Operatività Indici & Futures - Open - Cap. 1

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mercoledì 23 gennaio 2013

Una buona giornata a tutti. Fredda dalle parti emiliano venete ma discretamente luminosa.
E' un buon inizio.
 
"La nostra mente è talmente condizionata che noi ricorriamo al tempo come ad un fattore di cambiamento"
[Krishnamurti. Brockwood Park, Gb. 1979]

Questa è la speranza. Speranza che i nostri problemi si risolvano nel futuro.
Ma cosa si intende per futuro?
Ecco una domanda che dovremo porci tutti.
 
Che cosa è il futuro?
Se sono gravemente ammalato, allora il domani ha un senso: può significare che sono guarito.
Allora il futuro è l'attesa che accada un fatto?
Se si dobbiamo chiederci che cos'è questa attesa del futuro?
 
Cosa conosciamo che sia "certo"? Il passato.
Noi viviamo nel passato. E il passato va in senso opposto al futuro. Esso si modifica nel presente per muoversi poi verso quello che noi chiamiamo futuro.
Dunque l'attesa del futuro è l'attesa che il passato si modifichi?
Se si, dobbiamo chiederci se siamo consapevoli di vivere oggi nel passato. Che il nostro presente, il qui ed ora, è una totale attenzione al passato.
Oggi mi sveglio e subito porto la mia attenzione ai problemi che mi preoccupano tanto: sono short da 16.350 e la borsa non storna...ma quando comincerà questo ribasso?
Tutto è avvenuto nel passato, ma io lo riporto al presente. Ad oggi.
Nella speranza che il presente vada verso il futuro da me sperato: che si tironi sotto i 17.000.
Dunque vivo il mio passato.
Ma
 
Ma il passato si modifica in continuazione: si adatta si espande si contrae. Ma rimane pur sempre il passato: le esperienze fatte, la conoscenza acquisita, la comprensione che abbiamo ottenuto, le gioie che abbiamo avuto...il piacere che ormai se ne è andato.
Tutto è...passato!
Ma noi lo riportiamo al presente per farlo scivolare nel futuro.
Il futuro che noi pensiamo è ancora il passato. Il passato che ha subito una modificazione. Così la nostra speranza nel futuro si basa sul passato.
 
Questo futuro a cui noi pensiamo è ancora una mente che agisce, vive, pensa nel passato.
Chiediamoci con più forza allora cosa è questo passato a cui non riiusciamo a rinunciare?
 
E' l'appartenenza ad una razza, l'essere condizionati a vivere come cristiani indù musulmani buddhisti atei capitalisti comunisti etc.
E' l'educazione ricevuta!
Le esperienze fatte
Le ferite che hanno lasciato il segno
Le gioie di cui resta ormai solo il ricordo.
Questo è il passato!
Questa è la nostra coscienza.
Chiediamoci: siamo felici oggi? Soddisfatti di quello che siamo?
Per favore, che la domanda sia profonda. Seria. Che vada alla radice di noi stessi. Che non sia una menzogna a cielo aperto. Nuocerà gravemente alla salute. Peggio di 1000 pacchetti di sigarette!
 
Se non siamo felici allora speriamo che il futuro ci porti questa felicità. Speriamo che il passato si modifichi in una radiosa felicità
Speriamo che il passato cambi!
Se è così dobbiamo chiederci: "può questa coscienza, con tutto il suo contenuto di convinzioni, dogmi, speranze, paure, desideri e illusioni, cessare di esistere?"
 
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