options & derivatives rates n. 1/2014

HIGH 1.968,25 ... fa il paio con il 1.968,75 di ieri l'altro !!!

CONTINUA IL RISK ON

toni:

negli ultimi due giorni i mercati hanno messo a segno rimbalzi corposi.
I settori leader, sx7e e sxpp (bancari e basis resources) sono +1.7 stamattina: il settore bancario ha una resistenza in area 108/110, ora quota 105.30.

questo risk-on ha tolto supporto al bund, che ha perso dai massimi di ieri oltre 120 punti, quasi 10 basis point di rendimento.

Il risk-on, soprattutto in europa , potrebbe continuare ancora per qualche giorno e portare il dax prima della bce in area 10150/10200.
Mi aspettavo di vedere il livello attuale 9750/9800 più vicino alla BCE, ma il fatto che siamo già arrivati qui così in anticipo rispetto all'avvenimento clou del mese e forse del trimestre, mi fa rivedere al rialzo le proiezioni per il rally.
 
CONTINUA IL RISK ON

BORSE EU POCO MOSSE

La volatilità resta padrona dei mercati, che faticano a consolidare il rimbalzo della vigilia nonostante le buone indicazione in arrivo dagli Stati Uniti e dal Giappone. Piazza Affari riesce alla fine a strappare un rialzo dello 0,78%, grazie alla buona vena di Telecom e delle banche. Più deboli le altre borse europee.

Sul fronte macroeconomico, il Vecchio continente registra il calo dell'indice Pmi sui servizi: l'indicatore dell'istituto Markit, che anticipa l'andamento del terziario, si è attestato a 53,3 punti a febbraio nell'Eurozona, dai 53,6 di gennaio. Sopra quota 50, il Pmi indica comunque un'espansione economica.

Negli Stati Uniti, le richieste iniziali di sussidio alla disoccupazione sono salite di 6mila unità a 278mila unità nella settimana terminata lo scorso 27 febbraio, mentre gli analisti si aspettavano richieste attorno a 270mila unità. Positiva invece la revisione della produttività del quarto trimestre, portata a -2,2% e superiore alle aspettative; in via preliminare, era stato stimato un calo del 3%. Contraccolpo per il settore dei servizi Usa, con il Pmi che scivola sotto la soglia di 50 punti ai minimi dall'ottobre 2013. Anche l'indicatore Ism sui servizi mostra un calo, ma più contenuto a 53,4 punti a febbraio. In rialzo (+1,6%) gli ordini all'industria di gennaio, ma meno delle previsioni (+2,1%).

L'euro chiude in netto rialzo a 1,0930 dollari e 124,15 yen un giorno dopo aver toccato un minimo da un mese di 1,0826 dollari. Il biglietto verde, che arretra inoltre a 113,55 yen, arretra sulla scia delle dichiarazioni di Robert Kaplan, presidente della Fed di Dallas, secondo il quale la banca centrale deve "mostrare pazienza" nella stretta monetaria. Lo spread è stabile in area 125 punti base, mentre i Btp rendono l'1,46%.

Segnali di grande volatilità sul fronte del petrolio, che tratta in calo all'apertura dell'operatività negli Usa, ma poi riprende la via dei rialzi. Quando in Europa terminano gli scambi, il Wti segna 35 dollari al barile e il Brent sale sopra quota 37 dollari. Dopo l'annuncio della Russia di voler congelare la produzione, gli investitori si concentrano sull'output per capire se si tratti di un trend duraturo. Secondo il ministro petrolifero del Venezuela, che da settimane è il capofila di una missione volta a trovare un accordo per stabilizzare le quotazioni, oltre 15 nazioni parteciperanno alla riunione prevista questo mese per discutere di un congelamento della produzione.
In rialzo anche l'oro, con il metallo spot che guadagna oltre un punto percentuale a 1.256 dollari l'oncia.

Preoccupa, invece, il continua rallentamento della Cina che oggi registra la frenata del settore dei servizi a febbraio. Secondo i calcoli operati da Caixin, il Purcharsing Managers' Index per il non manifatturiero si è fermato a quota 51,2, il mese scorso, rimanendo al di sopra di quota 50 e qui di in espansione, ma in discesa rispetto al valore di 52,4 di gennaio scorso, il più alto registrato negli ultimi sei mesi. Quello di febbraio è il diciannovesimo risultato utile consecutivo, anche se Caixin precisa che si è trattato di una crescita modesta e più debole della media di lungo periodo. Il settore dei servizi è calato anche nei dati ufficiali, pur rimanendo in territorio positivo. Il Pmi per il non manifatturiero calcolato dall'Ufficio Nazionale di Statistica si è fermato a quota 52,7 rispetto al
 
