salve a tutti
analisi di evangelista
COMMENTO DEL 27/06/2008. Seduta disastrosa, di un
mese disastroso, di anno infausto. Il “minimo
ciclico” di martedì viene spazzato via a Wall
Street, con il Dow Jones che scende a nuovi
minimi annuali (all’interno della fascia di
supporto a 11400-11550), e viene nuovamente messo
sotto pressione a piazza Affari. Il sentiment è
tutto da un lato: non si trovano rialzisti o
possibilisti neanche a pagarli. Gli investitori
monitorati da AAII sono in prevalenza (52.3%)
negativi, la fiducia dei consumatori misurata dal
Conference Board è scesa ai livelli più bassi da
febbraio 1992, registrando un calo di oltre 50
punti in dodici mesi che prima d’ora si era
registrato soltanto a marzo 2003, ottobre 2001 e
ottobre 1990; e a piazza Affari, l’assenza di
investitori disposti a puntarvi è testimoniata
dal Greed Index ieri a 20 punti: un dato più
basso è stato registrato soltanto il 21 gennaio,
il giorno prima del bottom (provvisorio) del
mercato. E purtuttavia, si deve fare i conti con
la possibilità che il mercato ignori questi
aspetti, e sperimenti la rottura insanabile,
quella che non si può recuperare. Lo S&P500 e al
contempo sulla trendline di supporto che parte
addirittura dal 1974, e sulla coppia di medie
mobili che ha sempre contenuto le fasi negative
del mercato negli ultimi 22 anni, compresa quella
successiva al “crollo” del 1987. Wall Street
insidia i minimi di marzo (superati come si
diceva in apertura dal Dow Jones) e si accinge a
realizzare un quarto minimo discendente, dopo
quelli di agosto, gennaio e appunto marzo; ma il
numero di azioni sui nuovi minimi annuali mostra
una sequenza discendente: 1183, 916, 759 e ieri
409. A proposito di questo aspetto, in seconda
pagina proponiamo il modello che sintetizza il
comportamento tipico di Wall Street dopo una
seduta in cui oltre 900 azioni fanno registrare
il nuovo minimo a dodici mesi: in termini di
timing, questa fase negativa dovrebbe terminare
idealmente lunedì. Se così non sarà, e se i
supporti interessati ieri a Wall Street non
dovessero reggere oggi, sarà inevitabile un
completo disimpegno dal mercato azionario: il
portafoglio ideale contempla ancora 1/5 investito
in azioni (la posizione è stata aperta a marzo, e
dimezzata venerdì 6 giugno). Al momento i minimi
di gennaio, marzo e giugno appaiono molto simili
a quelli di luglio-ottobre 2002 e marzo 2003; ma
se questa analogia non dovesse concretizzarsi,
essere investiti in borsa sarebbe troppo rischioso.