l'attaccamento sorge fin tanto che permane il senso di separazione e dunque a poco serve il tentativo di distaccarsi da qualcosa,sarà sempre una forzatura che porterà a sbattere da una parte all'altra della dualità. diverso è invece quando cominciamo a percepire quanto sta "là fuori" come nostre proiezioni,parti di noi che lasciamo libere di essere sè stesse. forse questo e tanto altro ancora è l'amore al quale spasmodicamente tentiamo di dare una definizione e nel momento in cui lo facciamo siamo consapevoli di averlo perso.
Si, ma qualcosa devi fare. Devi iniziare da qualche parte. Se sei miope non migliori la vista se non metti gli occhiali.
L'attaccamento sorge per tanti motivi. Il principale è l'ignoranza. Che è data dal senso di separazione.
Operativamente conviene distinguere in verità assoluta e verità relativa.
Le vie spirituali agiscono nella seconda per arrivare alla prima.
Gesù non si mette mai al centro, ma si pone come porta, tramite, per reggiungere il Padre.
Lui non è la verità assoluta quando agisce come tramite. E' la porta aperta sull'Assoluto.
E' appunto il figlio.
Se sei figlio non sei Padre.
Ma da lui discendi.
Parlando così però non capiamo nulla.
Lo stesso dicendo se siamo separati.
Ti possono chiedere: separati da cosa?
Io posso cercarti la risposta. Ma gli altri?
E la risposta non fosse con le parole? Come facciamo a comunicare?
Cercare il nostro stato emotivo, le nostre reazioni alle situazioni del mondo è possibile. Se non partiamo dal basso, da quello che possiamo facilemente capire e mettere in atto, il cambiamento non arriverà mai.
E, al massimo, sarà intellettuale.
Ma quello non è sufficiente.