toni:
ci sono 323 bn di liquidità sul mercato ... effetto QE + smontaggio long bonds ... per ora le gestioni e i fondi non sanno dove metterla, soprattutto in una fase rialzista di rendimenti dei bonds ...
poi dovranno decidersi e potrebbe andare sull'azionario, visto che la fase di crescita in europa è stata anche confermata dal PIL eurozona di ieri.
lo dice bene giuseppe sersale oggi
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[URL]http://www.anthilia.it/9-giugno-2015/#more-10180[/URL]
Proseguono le sofferenze delle Borse del Vecchio continente, appese alle incertezze sul salvataggio della Grecia che si fa sempre più complicato. Ieri Atene ha inviato ai creditori
una nuova proposta di accordo concentrata sugli obiettivi fiscali, oggi il premier Alexis Tsipras cerca l'appoggio di Merkel e Hollande nell'ennesimo vertice. Il tempo però stringe: evitato il pagamento della prima rata in scadenza al Fmi, la Grecia è chiamata a rimborsare al Fondo monetario internazionale 1,4 miliardi di euro in un'unica soluzione entro fine mese, ma senza la nuova tranche di aiuti internazionale il Paese non sarà in grado di onorare il proprio impegno rischiando il default.
Lo spread sale a 137 punti base, mentre il rendimento dei titoli italiani è al 2,36%, ai massimi da novembre. Proseguono anche le vendite sui bund tedeschi, il cui rendimento per i decennali torna sopra l'1% per la prima volta dal settembre del 2014. Gli investitori sono convinti che ci sarà una ripresa dell'inflazione, per questo hanno iniziato a riposizionarsi vendendo i titoli di Stato. Sarà interessante, quindi, valutare l'esito dall'asta Bot di oggi.
Sul fronte
macroeconomico si registra il calo - oltre le attese - della produzione industriale in Francia che ad aprile ha registrato una contrazione dello 0,9% rispetto a marzo, contro le previsioni di un leggero incremento (+0,3%).
Il dato dell'Istat per l'Italia è negativo: la produzione scende dello 0,3% mensile ad aprile, con un +3,8% annuo. In Gran Bretagna, invece, l'industria è salita dello 0,4% aprile, +1,2% su anno. Nel pomeriggio, dagli Stati Uniti arriveranno i dati sul deficit pubblico.
In mattinata,
la Borsa di Tokyo ha terminato gli scambi in territorio negativo (a -0,25%), scontando il rialzo dello yen sul dollaro, scivolato a 122,84. D'altra parte il governatore della Banca centrale del Giappone
Haruhiko Kuroda ha definito "improbabile" un ulteriore indebolimento dello valuta giapponese, già su livelli "significativamente bassi". L'indice Nikkei cede 49,94 punti, attestandosi a quota 20,046.36.
Ieri sera, invece, dopo tre giorni di fila in calo, l'S&P 500 è riuscito a chiudere in frazionale rialzo dopo una seduta trascorsa principalmente in territorio negativo. L'indice benchmark è stato sostenuto dal settore dei beni al consumo e dai finanziari, ancora una volta sulle attese per un rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve.
Sul fronte delle
materie prime continua la crescita del petrolio. Il greggio Wti avanza di 93 centesimi a 61.07 dollari al barile in scia al calo delle scorte Usa. Avanza anche il Brent che mette a segno un rialzo dell'1,8% a 66,04 dollari. L'oro è stabile sui mercati con gli investitori che attendono gli sviluppi del negoziato fra la Grecia e le istituzioni internazionali. Sui mercati asiatici il metallo con consegna immediata viene così scambiato a 117,1 dollari l'oncia, sugli stessi livelli di ieri.
