Quando abbiamo avuto un attore al governo abbiamo distrutto il welfare. Era Regan. E siamo entrati nell'edonismo reganiano. Qualcuno si ricorda dei Frankie goes to Holliwood? Bel brano quello. Da "relax" a "war".
E' stata un'accelerazione.
Per andare a prendere gli stop.
L'Urss.
Troppo veloce.
Siamo tornati giù.
Ma la guerra ha frenato la discesa.
Una non è bastata. Allora la seconda. Difficile ritornare sullo stesso scenario. A meno che non usi male la parola. E così tutti quelli che contano hanno detto che dovevamo per forza andare. Perché "lui" ha le armi di distruzione di massa (e se non le ha le avrà).
E così di nuovo sullo spauracchio ci hanno chiesto di sospendere la ragione.
Poiché è più difficile quando sono in gioco le nazioni mentire, hanno dovuto presentare dei fatti. Vuoi mai che ql ancora giudichi sui fatti... Fatti si, ma falsi.
Ma ancora non è bastato e così siamo andati in Afganistan e ora, forse, in Iran.
Normale Esploratore.
Da sempre funziona così.
Roma è stata grande ed assassina finché allargava i confini.
Ma non puoi essere assassino per sempre. Non puoi allargarti all'infinito.
Prima o poi ti stanchi ed aneli al riposo; prima o poi i confini si restringono.
E un sistema basato sul conflitto implode e crolla.
E sulle sue ceneri ne nasce un'altro.
Possibile Esploratore che guardi sempre alla storia dei "grandi"?
Napoleone fu un grande, sul sangue della sua nazione che portò al baratro.
Fu si un grande, delinquente però!
Cadorna si prese una sventola epocale in Friuli. Lo ricordiamo solo per questo, non per le migliaia di persone uccise inutilmente. Diaz ne colse l'eredità e fu consacrato come un grande. Ma era una eredità di sangue.
Badoglio fece parte di quell'esercito,e mandò i superstiti qualche anno dopo in Grecia. Perse. Male. Ma poi scappo a Taranto. E fu un grande. Sul sangue dei suoi soldati.
Churcill fu un grande. Perché appoggio Mussolini. Gli faceva comodo un alleato contro la Francia. E poi trattava bene i dissidenti, mandandoli in vacanza al mare. Vuoi mai che mi venga utile in Africa? Sapeva bene l'incosistenza della giovane nazione. Sapeva fare bene i suoi calcoli.
E non fermò gli Stati Uniti. Non poteva. Era una questione di soldi. E loro dopo la 1^ Guerra Mondiale era alla carità. Troppo largo l'Impero per tenerlo, troppo basato sul conflitto.
Ed appoggio una politica di rapina che porto di nuovo alla guerra. Fu un grande si, sul sangue del suo continente.
E venne applaudito anche. Con il suo sigaro in bocca. Un eroe difensore della patria... e delle macerie.
Ed implose. Dopo 1.400 anni di nuovo.
Figlo del Tamerlano. Lui era schick però. Andava di moda. Lo chiamarono l'Imperatore celeste.
Si ammantava di spiritualità. Aveva incontrato uno sciamano tibetano sceso dai monti. Lo scambiò per Zarathustra. E credette di avere il via libera dagli spiriti.
Venne immortalato da questo soprannome: l'Orda d'Oro. Basò tutto sul conflitto. Siamo nomadi, mangiamo a cavallo. Se ci fermiamo le gambe corrono da sole. Ed allargò i confini dell'impero.
Ma non poterono gestire quell'immenso territorio. Ed implosero. Siamo dopo l'anno mille. 700 anni dopo l'Augusto cesare e 800 anni prima del sigaraio con bombetta. Ma il Tarmelano fu un grande, sul sangue delle immense steppe dell'Asia.
Ed Alessandro? O Carlo? Loro furono definiti "Magno". Grande per eccellenza. Allargarono i confini. Troppo. L'impero macedone cadde sotto l'avidità dei satrapi, i suoi generali. Come? Con il conflitto ovviamente. E il secondo (l'Impero) cadde sotto le spade dei figli. Il 4 a loro non portò fortuna. Meno male che si chiamavano Franchi (bella la commedia di Wilde che gioca sul doppio senso di questo nome).
