fetecchia del fib
banche sospese per eccesso di ribasso !!!
La mer.da italiana !!!
Eccola servita !!!
W i gufi !!!
LA FED ALZERA' I TASSI ... ERGO ... EQUITY KO !!!
L'economia americana si è lasciata definitivamente alle spalle la crisi, con dati economici che mostrano un andamento altalenante, ma decisamente in controtendenza rispetto all'Europa dove l'inflazione prevista per i prossimi anni non va oltre lo zero virgola e la disoccupazione è dilagante,
e alla Cina, che sebbene mantenga una crescita prevista per quest'anno compresa tra il 6,5 e il 7%, ben superiore a quella degli States, potrebbe rischiare di rallentare la crescita oltre quanto previsto dalle sue politiche di stabilizzazione per raggiungere una crescita sostenibile.
Il leitmotiv di oggi, dunque, sono stati i dati macroeconomici sul lavoro non agricolo americano, che ha creato 173.000 posti di lavoro, meno dei 220.000 attesi dagli analisti e al passo più lento da marzo scorso.
Tuttavia, i dati dei due mesi precedenti sono stati rivisti al rialzo, arrivando a quota 245.000 posti di lavoro creati sia a giugno sia a luglio. Su base annuale la crescita è stata del 2,2%, sopra il 2,1% del mese precedente e in linea con il valore segnato negli ultimi anni.
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C'è un certo malcontento tra gli investitori dal momento che i dati macroeconomici relativi al mercato del lavoro americano non impediscono alla Fed di alzare i tassi già il 17 settembre", ha commentato un gestore. Tant'è che il tasso di disoccupazione è calato dal 5,3% al 5,1% (5,2% il consenso), e ora è all'interno della soglia tra il 5 e il 5,2% che la Federal Reserve considera come una condizione di piena occupazione.
Obiettivo quasi raggiunto per il direttivo della Federal Reserve che ora potrebbe procedere ad una normalizzazione della politica monetaria, con un rialzo graduale dei tassi che il mercato, a prescindere dalla tempistica, stima in uno 0,25%. A mantenere elevato il clima di incertezza a riguardo, oggi ci ha pensato il presidente della Federal Reserve di Richmond, Jeffrey Lacker, che ha dichiarato maturi i tempi per un rialzo dei tassi. "E' tempo di allineare la nostra politica monetaria con i significativi progressi raggiunti", ha affermato, aggiungendo che non è un singolo dato a poter cambiare significativamente il quadro sul mercato del lavoro.
Le borse europee, dunque, hanno pagato l'incertezza che regnerà fino al meeting del Fomc dei prossimi 15 e 16 settembre. A Milano, il Ftse Mib ha perso il 3,2% chiudendo a 21.472 punti, peggior listino tra le piazze europee.
Il Dax di Francoforte ha lasciato sul parterre il 2,5%, a Parigi il Cac il 2,6%. Sul fronte obbligazionario, invece, lo spread è rimasto invariato a 121 punti base con il rendimento del decennale italiano all'1,88%. Sul forex, il cross euro-dollaro è stabile in area 1,11.