Scusate la lunghezza, ma i tempi saranno brutti. E' necessario avere una mente salda e ferma e non farsi prendere dall'agitazione e dall'ansia.
Pochi chiari e inequivocabili pensieri.
Ci attendono dei mesi difficili che in Grecia sono sfociati in xenofobismo.
"Non pochi di noi pensano a se stessi come italiani o svedesi, come bianchi o neri, come nigeriani o norvegesi, o come una qualche combinazione di varie categorie di appartenenza.
Per alcune persone queste <<etichette>> hanno ben poca importanza, mentre per alcune costituiscono l'unico aspetto veramente importante nel definire la propria identità. Tuttavia, qualunque sia l'importanza che i singoli individui attribuiscono a tali etichette, non si può negare che esse continuino ad avere una grande forza nelle società moderne. Molta gente continua infatti a pensare che tra i gruppi umani esistano fondamentali differenze biologiche.
Queste persone credono che evidenti diversità di colore della pelle, nei tratti del volto o nella conformazione del corpo corrispondano a ben più importanti differenze di carattere, temperamento o intelligenza.
Le ricerche genetiche stanno dimostrando che le cose non stanno così.
I gruppi umani sono troppo strettamente correlati per essere davvero diversi tra loro: le differenze sono soltanto superficiali.
Le indagini genetiche sul nostro passato ci stanno rivelando che le differenze culturali tra i gruppi non possono avere origini biologiche.
[...]
Cosa rende riconoscibile un qualsiasi gruppo di essere umani? Che cosa si può considerare un tratto distintivo da usare per classificare la gente?
[...]
Il contesto ambientale [...] ma per individuare la ragione di fondo dell'aspetto [esteriore] dobbiamo compiere un'analisi più approfondita. [...]le cellule dell'epidermide non sono distinguibili da quelle di una persona di qualsiasi altra parte del mondo; scendendo più in profondità però [...] si trovano le cellule melanocitiche che determinano il colore della pelle. Queste cellule sono più scure nei boscimani [Africa meridionale] di quanto lo siano quelle degli europei e degli asiatici perché contengono una maggiore quantità di un pigmento chiamato melanina.
[...]
Se si va oltre lo strato che comprende i melanociti, le differenze [...] svaniscono di nuovo: nessun altro tipo di cellula [...] è diversa dalle corrispondendi cellule degli altri uomini. [...].
Che dire delle differenze somatiche. Del corpo? [...]
Se si prendesse una copia del cromosoma 2 da due diverse persone e incominciasse a confrontare le sequenze di nucleotidi, scoprirebbe che le due sequenze sono quasi identiche. In realtàle due sequenze dovrebbero presentare, in media, una differenza ogni 1000 nucleotididi: un individuo può, in un dato punto, avere un A [base azotata del DNA A=Adenina; sono cinque in tutto: magico mandala!], mentre l'altro ha un G, oppure pochi nucleotidi potrebbero risultare aggiunti, eliminati o spostati in una persona ma non nell'altra.
Ecco qual'è l'origine delle differenze genetiche fra individui e gruppi: tutti gli uomini, ina qualsiasi parte del mondo, hanno esattamente lo stesso numero di geni, ma molti dei geni sono presenti in versioni leggermente diverse. [...] in questo modo si determinano i colori della pelle degli occhi dei capelli della forma del cranio [...]"
E' chiara la portata? Significa che tutti siamo uguali ma al contempo diversi in piccoli, e superficiali, dettagli. Se xenofobia deve essere, allora che sia l'uno contro l'altro. Madre contro figlio perché non vi sono basi scientifiche biologiche e dunque logiche a sostegno della xenofobia.
Ma questo, gli uni contro gli altri, è quanto di meno augurabile e auspicabile si possa immaginare e desiderare per il nostro prossimo.
Eppure.
"Nel corso della loro storia i boscimani sono stati oggetto di un accanito razzismo. Gli altri africani li hanno spesso trattati come vagabondi e ladri; gli europei hanno semplicemente deciso che non erano esseri umani. Un rapporto [...] elenca gli animali uccisi nell'Africa sudoccidentale tedesca [...]: alla voce mammiferi, risulta <<donne boscimane: 400>>.
