Ecco la vera Casta, sono peggio dei politici che rubano, si salvano in Parlamento e si attribuiscono il vitalizio. Con i soldi persi dagli azionisti, i vertici della banca si danno lauti bonus e stipendi. Gente che ha portato la banca in rosso di 1,4 miliardi e che in qualsiasi azienda sarebbe stata presa a calci nel sedere, invece a Vicenza si auto assegna bonus complessivi per circa 8 milioni. Ecco alcune cifre che questi squali si intascano:
- Gianni Zonin ex presidente, indagato per aggiotaggio e ostacolo all’attività di vigilanza ha incassato 1,01 milioni di stipendio per l'ultimo anno (quello del disastro).
- Francesco Iorio amministratore delegato in carica dallo scorso 1 giugno, ha ricevuto 2,678 milioni di euro, di cui 1,8 milioni come bonus d’ingresso una tantum.
- Jacopo De Francisco vice direttore generale, in carica dal 22 giugno 2015, ha percepito 1,02 milioni di euro, di cui 700 mila come bonus d’ingresso una tantum.
- Samuele Sorato ex amministratore delegato, bonus di 4 milioni in due tranche. Mentre il compenso complessivo del 2015 (si è dimesso il 12 maggio) è stato di 4,6 milioni.
Complessivamente la banca ha pagato 2,675 milioni di euro di bonus d’ingresso una tantum a sei dirigenti, inclusi Iorio e De Francisco, e 5,2 milioni di euro di buonuscita a cinque ex dirigenti.