options & derivatives rates n. 1/2014

ce ne possiamo uscire per la cena ... il SUPPORTO a 2.046 reggerà !!!

toni:

stamattina sono usciti tutti i pmi manifatturieri in europa
09:15 EUR Spanish Manufacturing PMI (Apr) 53.5 53.0 53.4
09:45 EUR Italian Manufacturing PMI (Apr) 53.9 53.0 53.5
09:50 EUR French Manufacturing PMI (Apr) 48.0 48.3 48.3
09:55 EUR German Manufacturing PMI (Apr) 51.8 51.9 51.9

italia e spagna quasi in linea col consensus
francia resta sempre in contrazione
germania conferma, a meno di un -0.1, il dato di stima flash

a livello eurozona, il dato batte le stime, probabilmente grazie al contributo dei paesi più piccoli.
Manufacturing PMI (Apr) 51.7 51.5 51.5

nel pomeriggio escono gli ISM USA manifatturieri.
mercoledì escono i dati sui servizi PMI e ISM.

i volumi sono bassi sugli indici principali.
rispetto alle precendenti 55 sessioni, il dax si colloca al 9mo percentile (quindi 50 sessioni hanno scambiato più di oggi a quest'ora e solo 5 sessioni di meno), lo stoxx al quinto percentile.
scambia invece molto il fib, con un rank al 73mo percentile e volumi proiettati a fine giorna di 41k lots !!
 

R.it
"Sell in may and go away": vendi a maggio e vai via. Il vecchio motto di Wall Street torna in voga tra gli investitori globali preoccupati dall'incapacità di leggere le prossime mosse di politica monetaria da parte della banche centrali. Soprattutto dopo la delusione della settimana scorsa della Bank of Japan, che non ha lanciato gli stimoli tanto sperati. Il mercato si chiede inoltre se la Federal Reserve alzerà o no i tassi a giugno e mentre sorgono i dubbi sull'efficacia delle mosse della Bce, che ha appena chiuso il primo mese di programma di acquisti esteso a 80 miliardi di euro, gli analisti sembrano concordi su una cosa: la volatilità potrebbe tornare.

D'altra parte - sottolinea Bloomberg - i riflessi del Quantitative easing sul mercato europeo non si sono visti e anzi sorge la domanda: sono finiti i suoi effetti sugli investitori? Immediata la replica di Benoit Coeure, membro del consiglio direttivo della Bce che in un'intervista all'emittente radiofonica francese Inter radio ha detto: "Le politiche monetarie stanno facendo scendere i costi per gli investimenti, anche sul lungo termine. Ad ogni modo le misure richiedono tempo per manifestare i loro effetti sull'inflazione e, intanto, stanno aiutando la crescita". Nel frattempo, però, i titoli governativi dell'Eurozona hanno segnato il loro peggior mese dall'agosto scorso.

Dal punto di vista macroeconomico oggi l'attenzione è rivolta ai Pmi manifatturieri dell'Eurozona. L'indice italiano delle aspettative dei direttori degli acquisti sale ai massimi da quattro mesi a 53,9 punti ad aprile (sopra la soglia di 50 indica espansione economica). Bene anche la Germania, in crescita a 51,8 punti, e il complesso dell'Eurozona, con l'indicatore in progresso a 51,7 punti nonostante il calo a quota 48 di quello francese. Si attendono nel pomeriggio i dati dagli Usa, insieme all'indice Ism ; ma la settimana è ricca di appuntamenti di rilievo. Sono in arrivo le previsioni di primavera della Commissione europea con possibili indicazioni ai Paesi che non rispettano i parametri Ue sui conti e i dati sull'occupazione negli Stati Uniti. Nel mirino degli addetti ai lavori torna anche la Grecia: lunedì 9 maggio è in agenda un Eurogruppo straordinario per raggiungere un'intesa sugli aiuti ad Atene prima che scadano i termini per i rimborsi a inizio luglio.

Chiusura, questa mattina, per la Borsa di Tokyo complice la fiammata dello yen salito ai massimi da 18 mesi nel cambio con il dollaro dopo la decisione della banca del Giappone di optare per lo status quo della politica monetaria. L'indice Nikkei dei titoli guida ha così lasciato sul terreno il 3,11% terminando a 16.147,38 punti alla ripresa dopo la chiusura per festività di venerdì. Anche i prossimi tre giorni sono festivi e la Borsa riaprirà venerdì prossimo con un pausa che ha incoraggiato gli investitori a limitare l'assunzione di rischi. Chiuse per festività le altre piazze asiatiche. Peggiora, nel frattempo, l'indice manifatturiero che cala ai minimi da oltre tre anni a 48,2 punti.