Negare l'umanità di un altro popolo è sempre stato un modo per giustificarne l'oppressione e lo sfruttamento fino allo sterminio.
E la scienza ha avuto una lunga e triste storia di contributi a simili atrocità."
Eppure, chi erano i boscimani?
"I boscimani costituiscono la popolazione originaria dell'Africa meridionale. [...] Gli antenati di questa gente sono vissuti qui per decine di migliaia di anni, forse più di 100.000: in un periodo tanto lungo i boscimani hanno sviluppato un modo di vivere in armonia tra loro e la terra. Hanno preso quello di cui avevano bisogno per il presente e si sono assicurati che ne restasse abbastanza per il futuro [...]"
[Mappe della storia dell'uomo. Il passato che è nei nostri geni. Steve Olson. Eindaudi editore. 2002]
Sono la nostra storia! E mi ricordano tanto le popolazioni indigene dell'Australia e del continente nord americano: stesso destino, la distruzione di massa.
Un uomo senza le sue radici non può vivere, allo stesso modo di un albero che, se privato del suo sostegno vitale con madre terra, non può sopravvivere.
Scusate la lunghezza, ma i tempi saranno brutti. E' necessario avere una mente salda e ferma e non farsi prendere dall'agitazione e dall'ansia.
Pochi chiari e inequivocabili pensieri.
Mila
Mila
Dimenticavo: ieri potremo anche aver chiuso il 1° 2gg lungo di un 4gg partito il 18 luglio
Vedi l'allegato 174445
e quindi chiamerebbe ancora minimo...ma in presenza di movimenti repentini come quelli a cui stiamo assistendo meglio non farsi cogliere impreparati.
Poi si dirà che l'ac non vale niente...
L'ac aveva ragione.
La situazione aggiornata al close di ieri
osci 4gg
osci 2gg
oggi dovrebbe arrivare il segnale di close sul ciclo a 2gg.
E sarebbe il secondo segnale, dopo quello del 18 luglio, da prendere seriamente in considerazione per il close del mensile. Ma solo se verrà confermato anche dal 4 giorni.
Come si disse mesi fa, siamo in una sitazione di fallimento sistemico in in cui la borsa non può che prenderne atto. In una situazione del genere, vista la "tenera età"
lol esperienze precedenti che dicano come comportarsi non ne ho. Navigo a visto con orizzonti stretti. Senza rinunciare a mantenere la barra al centro. Donde l'analisi.Ma lanciarsi in avventure a rialzo su ciclo superiori al 2\4gg senza evidenze certe proprio no. Lascio ai più bravi.
Se dovessi guardare all'incide greco o spagnolo, si dovrebbe rimanere in posizione ribassista fino all'uscita dall'euro.
Ma non sono mercati confrontabili.
Quini: a ciascuno il suo.
Mila
Mila
Questo è il riassunto di ieri. In presenza della possibilità di aver fatto il minimo (che xò non era ancora confermato dall'Ac nel suo ciclo T-1) era da tentare il rimbalzo. Ma solo in presenza dei segnali indicati. In sostanza solo un max superiore a lunedì era il segnale di inversione a rialzo. Poiché avrebbe dovuto arrivare nel pomeriggio il tentativo up era da farsi solo se resisteva il supporto a 12.500. Era già chiaro alle 10.20 che il il quadro si stava deteriorando.
Perché?
Mila
Mila
A quell'ora la mediana ha fatto da resistenza
e lo stop loss è stato perfetto. Ma la cosa da notare è il momentum che era troppo distante per dare il segnale up (incrocio + taglio up dell'asse).
Così non si poteva ritentare a rialzo. Ed aspettare i 12.500 per lo short era più profittevole. E così è stato.
Dunque in close di lunedì non avevamo evidenze certe di nuovo minimo già per il giorno dopo. Evidenze di nuovo minimo, come scritto, erano presenti. Ma temporalmente solo l'osci poteva essere seguito per dire nuovo minimo ieri.