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occhio al dato USA sulla disoccupazione ... vero MARKET MOVER della giornata ... intanto, siamo in un mood LATERAL RIALZISTA ... esposto ai contraccolpi del dato !!!

siamo al terzo giorno di fila che i ns. indici lavorano in un laterale.
i volumi stanno progressivamente diminuendo, oggi alle h. 10 il dax ha sviluppato 11k lots e per fine sessione puntiamo a 55k: probabilmente nel pomeriggio i dati sulla disoccupazione USA rilanceranno l'attività, ma se uscisse un dato in linea i volumi potrebbero restare comunque molto bassi
.

il GDP italiano è uscito in linea, pochi minuti fa
GDP WDA (QoQ) Q4 F: 0.10% (est 0.10%; prev 0.10%) -GDP WDA (YoY) Q4 F: 1.00% (est 1.00%; prev 1.00%)

tecnicamente, oggi è un altro inside day: la candela di mercoledì contiene sia il range di ieri che quello di oggi.
il mercato sta consolidando i guadagni dai minimi del 11 febbraio: il dax ha già corso 1.000 punti, 11% abbondante (mutatis mutandis, stesse considerazioni valgono per stoxx, fib, es, nq ecc).
Ora questo laterale aiuta a metabolizzare il movimento.

E' evidentemente in atto una normalizzazione delle aspettative: dai crolli temuti a inizio gennaio (svalutazione yuan, crollo oil) alla discesa dei bancari di inizio febbraio, siamo ora arrivati ad una pausa e ripensamento della situazione.
Che sia in atto una rapida rilettura della situazione economica (che uno ci possa credere o no) si legge bene dall'andamento delle mateire prime: per esempio l'indic basic resources dello stoxx 600, sxpp, è balzato da 187 di metà gennaio, a 275: +50%
Che sia un reazione tecnica all'ipervenduto su questa asset class oppure il segno che la cina ricomincia a costruire con maggior lena citta fantasma, non saprei direi.
Prendiamo atto che, come spesso accade, il momento più buio della notte è quello che precede l'alba: ricordo perfettamente la sensazione dei giorni intorno al 10 febbraio. Si era sull'orlo di un precipizio, con i mercato pronti a crollare verticalmente, ES ballava pericolosamente intorno a 1.820, OIL in area 26/27, dax 8800/8900, bancari schiantati.
Da lì, quasi per miracolo, tutto si è ripreso.
Dopo il rally del 11% siamo a chiederci dove andremo.
Le banche centrali sono la chiave di volta anche stavolta e la BCE è l'ultima grande occasione per prolungare di ancora un pò questo rally.
 
occhio al dato USA sulla disoccupazione ... vero MARKET MOVER della giornata ... intanto, siamo in un mood LATERAL RIALZISTA ... esposto ai contraccolpi del dato !!!

toni:

fantastici i dati USA.
non solo cresce il lavoro, ma non ci sono tensioni salariali (average hourly earning -0.12 !!!)
si conferma il rallentamento del manifatturiero, unico payrolls in negativo.

Nonfarm Payrolls (Feb) 242k 190K 151K rivisto 172
Private Nonfarm Payrolls (Feb) 230 185K 158K rivisto 182k
Unemployment Rate (Feb) 4.9 4.9% 4.9%

Average Hourly Earnings (MoM) (Feb) -0.1 0.2% 0.5%
Average Weekly Hours (Feb) 34.4 34.6 34.6
Government Payrolls (Feb) 12k ... -7.0K
Manufacturing Payrolls (Feb) -16k 5.0K 29.0K rivisto a 23k

Participation Rate (Feb) 62.9 62.7%

Trade Balance (Jan) -45.68 -44.00B -43.40B

è evidente che con dati così forti (ricordo che due giorni fa l'ISIM servizi aveva avuto la componente occupazione per la prima volta sotto il 50 ...), le probabilità di un rialzo dei tassi a marzo aumentano.

quindi, la finestra temporale tra la BCE e la FED diventa un pò lo spartiacque tra un possibile ribasso dei tassi e un possibile rialzo.
Che cambi di scenario in pochi giorni !!!
 
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fantastici i dati USA.
non solo cresce il lavoro, ma non ci sono tensioni salariali (average hourly earning -0.12 !!!)
si conferma il rallentamento del manifatturiero, unico payrolls in negativo.

