3 annuali contro due; 4 semestrali contro 6.
In sostanza ci troviamo su due cicli diversi che "precipitano" su alcuni minimi comuni.
Cosa facciamo ora?
Il ftse sembra andare verso un nuovo minimo sul suo 5 anni (rottura a ribasso del minimo del primo 2,5 anni).
L'euro è appena entrato sul suo 3° annuale e ancora non lo sappiamo. Ma se è vero che è partito un nuovo ciclo a 10 anni, il primo a 5 anni dovrebbe cq essere a rialzo e quindi il minimo del primo due anni non dovrebbe essere violato a ribasso.
Giusto. Ci stava sfuggendo che l'euro ha chiuso il suo ciclo a 10 anni, partito nel lontano 2000. Mentre il Ftse deve ancora chiuderlo, essendo partito nel 2003.
Molto sfasati dunque.
Se l'euro è destinato a riprendersi e a salire (ma allora il previsionale del dollaro) e l'indice a scendere vuol dire che siamo in questo rapporto: euro su e borsa giù?
Difficile dirlo non trovi?
Ovviamente è possibile che la suddivisione ciclica del cambio sia tutta sbagliato. E allo stesso modo anche quella dell'indice.
Ma supponiamo che sia esatta, allora confrontare i due strumenti su cicli ampi come previsionali di medio-lungo diventa arduo.
Alcuni associano il fine ciclo di uno con il fine ciclo dell'altro. Se a gennaio 2012 il cambio fa un minimo del semestrale e noi facciamo un minimo allora tendono a vederci un minimo significativo. Ma di quale ciclo?
Oggi possiamo dire che il cambio era sul suo semestrale, ma l'indice no.
Poniamo che il semestrale sul cambio sia stato molto chiaro al punto da indurci che li si chiudeva anche il semestrale dell'indice (lo dico anche xè l'osci del semestrale sul nostrano ha dato un segnale di incrocio), cosa dovevamo fare: contare un semestrale da li?
Dunque gennaio-luglio fine di un annuale sul ftse...
E' così?
Se si potevamo a gennaio sapere che l'annuale finiva a luglio.
Ma ancora a giugno nessuno era su questa ipotesi...