Memore di questo, alle 10.20 quello era un segnale inequivocabile di ribasso. E così è stato fatto.
E, nella incertezza dell'affermazione (è voler cercare di prendere il minimo) ri-short.
Ma occhio, cosa succede alle 16.10?
il willy non segue più i prezzi e va in divergenza. Il mom poco dopo accenna l'incrocio up: meglio portare a casa e aspettare momenti migliori
e lo stop loss è stato perfetto. Ma la cosa da notare è il momentum che era troppo distante per dare il segnale up (incrocio + taglio up dell'asse).
Così non si poteva ritentare a rialzo. Ed aspettare i 12.500 per lo short era più profittevole. E così è stato.
Dunque in close di lunedì non avevamo evidenze certe di nuovo minimo già per il giorno dopo. Evidenze di nuovo minimo, come scritto, erano presenti. Ma temporalmente solo l'osci poteva essere seguito per dire nuovo minimo ieri.
Memore di questo, alle 10.20 quello era un segnale inequivocabile di ribasso. E così è stato fatto.
E, nella incertezza dell'affermazione (è voler cercare di prendere il minimo) ri-short.
Ma occhio, cosa succede alle 16.10?
il willy non segue più i prezzi e va in divergenza. Il mom poco dopo accenna l'incrocio up: meglio portare a casa e aspettare momenti migliori
Mila
Mila
Alle 10.00 il ts che è diventato operativo da giugno ha dato il suo segnale long intorno ai 12.380 medi circa. E siamo long in stop profit a seguire in attesa del close del 1° 4h.
Sul canale operativo gli indicatori si stanno girando riba e chiudere il 4h con il mom sotto l'asse non mi piacerà. Quindi in valutazione del close = falt già da ora
Sul canale operativo gli indicatori si stanno girando riba e chiudere il 4h con il mom sotto l'asse non mi piacerà. Quindi in valutazione del close = falt già da ora
Mila
Mila
Lo si vede bene dal grafo
l'obbiettivo, essendo stata variante 4 ieri sul taylor, è sempre il max di ieri, dunque la mediana di detto canale: se ci arriviamo con gli indicatori di controllo ancora down allora la cosa è da prendere in seria considerazione.
Quale? Anche quella che sia già partito il mensile().
Per oggi che quel target non verrà raggiunto lasciando le cose a ribasso anche per oggi.
Vedremo.
Intanto da notare come il target delle ds sia stato raggiunto alla perfezione...e, appunto, con gli indicatori di controllo (il will) non a ribasso (ma nemmeno a rialzo)
l'obbiettivo, essendo stata variante 4 ieri sul taylor, è sempre il max di ieri, dunque la mediana di detto canale: se ci arriviamo con gli indicatori di controllo ancora down allora la cosa è da prendere in seria considerazione.
Quale? Anche quella che sia già partito il mensile
().Per oggi che quel target non verrà raggiunto lasciando le cose a ribasso anche per oggi.
Vedremo.
Intanto da notare come il target delle ds sia stato raggiunto alla perfezione...e, appunto, con gli indicatori di controllo (il will) non a ribasso (ma nemmeno a rialzo)
Mila
Mila
Riprendendo il riassunto di prima, e lo schema di controllo
la tl tratteggiata in ipotesi di nuovo minimo è stata corretta. Ad ora (11.55) non possiamo ancora tracciare in modo profittevole la nuova tl. Dobbiamo aspettare il close del 4h per tracciarla.
Con il minimo attuale xò non cambiano le cose: se non rompiamo le resistenze tracciate ieri e valide anche oggi non ne parliamo di risalire la china.
Ma di semplice pull back per presa di beneficio.
la tl tratteggiata in ipotesi di nuovo minimo è stata corretta. Ad ora (11.55) non possiamo ancora tracciare in modo profittevole la nuova tl. Dobbiamo aspettare il close del 4h per tracciarla.
Con il minimo attuale xò non cambiano le cose: se non rompiamo le resistenze tracciate ieri e valide anche oggi non ne parliamo di risalire la china.
Ma di semplice pull back per presa di beneficio.
- Stato
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