è evidente che con dati così forti (ricordo che due giorni fa l'ISIM servizi aveva avuto la componente occupazione per la prima volta sotto il 50 ...), le probabilità di un rialzo dei tassi a marzo aumentano.

quindi, la finestra temporale tra la BCE e la FED diventa un pò lo spartiacque tra un possibile ribasso dei tassi e un possibile rialzo.
Che cambi di scenario in pochi giorni !!!

BUONA DOMENICA A TUTTI

comincerei col segnalarvi il CROLLO della VOLATILITA' che si è verificato questa settimana.
Il VIX, che era sopra quota 22, come potete vedere, grazie soprattutto alla discesa di martedì, è precipitato sotto quota 19 !!!
 

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BUONA DOMENICA A TUTTI

comincerei col segnalarvi il CROLLO della VOLATILITA' che si è verificato questa settimana.
Il VIX, che era sopra quota 22, come potete vedere, grazie soprattutto alla discesa di martedì, è precipitato sotto quota 19 !!!

proseguiamo con l'analisi degli OI OPZIONI STOXX.
Ebbene, a dispetto del fatto che nelle ultime 2 settimane si è verificato 1 forte RIMBALZO, gli OI su base bi-settimanale disegnano un OPTION PAIN chiaramente ribassista ... precisamente, 1 SHORT CALL o, se proprio si vuole, 1 STRANGLE VENDUTO con rischio, però, nettamente sbilanciato sul lato CALL (e con tendenza ad evolversi in 1 SHORT FUTURE) !!! ... il che deve indurci a qualche cautela !!!
 

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proseguiamo con l'analisi degli OI OPZIONI STOXX.
Ebbene, a dispetto del fatto che nelle ultime 2 settimane si è verificato 1 forte RIMBALZO, gli OI su base bi-settimanale disegnano un OPTION PAIN chiaramente ribassista ... precisamente, 1 SHORT CALL o, se proprio si vuole, 1 STRANGLE VENDUTO con rischio, però, nettamente sbilanciato sul lato CALL (e con tendenza ad evolversi in 1 SHORT FUTURE) !!! ... il che deve indurci a qualche cautela !!!

diamo ora 1 sguardo allo SP500 FUTURE DAILY.
Come si può vedere, ha 1 solo GAP da chiudere in basso (ellisse rossa), in area 1.860 ... ma non ha GAP in alto, a differenza, come vedremo, dallo SP500 INDICE.
I possibili TARGET RIALZISTI sono chiari:
1) 2.010
2) 2.040
3) 2.070
In basso, forti poli di attrazione sono quota 1.830 (minimi dell'agosto 2.015) e 1.800 area dei minimi di gennaio / febbraio 2016.
 

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diamo ora 1 sguardo allo SP500 FUTURE DAILY.
Come si può vedere, ha 1 solo GAP da chiudere in basso, in area 1.860 ... ma non ha GAP in alto, a differenza, come vedremo, dallo SP500 INDICE.
I possibili TARGET RIALZISTI sono chiari:
1) 2.010
2) 2.040
3) 2.070
In basso, forti poli di attrazione sono quota 1.830 (minimi dell'agosto 2.015) e 1.800 area dei minimi di gennaio / febbraio 2016.

a differenza del FUTURE, come potete vedere, l'INDICE SP500 ha, oltre al GAP APERTO IN BASSO, anche 1 GAP APERTO IN ALTO, quota 2.038 / 2.044 (ellisse rossa), che è il prossimo TARGET RIALZISTA, ove continui il TREND ASCENDENTE.
 

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a differenza del FUTURE, come potete vedere, l'INDICE SP500 ha, oltre al GAP APERTO IN BASSO, anche 1 GAP APERTO IN ALTO, quota 2.038 / 2.044 (ellisse rossa), che è il prossimo TARGET RIALZISTA, ove continui il TREND ASCENDENTE.

ma a che punto siamo ? ... come al solito, qui ci soccorre, nell'analisi tecnica, il mitico Fibonacci !!! ... come potete vedere, l'SP500 FUTURE ha chiuso a quota 1.994, che è esattamente il 61,8% dei ritracciamenti di Fibonacci.
Ciò significa che il TREND PRINCIPALE è ancora RIBASSISTA e che se a questi livelli, il FUTURE si gira e riprende 1 TREND discendente, abbiamo solo assistito ad un normale RIMBALZO TECNICO nell'ambito di 1 MOVIMENTO RIBASSISTA !!! ... quale ipotesi si verificherà ? ah saperlo, ah saperlo ... anche se l'assetto degli OI (OPZIONI STOXX) e la sottigliezza dei VOLUMI che hanno accompagnato questo RIMBALZO, potrebbero far propondere per l'ipotesi del mero RIMBALZO TECNICO !!!
 

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