Ma entrambi furono definiti grandi, sul sangue dei loro amici e figli.
E noi?
Noi siamo figli di questi uomini, ci dice la storia. Siamo nati sul sangue versato dai nostri avi. Così ci insegnano a scuola.
Non lo so. Nutro dei dubbi.
Ho letto che un imperatore indiano dopo una terribile battaglia si accorse che il sangue che ricopriva i prati del campo di battaglia era anche sulle sue mani. Diede il via alla rinascita indiana. Era coetaneo di Alessandro. Ma nessuno lo chiamò un Grande (parliamo di Ashokia). Giusto. Aveva comunque le mani macchiate di sangue!
Poi venne un figlio del popolo. Non tanto. Era figlio di un mercante. Passava le notti suonando per le strade. E rimorchiava più lui di Berlusconi. Con i suoi amici professava il conflitto. Ed andò in guerra. Le sue mani si macchiarono di sangue. Non ne volle più sapere. Ma le mani continuavano ad essere sporche di sangue. Si spogliò di tutto per mondare il sangue dalle sua mani.
Fece molta fatica. Tanta. Pianse. Se ne andò sui monti. Da solo.
Nudo. Completamente nudo, di fronte agli uomini e a sé stesso.
Il sangue non se ne andò. Ma venne sostituito. Con le stimmate. E pianse.
Fu ricordato come un grande, anche lui. Per il sangue versato ma, novità in prima mondiale, per essere quasi riuscito a levarselo. Ma lui non volle. i Grandi, lo sapeva, hanno le mani macchiate di sangue.
Sempre in quegli anni venne un altro giovane. Era ricco, ma il padre si fidò del fratello e gli affidò tutti i suoi beni e la sua famiglia in punto di morte.
Ma il fratello viveva nel conflitto, e si tenne tutto per sé. Non era molto. Vivano sul tetto del mondo, in Tibet. Ma per quell'epoca a quell'altitudine era tamto. Nato sul conflitto sviluppò il conflitto. Imparò a tirare i sassi e a muovere le nuvole. Uccise tutti i suoi parenti. Oggi sarebbe assolto per leggittima difesa. Ma le sue mani erano sporche di sangue. Non era ancora un grande problema per lui. Aveva del resto fatto giustizia per la madre e per la sorella. Ma una povera vecchietta che aveva assistito allo scempio che stava facendo del villaggio dove vivevano i suoi parenti lo fece rimanere male. Andò oltre. Ma sentiva che qualcosa non andava. E ora? Cosa fare? Con il conflitto aveva dominato la natura e reso giustizia. Ma non era un Imperatore e non aveva confini da allargare. Che fare?
Pensò di allargare i suoi confini, il suo "potere". Ed andò da un Maestro. Gli chiese la Saggezza. Ma il Maestro vedeva solo il sangue sulle sue mani.
E gli fecce costruire delle torri. Da solo. Doveva portare da solo le pietre. Quando ne finiva una, doveva buttarla giù e ricostruirla. E non gli insegnava niente.
Finché nelle sue mani comparve il sangue. Lo vide. Capì. Si spogliò di tutto.
E ando da solo in una grotta a riflettere su quello che aveva fatto.
Ne uscì trasformato. E lo chiamarano Grande. Nacque sul sangue versato, ma morì con le mani pure. Pure per il bene che portò e per gli insegnamenti che diede dopo aver capito che sul conflitto solo il sangue può sgorgare. Ma ogni volta che ql lo osannava lui, letteralmente, scompariva. Non si trovava più. Aveva compreso che i Grandi hanno le mani macchiate di sangue.
Entrambi lo sapevano. Anche le loro mani erano macchiate di sangue.
E scelsero di non restare più con mammona.
Esploratore, sei libero anche tu. Libero di scegliere.
Ma non sei libero di non scegliere.
I tempi sono questi. E sappi che il sapone per mondare il sangue costa. Costa assai. Di più di quanto credi. Ma, e questo è il bello, per comprarlo puoi chiedere i soldi ad una banca che non li vorrà mai indietro. Purché tu li spenda per mondare dal sangue le tue mani.
Scagli la prima pietra chi non ha appoggiato questi politici. Dx o sx che sia. Estrema o centrale che sia.