OI OPZIONI STOXX
ieri hanno SBARACCATO 22.837 PUT e MONTATO 49.416 CALL !!!
messaggio inequivocabile: SHORT SENZA SE E SENZA MA !!!
R.it
Borse, ancora una giornata di paura. Milano in rosso del 3,2% perde 13 miliardi !!!
La paura continua a stazionare sui mercati azionari globali e all'indomani di un lunedì nero che ha visto
affondare i listini europei con un saldo di oltre 300 miliardi di capitalizzazione perduti,
le Borse del Vecchio continente bruciano altri 130 miliardi; Milano ne perde 13 ed è tra le peggiori. Il Ftse Mib alla fine cede il 3,21%: l'indice principale di Piazza Affari scende sotto 16mila punti. A soffrire maggiormente è il comparto del credito, ma la dinamica riguarda tutta l'Europa se si considera che l'indice di settore segna -4%.
Saipem cede un altro 5,5%
e tratta ormai ai livelli di prezzo dell'aumento di capitale, a 0,36 euro.
Londra cede lo 0,88%,
Francoforte l'1,11% e
Parigi l'1,69%. Anche
Deutsche Bank, la prima banca tedesca, è finita tra gli osservati speciali a testimonianza del momento di massima tensione: ha dovuto comunicare ufficialmente ai mercati di non avere problemi di liquidità per pagare le cedole dei suoi bond, dopo che alcuni analisti avevano insinuato dubbi in tal senso.
Debole, dopo un breve passaggio in positivo, Wall Street: quando in Europa terminano gli scambi, il Dow Jones cede lo 0,1% e il Nasdaq è piatto. Gli operatori sono pronti a cogliere qualsiasi segnale da Janet Yellen, attesa in audizione alla Camera domani, sui possibili rialzi dei tassi della Fed. Tracollo, in mattinata, della
Borsa di Tokyo, che ha lasciato sul terreno il 5,4%.
I campanelli d'allarme di un movimento disordinato di capitali ci sono, d'altra parte, tutti: mentre i titoli azionari e le obbligazioni dei Paesi giudicati meno sicuri segnano pesanti ribassi, quelli dei cosiddetti
"beni rifugio" vengono fortemente acquistati. Si chiama in gergo "flight to quality", la corsa agli strumenti azionari di maggiore solidità, ma come sottolinea a
Bloomberg Hideo Shimomura, capo degli investimenti di Mitsubishi, si tratta di un fenomeno "esagerato" in queste ore, che "sfiora il panico".
E così il titolo decennale del Giappone, complici gli ultimi stimoli lanciati dalla Banca centrale nipponica - che ha portato i tassi sui depositi in negativo -, arriva a rendere il -0,035%: non era mai successo che un decennale di un Paese dei G7 rendesse meno di zero. Significa che gli investitori pagano Tokyo per sottoscrivere il suo debito a lungo termine, quando normalmente per prestare dei soldi si viene remunerati e maggiore è l'orizzonte temporale per il rimborso, tanto più alto è il rendimento. Lo stesso principio giustifica la discesa dei rendimenti dei Treasury americani fin sotto l'1,7%, ai minimi dal febbraio 2015, e la corsa dei titoli Greci con lo spread che ha sfondato quota mille punti per la prima volta da agosto.
Di fronte alla paura che ha riportato lo spread tra Btp e Bund sopra 150 punti (con un rendimento del Btp decennale sopra l'1,7%), il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan invia un messaggio per rassicurare i mercati, confermando per quest'anno il previsto calo del debito pubblico italiano.
I dubbi sulla consistenza della ripresa statunitense continuano a far arretrare il biglietto verde: la Casa Bianca ha tagliato le stime sulla crescita Usa al +2,6% nel 2016 e 2017 e l'euro chiude così in forte rialzo a 1,1319 dollari, mentre recupera nei confronti della divisa nipponica a 129,97 yen.
Per chiudere il quadro dei beni rifugio in apprezzamento, l'oro si mantiene sui massimi da giugno toccati ieri poco sotto 1.200 dollari. Alla chiusura dei mercati Ue, il petrolio cede terreno con il Wti sotto 30 dollari e il Brent a 32,3. Riprendono a pesare sui mercati gli eccessivi rifornimenti che, come sostiene anche l'Aie impediscono un sostenuto aumento dei prezzi.