Mila
Mila
Cio che è non è la paura; è il fuggire che è la paura, e questo ci farà sofferenza (ci farà impazzire). Non è quel che è in sé stesso.
Cos'è dunque la cosa da cui scappiamo? Come viene fuori?
Nasce senza dubbio dal paragone e dalla misurazione!
Io mi paragono ad un santo, ad un maestro, a un grande musicista, ad un tizio che conosco, ad un uomo arrivato. In questo paragone mi scopro mancante e insufficiente: non ha alcun talento, sono inferiore, non mi sento "realizzato": io non sono, quell'altro è!
Così dalla misurazione e dal paragone vien fuori l'enorme abisso. La fuga da questo abisso è la paura.
E questo abisso lo percepiamo come vacuità e nulla.
Ma la fuga che genera la paura ci impedisce di capire cosa è questo abisso senza fine.
Diventa un nevrosi (solo pensiero; eccesso di pensiero; una mente che sta li a rimuginare giorno dopo giorno, anno dopo anno, sul confronto\paragone\misurazione) che si autoalimenta da sola.
La misurazione, il paragone sono l'essenza stessa della dipendenza. Così ci troviamo a dipendere. Abbiamo instaurato un circolo vizioso.
Cos'è dunque la cosa da cui scappiamo? Come viene fuori?
Nasce senza dubbio dal paragone e dalla misurazione!
Io mi paragono ad un santo, ad un maestro, a un grande musicista, ad un tizio che conosco, ad un uomo arrivato. In questo paragone mi scopro mancante e insufficiente: non ha alcun talento, sono inferiore, non mi sento "realizzato": io non sono, quell'altro è!
Così dalla misurazione e dal paragone vien fuori l'enorme abisso. La fuga da questo abisso è la paura.
E questo abisso lo percepiamo come vacuità e nulla.
Ma la fuga che genera la paura ci impedisce di capire cosa è questo abisso senza fine.
Diventa un nevrosi (solo pensiero; eccesso di pensiero; una mente che sta li a rimuginare giorno dopo giorno, anno dopo anno, sul confronto\paragone\misurazione) che si autoalimenta da sola.
La misurazione, il paragone sono l'essenza stessa della dipendenza. Così ci troviamo a dipendere. Abbiamo instaurato un circolo vizioso.