Wall Street: la seduta di venerdì scorso è finita in calo seppure lontana dai minimi, cosa che ha permesso al Dow Jones e all'S&P 500 di archiviare aprile in rialzo. Arrivato a cedere fino a 178 punti, venerdì il Dow ne ha lasciati sul terreno 57,12, lo 0,32%, a quota 17.773,64. Lo "Standard & Poors 500" ha registrato un ribasso di 10,51 punti, lo 0,51%, a quota 2.065,30 mentre il Nasdaq è scivolato di 29,93 punti, lo 0,62%, a quota 4.775,36. Con un +0,5%, l'indice delle 30 blue chip è riuscito ad archiviare il terzo mese di fila in rialzo ossia la striscia temporale più lunga dai quattro mesi consecutivi in positivo finiti nel giugno 2014. L'indice banchmark è salito dello 0,3% ad aprile, secondo mese di fila con il segno più. Arrivato alla settima seduta consecutiva in ribasso, il Nasdaq ha finito il mese con una contrazione dell'1,9%, la performance peggiore dallo scorso gennaio.
 
EURO

attinge quota 1,16 ... e addirittura la viola al rialzo fino a 1,1630 !!!

LA VIEW DI TONI

yen e euro si stanno rafforzando, il dollaro si indebolisce
la federal reserve deve normalizzare i tassi: l'inflazione è ad un livello che giustifica un intervento (vedi anche ieri la componente prezzi dell'ISM, a 59 da 52 atteso. vediamo domani la componente prezzi dell'ISM servizi, ben più importante)
la FED ha una chance di alzare i tassi a giugno (14/15) con conferenza stampa successiva. La successiva con conferenza stampa sarà a 20-21 settembre, molto a ridosso delle elezioni USA, quindi probabilmente da escludere.

Attualmente la probabilità di un rialzo a giugno è ridottossima, 13%, ma a mio parere è destinata ad aumentare.
per ora gli indici europei e giapponese soffrono per la forza delle loro valute, ma questo scenario è destinato a cambiare nelle prossime settimane.
Immagino uno scenario in cui
1) i Cpi e PPI US aumentano (outright e nelle loro componenti implicite nei vari ISM, surveys e indici dei vari stati)
2) si comincia a prezzare di più un rialzo di tassi a giugno
3) il usd si rafforza, euro e yen si indeboliscono
4) gli indici USA iniziano a scendere più degli europei.

non ho ancora chiara la tempistica, vado a cercare ora i dati macro USA (cpi ppi ecc) che potrebbero supportare il punto 1.
indicativamente penso che questo trend attuale di indebolimento del US potrebbe continuare ancora fino al 20 maggio circa.
Poi potrebbe partire un trend, per lo meno in spread, contrario a quello dominante fino ad allora.
 
EURO

attinge quota 1,16 ... e addirittura la viola al rialzo fino a 1,1630 !!!

toni:

oggi giornata dei PMI : escono in europa h. 9,15 spagna h. 9,45 italia h. 9,50 fr 95 germania h. 10 eurozona 10.30 uk, quindi 16 USA.
in USA il ISM servizi è molto importante, dato che rappresenta oltre 80% del pil USA.
In USA avremo anche gli ADP h. 14.15, un assaggio del dato sulla disoccupazione in uscita venerdì, il trade balance alle h. 14.30, con export e import e i factory orders alle h. 16 : una pomeriggio molto intenso !


ndr.: tutti i PMI dei paesi EU usciti in linea col consensus o leggermente migliori

toni:

gli indici restano in range stretto, che ricalca la value area di ieri 2.922 2.936 9.930 9.970
Non ci sono particolari spunti per ora.
i tentativi di rally sono stati fermati, il rischio che il gap lasciato aperto venga chiuso è sempre prsente.
Il settore bancario, che per un pò ha mostrato i muscoli arrivando quasi a +1, è ora tornato indietro ed è flat.
sulle valute principali, eur e yen, nessun movimento nelle ultime 2 ore.

ndr.: ora sembra prendere piede un'intonazione + decisamente ribassista
 
ora sembra prendere piede un'intonazione + decisamente ribassista

come potete vedere ... lo STOXX ha 1 GAP da chiudere in area 2.880 !!! ... se l'intonazione ribassista si consolida ... è nelle sue corde !!!

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